Area didattica
2.13.8
Da studente a infermiere (2013)
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
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Background
L'assistenza sanitaria in molti Paesi si trova ad affrontare richieste sempre maggiori associate ad un parallelo invecchiamento della popolazione e a risorse sempre più decrescenti. Questa situazione già critica va inoltre in parallelo con una diminuzione dei professionisti sanitari di cui gli infermieri costituiscono la maggior parte. Uno dei problemi principali delle aziende sanitarie di molti Paesi è la mancanza e la diminuzione dei professionisti della salute (1). Questo quadro è dovuto principalmente ad un invecchiamento della forza lavoro degli infermieri, alla diminuzione delle ore di lavoro, ai precoci pensionamenti, e ad una tendenza degli infermieri a lasciare la professione (2, 7). Altre questioni problematiche riguardano il drop-out di molti studenti durante il corso di laurea e alla scarsa capacità del sistema lavorativo di assorbire i neo-laureati (8). La letteratura degli ultimi decenni ha evidenziato il ruolo chiave degli infermieri nella qualità dell’assistenza sanitaria generale e quindi nella qualità delle cure erogate e la salute dei pazienti. Infatti la salute e il benessere degli infermieri, le loro condizioni di lavoro, la soddisfazione sul lavoro e l'impegno professionale influenzano il modo e il tipo di comportamento degli infermieri, che a sua volta influenza la qualità delle cure e i risultati per il paziente (9, 13). Come risultato gli aspetti sia lavorativi che individuali che possono avere un effetto negativo sulla salute e benessere degli infermieri (ad esempio burnout) e sul loro turnover sono stati sempre più oggetto di interesse sia della letteratura scientifica che dei professionisti. Le ricerche nell’ambito dello stress nel contesto sanitario hanno messo in evidenza che la qualità delle cure viene compromessa dal processo del burnout e che nel tempo le equipe sono sempre meno efficienti e diventano più esauriti e disimpegnati (18). La connessione tra il burnout degli infermieri e le preoccupazioni rispetto alla qualità delle cure sono state supportare anche dal lavoro della Aiken e colleghi (10, 19). È infatti emerso che i pazienti che sono stati assistiti in reparti con gli infermieri che riportano minori livelli di burnout hanno più probabilità di riportare maggiore soddisfazione delle cure. In linea con il cambiamento del sistema sanitario assistenziale, la formazione infermieristica si è spostata dalla formazione professionale a un programma di diploma di laurea di tre anni. Studi recenti dimostrano, però, che nonostante i molti anni di questa nuova formazione accademica, le prime fasi di socializzazione professionale possono ancora essere vissute come stressanti dai laureati e questi possono sentirsi non adeguatamente preparati per il loro ruolo professionale. Negli ultimi anni sono quindi aumentati gli studi volti ad indagare gli outcome di salute degli studenti (14, 15), nonché le condizioni di lavoro e di salute appena dopo l’ingresso nel mondo del lavoro (16, 17). Da questi studi è emerso che gli infermieri neolaureati così come altri professionisti hanno maggiori livelli di stress e problemi di salute rispetto al passato. Una forza lavoro solida, efficiente e sana e la traduzione di conoscenze nuove e adeguate nella pratica sono comunemente descritte come strategie di miglioramento promettenti. A livello globale, l'aumento di una pratica basata ad esempio sulle evidenze empiriche (EBP) potrebbe avere implicazioni immense per la sopravvivenza e la salute, e il contributo degli infermieri in questa “impresa” è fondamentale. Tuttavia, molti rapporti di ricerca sottolineano che questo non è un processo semplice. Viene proposto che il 30-40% di tutti i pazienti non ricevono assistenza sanitaria sulla base delle recenti rilevanti conoscenze e il 20-25% di tutti i pazienti ricevano cure dannose o inutili. Diversi studi indicano inoltre che l'uso da parte degli infermieri della ricerca nella loro pratica clinica è, nel migliore dei casi, moderata. Non è ancora stato possibile identificare quali strategie siano più efficaci per l'attuazione della EBP. Un elemento chiave per far progredire la ricerca sulla traduzione della conoscenza è quello di trovare il modo di integrare i fattori contestuali nel disegno della ricerca. Ciò è particolarmente vero per gli infermieri dove gli studi sull’efficienza delle varie strategie di implementazione sono rare. Poco è ancora conosciuto inoltre sul passaggio dalla formazione accademica alla pratica e su come la salute sul lavoro degli infermieri e la capacità di fare uso dei risultati della ricerca si sviluppano nel tempo. La conoscenza è anche limitata su quali caratteristiche individuali predicano la salute dell’infermiere, lo sviluppo professionale e l'applicazione efficace di EBP. |
Obiettivi di progetto
