2.18.18

Missed nursing care

The nurses’ health (quality of life and metabolic syndrome): what impact on absenteeism and Missed Nursing Care

Responsabile del Polo

Coordinatori del Progetto

ABSTRACT

The organizational context in which workers are employed can have effects on the organization, individ- uals and stakeholders. A demanding and stressful environment can have negative effects also in terms of health and quality of life of workers.

The main objective of this research is to understand the relationship between the organizational context and a) the development of the metabolic syndrome, b) the quality of life of the nurses, and c) the Missed Nursing Care. Also, to check if the organizational variables can be considered as predictors of the quality of life conditions and the metabolic syndrome of nurses.

A cross-sectional study will be carried out involving a sample of about 300 nurses to whom the HSE-IT, QISO, NQoLs and MISSCARE scales will be administered, a data collection will be performed in the employ- ers service database, and a clinical and biochemical evaluation will be performed.

From the study it is expected that the work-related Stress and the job satisfaction are predictors of the de- velopment of metabolic syndrome and of poor quality of life of the nurses, of missed care for the patients and of absenteeism in the organizations.

BACKGROUND

Il contesto organizzativo entro cui lavorano gli individui può determinare esiti per l’organizzazione (1), per i lavoratori (2) e per gli utenti/clienti finali (3). Quando l’ambiente organizzativo è molto richiedente per gli individui può determinare in essi il sorgere di emozioni negative (4) e di stress lavoro correlato (5), con ri- duzione della soddisfazione lavorativa (6). Questo fenomeno nel sistema sanitario si potrebbe ripercuotere sulla qualità delle cure erogate ai malati, sulla salute degli operatori e sugli outcome delle aziende sanitarie. Allo stato attuale, grazie ad un progetto finanziato dal CECRI lo scorso anno, è stato possibile dimostrare quanto lo stress lavoro correlato e la soddisfazione lavorativa degli infermieri, siano direttamente correlati con la loro qualità di vita e l’insorgere della sindrome metabolica (fig. 1).

Figura 1. Modello progetto Finanziamento CERCRI 2017

Sarebbe quindi opportuno, con ulteriori sviluppi progettuali, studiare in che modo tali variabili possano influenzare il tasso di assenteismo del personale (con varie ripercussioni dal punto di vista organizzativo), ma soprattutto il fenomeno delle Missed Nursing Care.

Stress Lavoro Correlato

Lo stress lavoro correlato è il termine generale, per indicare nel suo complesso, l’esperienza emozionale negativa (accompagnata da modificazioni biochimiche, comportamentali e cognitive) percepita dalla per- sona sul luogo di lavoro come conseguenza della difficoltà a far fronte a richieste interne o esterne valutate come gravose (7). Se da un lato lo stress lavoro correlato ha ripercussioni sugli outcome delle organizzazio- ni, dall’altro la letteratura ha confermato quanto esso abbia conseguenze negative sui lavoratori, in termini di burnout, depressione, ansia, sindrome metabolica, cure mancate e sullo stress lavoro correlato (8, 9). La professione infermieristica comporta impegni di vari tipo che possono costituire fonte di stress e di squilibri per la salute e la vita dell’individuo (10).

Soddisfazione Lavorativa

I tre fattori che concorrono a costruire un buon ambiente lavorativo sono: buone relazioni con i colleghi, l’orgoglio e la stima per ciò che si fa e la fiducia nelle persone per cui si lavora. Questo è indice di soddisfa- zione lavorativa (11) e testimonia quanto sia importante che le persone lavorino in un ambiente coinvol- gente in cui riescano a stabilire buoni rapporti sociali fondati sulla fiducia e la stima reciproca. Nello specifi- co la soddisfazione lavorativa e il malessere dei lavoratori possono inficiare la qualità della vita.

Qualità di vita

La qualità di vita è «La percezione dell’individuo della propria posizione nella vita nel contesto dei sistemi culturali e dei valori di riferimento nei quali è inserito e in relazione ai propri obiettivi, aspettative, standard e interessi» (12). I lavoratori passano un terzo della loro vita all’interno delle organizzazioni in cui prestano la loro opera, pertanto la loro qualità di vita è condizionata fortemente dalle caratteristiche del contesto organizzativo entro cui lavorano (13). Questo fenomeno, con maggior frequenza, si manifesta nelle helping professions quali ad esempio forze di polizia, insegnanti e vigili del fuoco, ma soprattutto medici, psicologi  e infermieri (14).

