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Validazione di nuovi strumenti per misurare il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi

Area clinica
2.17.10

Validazione di nuovi strumenti per misurare il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi

Validazione di nuovi strumenti per misurare il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi

Responsabile del Polo

Abstract

L'osteoporosi è una patologia molto diffusa e colpisce prevalentemente le donne in postmenopausa. La maggior causa di disabilità della patologia è data dalle fratture da fragilità, che incidono negativamente sui costi sociali e sanitari. L’educazione terapeutica è fondamentale in quanto consente alle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi di ridurre il rischio di sviluppare complicanze dell’osteoporosi. È pertanto necessario integrare nel percorso diagnostico-terapeutico, pratiche assistenziali ed educative.

L’infermiere è la figura professionale che, attraverso l’intervento educativo mirato, promuove nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi la riduzione dei fattori di rischio e l’adozione di corretti comportamenti di self-care sia nello stile di vita che nella terapia farmacologica, migliorando così la qualità di vita. Attualmente in letteratura non sono disponibili strumenti per misurare il self-care o la qualità della vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi

. Pertanto, lo scopo di questo

progetto di ricerca è di sviluppare e testare le proprietà psicometriche della Self-Care of Osteoporosis Scale (SCOS) e della Quality Of Life Osteoporosis Scale (QoLOS), due nuovi strumenti per misurare rispettivamente il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi. Questo studio dimostrerà che lo SCOS e il QoLOS sono strumenti con buone proprietà psicometriche di validità e affidabilità per misurare il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi.

Parole chiave: osteoporosi, self-care, qualità di vita, strumenti

Background

3. BACKGROUND

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l'osteoporosi è una patologia sistemica dello scheletro caratterizzata da una diminuzione della massa ossea e da una alterazione della microarchitettura ossea, con conseguente aumento della fragilità scheletrica e rischio di frattura (1).

L'osteoporosi è un problema di salute globale e la principale causa di morbilità e mortalità nei paesi industrializzati (2, 3).Si stima che nel mondo ci siano più di 200 milioni di persone con l’osteoporosi e, nella popolazione con più di 50 anni, il 33% delle donne e il 12,5% degli uomini sono affetti da tale patologia (4, 5). In Italia la malattia colpisce circa 5 milioni di persone, di cui l'80% sono donne in postmenopausa (6). La manifestazione più insidiosa dell’osteoporosi è rappresentata dalle fratture da fragilità, che provocano invalidità permanente nel 30% delle persone e deterioramento della qualità di vita, con conseguenze in termini di costi sociali, economici e di salute (7-10).

L’infermiere è la figura professionale che, attraverso l’intervento educativo mirato, promuove nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi la riduzione dei fattori di rischio e l’adozione di corretti comportamenti di self-care sia nello stile di vita che nella terapia farmacologica, migliorando così la qualità di vita (11). Attualmente in letteratura non sono disponibili strumenti per misurare il self-care o la qualità della vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi e nessuno studio ha analizzato la relazione tra il self-care e la qualità della vita nelle donne affette da questa patologia dopo una frattura da fragilità (12). 

Obiettivi di progetto

Lo scopo di questo progetto di ricerca è di sviluppare e testare le proprietà psicometriche della Self-Care of Osteoporosis Scale (SCOS) e della Quality Of Life Osteoporosis Scale (QoLOS), due nuovi strumenti per misurare rispettivamente il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi. Il progetto sarà suddiviso in due anni e sarà così articolato:

 

I anno: sviluppo e test psicometrici della Self-Care of Osteoporosis Scale (SCOS);

II anno: sviluppo e test psicometrici della Quality Of Life Osteoporosis Scale (QoLOS).

Metodologia

Disegno dello studio

Verrà utilizzato un disegno di studio multicentrico quasi-sperimentale e interventistico di durata triennale. Le pazienti che verranno arruolate all’interno dello studio riceveranno l’intervento educativo mirato da parte degli infermieri a T0 e successivamente verranno monitorate per 3 follow-up previsti dallo studio (T1 – 30 giorni; T2 – 90 giorni; T3 – 180 giorni). Gli infermieri partecipanti al progetto saranno circa 400 che prestano servizio in circa 100 centri coinvolti tra unità operative di degenza e ambulatori su tutto il territorio nazionale. Gli infermieri riceveranno da parte del gruppo di ricerca, una formazione residenziale o a distanza sul tema dell’educazione terapeutica; inoltre verrà fornito loro del materiale didattico ai fini dello studio.