Ritenendo opportuno estendere al contesto italiano parte dello studio longitudinale che Gustavsson e colleghi hanno eseguito in Svezia dal nome LANE (Studio longitudinale della Pubblica Istruzione degli Infermieri e l'ingresso nella vita lavorativa) per monitorare lo stato di salute, lo sviluppo professionale e il drop-out degli infermieri in formazione e nei loro primi anni di vita lavorativa (Rudman et al 2010), gli obiettivi dello studio sono:
4.1 Obiettivi specifici
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Indicatori
Obiettivo 1.Indicatore Si. H0) un minor gap tra le aspettative all’inizio del corso di laurea e la realtà della pratica clinica diminuisce la probabilità di stress e burnout futuro
Obiettivo 2.Indicatore Sì: H1) gli studenti che hanno maggiori livelli di motivazione alla professione legati all’utilità sociale hanno una minore probabilità di stress e burnout futuro
Obiettivo 3. Indicatore Sì: H2) maggiori livelli di comportamenti non etici durante il corso di laurea aumentano la probabilità di mettere in atto maggiori livelli di comportamenti controproduttivi;
Obiettivo 4. Indicatore Sì: H3) un contesto di tirocinio meno supportivo aumenta i livelli successivi di stress e burnout;
Obiettivo 5. Indicatore Sì: H4) studenti con più alti livelli di autoefficacia regolatoria hanno una minore probabilità di stress e burnout; H5) studenti con più alti livelli di autostima hanno una minore probabilità di stress e burnout; H6) studenti con più alti livelli di disimpegno morale hanno una maggiore probabilità di mettere in atto comportamenti controproduttivi;
Obiettivo 6. Indicatore Sì: H7) gli studenti che svolgono il tirocinio con tutor più supportivi avranno livelli minori di burnout e stress
Metodologia
Disegno del progetto Il disegno è articolato in diverse fasi, in cui si articolano in un programma di ricerca di sei anni che prevede due fasi. Fase 1 Si prevede la messa a punto degli strumenti. Fase 2. Nel secondo studio si prevede l'esame degli obiettivi 1, 2, 3, 4, 5, e 6 attraverso la somministrazione longitudinale del questionario ad un campione di studenti di scienze infermieristiche iscritti al primo anno (700). A distanza di un anno dalla prima somministrazione e per i successivi 5 anni si prevede di ricontattare gli studenti arruolati e di somministrare un successivo questionario.
Strumenti Il questionario include diverse scale validate e già esistenti in letteratura:
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Analisi dei dati Verranno utilizzati il pacchetto statistico SPSS e Mplus per l’analisi dei dati quantitativi. Sui dati del primo anno verranno esaminate le proprietà psicometriche di tutti gli strumenti. Nel caso di strumenti già esistenti verrà effettuata l’analisi fattoriale confermativa mentre su quelli costruiti ad hoc verrà utilizzato un approccio di cross-validation che prevede la suddivisione del campione in due sottocampioni. In uno verrà effettuata su ciascuna scala l’analisi fattoriale esplorativa, nell’altro l’analisi fattoriale confermativa sulla base dei risultati generati sul primo sottocampione. Successivamente sui dati raccolti nel primo anno verranno esaminati i diversi modelli di relazioni ipotizzati, tramite i modelli di equazioni strutturali. Con i dati del secondo anno sarà possibile esplorare tutte le ipotesi della ricerca con i modelli di equazioni strutturali e i modelli di regressione gerarchica. Per esaminare preliminarmente le ipotesi connesse alla moderazione verrà utilizzata la strategia delle analisi della varianza. |
Risultati attesi
La ricerca in oggetto si propone di comprendere quali sono i fattori più rilevanti che entrano in gioco nel processo dello stress e burnout degli infermieri a partire dall’università, e di identificare precocemente le dimensioni che possono agire negativamente sul processo di assistenza e salute dei pazienti. L’integrazione dei diversi modelli teorici dovrebbe consentire una maggiore comprensione di questi fenomeni per individuare e progettare interventi volti a contenere lo stress e il burnout nonché l’insorgenza di atti che non rispettano norme sociali, organizzative o proceduraliper migliorare poi il servizio offerto ai pazienti e quindi la loro soddisfazione della qualità delle cure e del care assistenziale.O oni di lavoro e di salute appena dopo l’ingresso nel mondo del lavoro. Da questi studi è emerso che gli infermieri neolaureati così come altri professionisti hanno maggiori livelli di stress e problemi di salute rispetto al passato.
Scopo dello studioLo scopo di questo studio è di esaminare quanto i fattori individuali, educativi ed organizzativi interagiscono tra loro influenzando il benessere e la salute dei futuri infermieri; in definitiva di esaminare l’impatto del lavoro (tirocinio) sulla persona.
Risultati attesiLa ricerca in oggetto si propone di comprendere quali sono i fattori più rilevanti che entrano in gioco nel processo dello stress e burnout degli infermieri a partire dall’università, e di identificare precocemente le dimensioni che possono agire negativamente sul processo di assistenza e salute dei pazienti.
Bibliografia
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