Sindrome Metabolica

La sindrome metabolica è caratterizzata da associazione tra obesità viscerale, dislipidemia, anomalie della pressione arteriosa e della glicemia aumentando fortemente il rischio di eventi cardiovascolari; in partico- lare, il rischio di eventi coronarici sembra essere raddoppiato (10) e quello di ictus triplicato (15). Un rischio ancora maggiore sembra esistere per una progressione al diabete (16). Il soggetto con sindrome metabo- lica può non richiamare l’attenzione del medico, in quanto tutte le su riportate alterazioni possono essere presenti in forme lievi e tali, se valutate singolarmente, da non destare motivo di allarme: è infatti la loro concomitante presenza nello stesso individuo a configurare l’aumentato rischio sopra descritto.

Cure Mancate

Con la definizione di cure mancate ci si riferisce a qualsiasi aspetto dell’assistenza infermieristica considerato indispensabile per il paziente, ma che invece viene in parte o del tutto omesso o posticipato (17). Le cure mancate sono considerate il più diretto indicatore della carenza di qualità dell’assistenza (18) e si riflettano direttamente sugli esiti di sicurezza dei malati (19). In particolare, è stato dimostrato, che siano particolari attività dell’assistenza infermieristica che vengano regolarmente omesse: deambulazione; cambiare posi- zione; nutrizione; educazione; pianificazione delle dimissioni; supporto emotivo; igiene; documentazione; sorveglianza (20). Le cure mancate hanno effetti anche sui professionisti, in particolare sembrano essere collegate alla volontà di lasciare il lavoro (21), all’intenzione di cambiare unità operativa (21) e alla soddi- sfazione lavorativa (17). Infatti essere autori di cure mancate risulta essere molto frustrante per gli infermieri (21).

Assenteismo e Presenteismo

La letteratura ha evidenziato che lo stress lavoro correlato porta all’insorgenza della sindrome del Burnout (22) e che il persistere di questa situazione può portare allo sviluppo di malattie professionali (23). Un la- voratore malato sarà sicuramente meno presente sul luogo di lavoro per ricevere le cure di cui ha bisogno ma si potrebbe anche ipotizzare che un lavoratore che vive male il proprio luogo di lavoro, cerchi di starne lontano per il disagio che gli provoca. Quando il lavoratore usufruisce di un certo numero di assenze duran- te l’anno, in modo sistematico e continuativo si può parlare di assenteismo (24). L’assenteismo può essere indice di un cattivo clima lavorativo, di un’organizzazione disfunzionale e non motivante per le persone (25). La letteratura ha dimostrato che l’assenteismo può essere ricondotto al burnout, allo stress lavoro cor- relato (26) e alla mancanza di soddisfazione lavorativa (27). All’assenteismo si contrappone il presenteismo. L’assenteismo e il presenteismo condizionano le performance delle aziende (28), nelle aziende sanitarie questo fenomeno si potrebbe ripercuotere sulle prestazioni erogate agli utenti e di conseguenza sulla loro salute (29).

OBIETTIVI DI PROGETTO

Grazie al finanziamento del CECRI del Collegio IPASVI di Roma nell’anno 2017, questo progetto ha potuto verificare la relazione esistente tra alcune variabili di contesto organizzativo, in termini di stress lavoro cor- relato e soddisfazione lavorativa, e alcuni esiti sugli infermieri, quali lo sviluppo di sindrome metabolica e   la qualità di vita. Alla luce di quanto appurato, sarebbe auspicabile determinare se le variabili organizzati-  ve studiate (Stress lavoro correlato e soddisfazione lavorativa) possono essere considerate predittori delle condizioni di salute degli infermieri (Qualità di vita e Sindrome Metabolica), con l’obiettivo di comprendere eventuali relazioni tra tutto questo, il fenomeno dell’assenteismo e le Missed Nursing Care (fig. 2).

 

Figura 2. Modello del progetto 2018

Obiettivi Specifici:

  1. indagare il valore predittivo dello stress lavoro correlato e della soddisfazione lavorativa degli infer- mieri sulla loro qualità di vita e sull’insorgere della sindrome metabolica;
  2. valutare la presenza di correlazione tra la salute degli operatori in termini di qualità di vita e sindrome metabolica, e il fenomeno dell’assenteismo e le Missed Nursing Care;
  3. Valutare attraverso un modello di equazioni strutturali, il ruolo svolto nell’intero processo dalle singole variabili.

METODOLOGIA

Lo studio è strutturato in 3 fasi:

1a Fase – Indagine stress/soddisfazione/salute.

Somministrazione dei questionari al campione arruolato e contestuale valutazione clinica e biochimica. Esame obiettivo degli individui arruolati nello studio al fine di identificare soggetti con eventuale presenza di sindrome metabolica;

2a Fase - Elaborazione dei dati.