 

Modello concettuale

Il modello concettuale di riferimento è la Middle-Range Theory of Self-care of Chronic Illness, dove i concetti chiave del self-care sono: self-care maintenance, self-care monitoring, and self-care management (Figura 1) (13). Per questo studio è stato considerato solo il self-care maintenance, che include quei comportamenti che consentono alla paziente con una malattia cronica di preservare la salute e migliorare il benessere e il mantenimento di uno stato di stabilità fisica ed emotiva. Infatti, nelle malattie croniche, come l'osteoporosi, gli operatori sanitari incoraggiano le pazienti a migliorare i comportamenti di self-care maintenance (14). Questi comportamenti sono fondamentali per migliorare la qualità di vita e mantenere uno stile di vita sano, come smettere di fumare, trascorrere almeno 10-15 minuti all'aperto in una giornata di sole, seguire una dieta adeguata, fare esercizio fisico e prendere i farmaci regolarmente.

Strumenti

Gli strumenti di cui verranno testate le proprietà psicometriche sono:

 

Self-Care of Osteoporosis Scale

La Self-Care of Osteoporosis Scale (SCOS)è utilizzata per misurare il livello di self-care nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi. Si compone di 15 items suddivisi in 3 dimensioni: aderenza farmacologica (3 items), dieta e movimento (7 items), e prevenzione dalle cadute (5 items). Ad esempio, per quanto riguarda gli items della dimensione “aderenza farmacologica” chiedono ai pazienti se assumono i farmaci così come prescritti e se conoscono le conseguenze a cui vanno incontro in caso di mancata assunzione dei farmaci. Gli items che compongono la dimensione “dieta e movimento” chiedono ai pazienti se svolgono attività fisica o trascorrono almeno 10-15 minuti all'aria aperta durante le giornate soleggiate o mantengono un peso corporeo adeguato o effettuano un pasto completo almeno due volte al giorno. Gli items che riguardano la dimensione “prevenzione dalle cadute” chiedono ai pazienti se rimuovono ostacoli pericolosi nel loro ambiente domestico o se indossano scarpe comode ed antiscivolo. Ogni item utilizza una scala Likert a 5 punti. Il punteggio totale dello SCOS varia da 15 a 75. Il punteggio più alto corrisponde al più alto livello di self-care.

 

 

Quality Of Life Osteoporosis Scale

La Quality Of Life Osteoporosis Scale (QoLOS) è utilizzata per misurare la qualità della vita correlata all'evento traumatico nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi. È una scala monodimensionale che valuta la capacità di svolgere le attività della vita quotidiana e lo stato emotivo. Si compone di 23 items e ogni item utilizza una scala Likert a 3 punti. Il punteggio totale del QoLOS varia da 23 a 69. Al punteggio più alto corrisponde una migliore qualità di vita.

 

Analisi dei dati

Per testare le proprietà psicometriche degli strumenti verrà utilizzata un’analisi fattoriale esplorativa e una confermativa. Le analisi verranno condotte utilizzando il software SPSS.

Inoltre per valutare la validità e l’affidabilità degli strumenti sono stati utilizsi utilizzerannozati Cronbach’s alpha and McDonald’s omega.

 

Campionamento e criteri di inclusione/esclusione

Per la conduzione dello studio si intende arruolare un campione di circa 1000 pazienti sul territorio italiano. I criteri di inclusione sono: donne che hanno subito almeno una frattura da

osteoporosi, degenti nelle unità operative di ortopedia e traumatologia o afferenti agli ambulatori. I criteri di esclusione sono: pazienti affette da insufficienza renale grave e/o patologia neoplastica pregressa o in atto.

Fasi della ricerca

Fase n. 1

Revisione della letteratura sugli strumenti che misurano il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi.

Fase n. 2

Validazione delle proprietà psicometriche degli strumenti (SCOS e QoLOS).