Analisi statistica dei dati raccolti, studio delle ipotesi progettuali e analisi critica dei risultati, con stesura di un report;

3a Fase – Diffusione dei dati Pubblicazione articolo scientifico.

Campione

Lo studio ipotizza di arruolare un campione di 300 infermieri da aggiungere ai 90 già arruolati nello studio pilota, che rispondano ai seguenti criteri di inclusione ed esclusione:

Criteri di Inclusione

    • Infermieri destinati ad attività di assistenza diretta ai malati di qualsiasi unità operativa;
    • Infermieri turnisti e fuori turnisti;
    • Infermieri con contratto a tempo pieno e part-time;
    • Infermieri con contratto a tempo determinato e indeterminato.

Criteri di Esclusione

    • Infermieri coordinatori;
    • Infermieri dirigenti;

Strumenti

Lo strumento di raccolta dati sarà composto da scale già validate e presenti in letteratura, nello specifico verranno utilizzate:

    • Per la valutazione della soddisfazione lavorativa: Questionario Infermieristico sulla Salute Organiz- zativa (2), con buone caratteristiche psicometriche di validità e affidabilità nel misurare la salute organizzativa in ambito infermieristico. Si utilizzerà la parte del QISO relativa alla misurazione degli indicatori positivi e negativi di soddisfazione degli infermieri. La scala prevede 4 dimensioni totali, 3 dimensioni che rilevano aspetti di soddisfazione rispettivamente per l’organizzazione in generale,

per il management e per la propria unità operativa; una dimensione che misura gli indicatori negativi di soddisfazione degli infermieri circa la propria organizzazione.

    • Per la valutazione dello stress lavorativo: Health and Safety Executive Management Standards Work-Related Stress Indicator Tool (HSE-IT) (30), composto da 35 item relativi a specifici eventi lavo- rativi, per i quali si chiede la frequenza con la quale si verificano. Modello basato su sette dimensioni chiave, riconosciute in letteratura come correlabili allo stress lavorativo (domanda, controllo, soste- gno dei colleghi, sostegno dei superiori, relazioni, ruolo, cambiamento)
    • Per la valutazione della qualità di vita: la Nursing Quality of Life scale (NQoLs) (31), questionario composto da 28 item relativi a diversi aspetti della vita quotidiana. Per ognuno di essi il soggetto è invitato ad esprimere il suo grado di soddisfazione su una scala Likert a quattro punti. Il questionario presenta valide caratteristiche psicometriche con attendibilità decisamente soddisfacente per quan- to riguarda la consistenza interna totale e dei singoli fattori. Il questionario indaga 4 diverse dimen- sioni: la funzionalità psicologica, la funzionalità fisica, il lavoro e la funzionalità sociale.
    • Per la misurazione delle cure mancate verrà utilizzato il Missed Nursing Care Survey (MISSCARE – 20 Kalish et al., 2009b). Il MISSCARE è composto da 2 parti. La prima con un elenco di 24 attività in- fermieristiche che rappresentano le cure perse. Agli infermieri si chiede di stabilire secondo la loro percezione, la frequenza con cui tali azioni vengono omesse/posticipate nell'Unità Operativa tramite una scala likert a 5 punti (mai, raramente, occasionalmente, frequentemente, sempre). La seconda sezione propone 17 item che sintetizzano i motivi per cui le cure non sono state erogate, il parteci- pante potrà rispondere utilizzando una scala di likert a 4 passi per assegnare ad ognuna un punteg- gio che va da 1 = ”per nulla” a 4 = ”molto”.
    • Per la diagnosi di sindrome metabolica saranno eseguite le opportune valutazioni nel corso dell’esa- me obiettivo (misurazione della circonferenza addominale e della pressione arteriosa) e un prelievo ematico per le valutazioni ematochimiche pertinenti (glicemia a digiuno e livelli serici di trigliceridi e di colesterolo HDL). Tali accertamenti sanitari saranno eseguiti durante i protocolli di sorveglianza sanitaria prescritti per legge ed eseguiti dal Servizio di Medicina del Lavoro delle strutture aderenti all’iniziativa.
    • Per la sindrome metabolica, verranno valutati i seguenti parametri, che differiscono per soggetti di sesso maschile e soggetti di sesso femminile:

Soggetti di sesso maschile:

      • Circonferenza addominale: il parametro si considera presente se la circonferenza supera i 102 cm
      • Trigliceridi: il parametro si considera presente se sono maggiori di 150 mg/dl (o se il soggetto è in trattamento con farmaci che riducono i trigliceridi, indipendentemente dal valore rilevato)
      • Colesterolo HDL: il parametro si considera presente se è inferiore a 40 mg/dl (o se il soggetto è in trattamento con farmaci che possono incrementare il valore di colesterolo HDL- es. statine- indipen- dentemente dal valore rilevato)
      • Glicemia: il parametro si considera presente se è superiore a 100 mg/dl (o se il soggetto è in tratta- mento con farmaci che riducono la glicemia, indipendentemente dal valore rilevato)
      • Pressione arteriosa: il parametro si considera presente se la pressione sistolica supera 135 mm Hg o se la pressione diastolica supera 85 mmHg (o se il soggetto è in trattamento con farmaci anti-iperten- sivi, indipendentemente dal valore rilevato)

Soggetti di sesso femminile:

      • Circonferenza addominale: il parametro si considera presente se la circonferenza supera 88 cm
      • Trigliceridi: il parametro si considera presente se sono maggiori di 150 mg/dl (o se il soggetto è in trattamento con farmaci che riducono i trigliceridi, indipendentemente dal valore rilevato)
      • Colesterolo HDL: il parametro si considera presente se è inferiore a 50 mg/dl (o se il soggetto è in trattamento con farmaci che possono incrementare il valore di colesterolo HDL- es. statine- indipen- dentemente dal valore rilevato)
      • Glicemia: il parametro si considera presente se è superiore a 100 mg/dl (o se il soggetto è in tratta- mento con farmaci che riducono la glicemia, indipendentemente dal valore rilevato)
      • Pressione arteriosa: il parametro si considera presente se la pressione sistolica supera 135 mmHg o se la pressione diastolica supera 85 mmHg (o se il soggetto è in trattamento con farmaci anti-ipertensi- vi, indipendentemente dal valore rilevato)

La sindrome metabolica si considera presente quando almeno 3 di questi 5 parametri sono presenti con- temporaneamente nello stesso soggetto.Gli accertamenti consentiranno di stratificare il campione in 3 differenti gruppi su cui effettuare le analisi statistiche inferenziali:

      • Soggetti con sindrome metabolica (SM = ≥ 3);
      • Soggetti a rischio di sindrome metabolica (SM = > 1 < 3);
      • Soggetti con assenza di sindrome metabolica. (SM = 0)

Analisi dei dati

I dati saranno generalmente presentati come media +/- deviazione standard, laddove non esplicitamente scritto diversamente. Un valore di p < 0.05 sarà considerato statisticamente significativo (test a due code). Saranno considerati gli Odds Ratios (ORs) e gli intervalli di confidenza al 95% nella valutazione del rischio di sindrome metabolica associato con i diversi livelli di stress lavorativo sia per mezzo di analisi univariata sia per mezzo di regressione logistica multipla aggiustata per età, sesso, abitudine al fumo, storia familiare di patologie cardiovascolari, anzianità lavorativa. Eventuali variabili biochimiche con distribuzione non normale (Es. PCR) saranno valutate mediante test non parametrico (Mann-Whitney U test). Verranno successivamente eseguite analisi multilevel per l’individuazione di specifiche relazioni tra le varia- bili e il ruolo ricoperto all’interno del modello ipotizzato. I dati saranno analizzati mediante software SPSS ver 22.

RISULTATI ATTESI

Dall’elaborazione e l’analisi delle informazioni ottenute da questo studio si pensa di poter verificare correla- zioni tra la percezione che gli infermieri hanno del proprio contesto organizzativo e gli esiti che questi pos- sono determinare sugli infermieri, in termini di qualità di vita e lo sviluppo di malattie (sindrome metaboli- ca), sui malati in termini di cure mancate e sull’organizzazione misurati con l’assenteismo e il presenteismo. In particolare ci si aspetta di verificare che lo stress lavoro correlato e l’insoddisfazione lavorativa siano dei precursori per lo sviluppo della sindrome metabolica, nella riduzione della qualità di vita degli infermieri e nell’esistenza di cure mancate per i malati.

Inoltre dai risultati dello studio si vorrebbe verificare se l’assenteismo e il presenteismo degli infermieri sui luoghi di lavoro svolgano il triplice ruolo di:

  1. esito della percezione del contesto organizzativo come stressante e insoddisfacente;
  2. predittori di malessere organizzativo vissuto dagli infermieri;
  3. predittori di sviluppo di sindrome metabolica, riduzione della qualità di vita e l’esistenza di cure mancate. Infine, ci si aspetta di verificare una relazione tra stress lavoro correlato e insoddisfazione lavorativa e cure mancate, in particolare ci si attende che gli infermieri che riferiscono di lavorare in ambienti organizzativi positivi e che riferiscono soddisfazione lavorativa siano coloro che omettono meno attività assistenziali in termini di cure mancate.

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