Fase n. 3

Elaborazione dei dati raccolti.

Fase n. 4

Analisi quantitativa dei dati.

Fase n. 5

Stesura del report finale di ricerca.

Risultati attesi

Questo studio si intende verificare se lo SCOS e il QoLOS sono strumenti con buone proprietà psicometriche di validità e affidabilità per misurare il self-care e la qualità di vita nelle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosi.

Questi strumenti in futuro si potranno utilizzare per tutte le tipologie di patologie croniche che soprattutto quando coinvolgono pazienti fragili.

 

 

Rilevanza

L'osteoporosi è, tra le malattie croniche, la più comune nella popolazione anziana e pertanto viene considerata un importante problema di sanità pubblica. Infatti, la prevalenza dell'osteoporosi aumenta progressivamente con l'età. L’utilizzo dei nuovi strumenti nella pratica clinica consentono alle donne che hanno subito almeno una frattura da osteoporosidi adottare corretti comportamenti di self-care, così da migliorare la loro qualità di vita

Bibliografia

World Health Organization. Assessment of fracture risk and its application to screening for postmenopausal osteoporosis. Geneva, Switzerland: WHO, 1994.

2.    Duquet N. Osteoporosis: treatment and pharmaceutical care. Journal de pharmacie de Belgique. 2014 Jun(2):14-24.

3.    Rousiere M. The importance of taking care of osteoporosis. Presse medicale. 2011 Oct;40(10):900-9.

4.    Tarantino U, Cannata G, Lecce D, Celi M, Cerocchi I, Iundusi R. Incidence of fragility fractures. Aging clinical and experimental research. 2007 Aug;19(4 Suppl):7-11.

5.    Reginster JY, Burlet N. Osteoporosis: a still increasing prevalence. Bone. 2006 Feb;38(2 Suppl 1):S4-9.

6.    Tarantino U, Cerocchi I, Celi M, Rao C. The current burden of osteoporosis in Italy. Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia. 2010;36:263-7.

7.    Sack F. Fighting the fracture cascade: evaluation and management of osteoporotic fractures. Postgraduate medicine. 2008 Nov;120(4):51-7.

8.    Piscitelli P, Brandi ML, Chitano G, Argentiero A, Neglia C, Distante A, et al. Epidemiology of fragility fractures in Italy. Clinical cases in mineral and bone metabolism : the official journal of the Italian Society of Osteoporosis, Mineral Metabolism, and Skeletal Diseases. 2011 May;8(2):29-34.

9.    Hernlund E, Svedbom A, Ivergard M, Compston J, Cooper C, Stenmark J, et al. Osteoporosis in the European Union: medical management, epidemiology and economic burden. A report prepared in collaboration with the International Osteoporosis Foundation (IOF) and the European Federation of Pharmaceutical Industry Associations (EFPIA). Archives of osteoporosis. 2013;8(1-2):136.

10.  Tarantino U, Iundusi R, Cerocchi I, Liuni FM, Feola M, Celi M, et al. Role of the orthopaedic in fragility fracture and in the prevention of a new fracture: SIOT 2009 recommendations. Aging clinical and experimental research. 2011 Apr;23(2 Suppl):25-7.

11. Alvaro R, Pennini A, Basilici Zannetti E, Cittadini N, Feola M, Rao C, D’Agostino F, Vellone E, Tarantino U. Bone care nurses and the evolution of the nurse’s educational function: the Guardian Angel - Research project.Clinical Cases in Mineral and Bone Metabolism  2015; 12 (1): 43-46

12. Alvaro R, D’Agostino F, Cittadini N, Basilici Zannetti E, Rao C, Feola M, Vellone E, Pennini A, Tarantino U.Can Educational Interventions Improve Osteoporotic Women’s Adherence to Treatment? A Literature Review. Orthopaedic Nursing 2015; 34 (6)

13.  Riegel B, Jaarsma T, Stromberg A. A middle-range theory of self-care of chronic illness. ANS Advances in nursing science. 2012 Jul-Sep;35(3):194-204.

14.  Ryan P. Integrated Theory of Health Behavior Change: background and intervention development. Clinical nurse specialist CNS. 2009 May-Jun;23(3):161-70.

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