Area organizzativa
1.17.5

Risk management

La cultura della sicurezza per la gestione del rischio clinico/assistenziale: aspetti organizzativi e strumenti operativi

Responsabile del Polo

Coordinatori del Progetto

Abstract

La sicurezza dei pazienti e la gestione del rischio clinico sono dei punti critici per tutti i sistemi sanitari. Infatti la complessità delle organizzazioni sanitarie, l’elevato livello tecnologico, e l’alto numero di prestazioni erogate costituiscono fattori intrinseci del sistema che possono favorire il verificarsi di errori, causa di eventi avversi.

Risulta evidente che la possibilità del verificarsi di un evento avverso, anche di particolare gravità, non è del tutto eliminabile, tuttavia devono essere attuate tutte le misure per prevenirli e/o ridurli. Il Ministero della Salute ha elaborato un protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella, con l’obiettivo di fornire una modalità univoca di sorveglianza e di gestione degli eventi sul territorio nazionale.

È necessario che la raccolta e l’analisi delle segnalazioni degli eventi sentinella avvenga a livello nazionale nell’ottica di sviluppare sinergie ed azioni che saranno patrimonio comune di tutte le strutture sanitarie del Paese.

La metodologia di monitoraggio non ha l’obiettivo di produrre tassi di incidenza o prevalenza degli eventi sentinella, ma, in linea con le esperienze di altri Paesi, intende dare forza al concetto di imparare dagli errori, per mettere in atto le azioni ed i cambiamenti che ne contrastino la probabilità di ri-accadimento, in base alle evidenze scientifiche disponibili.

La proposta formativa è ispirata a renderci più consapevoli che muoversi intorno al letto del paziente con la stessa coordinazione di un’orchestra durante una sinfonia non è una cosa semplice né può essere affidata al caso o soltanto alla buona volontà degli operatori. Non importa quanto siamo esperti in una materia o in un ambito assistenziale: l’errore è sempre possibile, ma non per questo ci si deve rassegnare a commetterlo. Il corso intende richiamare l’attenzione sul potere di imparare l’uno dall’altro e quanto gli errori possano essere, se conosciuti e dichiarati, la base per fare meglio.

Infatti analizzare le cause profonde degli errori (nostri e degli altri) porta alla realizzazione del cosiddetto governo clinico da parte degli operatori della salute.

Background

I dati della letteratura scientifica internazionale evidenziano che il problema degli errori ed eventi avversi in sanità rappresenta una reale emergenza che comporta dei costi sia in termini di vite umane che economici.

La probabilità che un paziente sia vittima di un vento avverso, viene definita come la probabilità che subisca un “ Evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile” (tratto dal glossario del Ministero della Salute).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato, in vari documenti prodotti, la necessità che sia la stessa organizzazione sanitaria ad intervenire per assicurare ai pazienti l’erogazione di prestazioni altamente qualificate e sicure.

L’errore è insito nei sistemi complessi e la sicurezza dei pazienti deve essere continuamente presidiata e le criticità affrontate secondo un approccio multidimensionale, considerando ed integrando i vari aspetti: il monitoraggio e l’analisi degli eventi avversi, l’elaborazione e diffusione di raccomandazioni e pratiche per la sicurezza, il coinvolgimento di pazienti e cittadini, la formazione degli operatori sanitari.

Tale approccio è definito come gestione del Rischio Clinico che rappresenta un  elemento di Governo Clinico, il quale viene definito come “il sistema attraverso il quale le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili per il miglioramento continuo dei loro servizi e garantiscono elevati standards di performance assistenziale, assicurando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita l’eccellenza clinica”.

La parola Governo ha una etimologia latina che significa Timone e questo concetto pervaderà  gli argomenti che verranno trattati.

La conoscenza da parte degli operatori sanitari delle tecniche e degli strumenti del governo clinico è un elemento centrale per la partecipazione dei professionisti allo sviluppo strategico delle organizzazioni ed è fattore basilare per la valorizzazione del ruolo e della responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità.

La formazione può definirsi efficace quando riesce a modificare alcuni comportamenti ed a orientare l’agire quotidiano secondo criteri di efficacia clinica ed organizzativa, è quindi fondamentale avere come obiettivo prioritario l’assenza di errori nella pratica clinica; errori sempre in agguato data la elevata quantità di variabili che possono concorrere all’accadere dell’evento avverso.

Nel presente progetto formativo gli elementi centrali sviluppati nei contenuti didattici riguardano proprio la cultura dell’uomo che si prende cura dell’uomo attraverso scrupolosità, ingegnosità e voglia di fare la cosa giusta.

Si parlerà di rischio clinico come approccio alla soluzione dei problemi e di quale metodologia e quali strumenti possono essere utilizzati per la sua gestione; si parlerà ancora di evento avverso, di colpa e causa con riferimento anche alla medicina legale, ma soprattutto con uno sguardo all’analisi organizzativa. Verrà trattato il tema delle cause degli errori e di come queste siano stratificate in cause prossime e cause remote o radice e vedremo che agire solo sulle cause prossime manterrebbe inalterate le condizioni che portano all’errore e porterebbe il sistema organizzativo stesso a reiterare gli eventi avversi, rendendo necessario invece di saper individuare, riconoscere ed intervenire sulle cause radice e quindi di impostare il risk management su un approccio sistemico al fine di garantire la sicurezza dei processi assistenziali.

Si affronterà il tema della responsabilità del professionista infermiere nei confronti del cittadino e della comunità e di come si è modificata negli ultimi anni.

Tra i contenuti didattici verranno inglobate le linee di indirizzo della Regione Lazio e di come questa regione gestisce il rischio clinico.

Ai fini del raggiungimento degli obiettivi formativi e saranno presentati in aula, alcuni casi clinici di eventi avversi (tratti dall’esperienza diretta) per favorire il confronto e la discussione tra i discenti e i docenti e le modalità di approccio e monitoraggio di tre eventi avversi tra i 16 monitorati dal Ministero della Salute.

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali

·         Offrire agli infermieri, indipendentemente dal loro setting assistenziale, un’opportunità di formazione nello specifico ambito del Risk Management.

·         Promuovere nuovi modelli di relazione con i malati, con i loro familiari e tra gli stessi operatori sanitari per favorire il cambiamento culturale all’interno delle proprie realtà lavorative.

·         Favorire l’acquisizione di elementi di conoscenza sui concetti base della complessità delle organizzazioni sanitarie e sulla metodologia di analisi degli eventi avversi.

 

 

Obiettivi specifici

Favorire l’acquisizione di competenze e consapevolezza sui seguenti temi:

 

·         Le politiche per la sicurezza dei malati e degli operatori.

·         La responsabilità professionale.

·         Gli aspetti legali della gestione dei contenziosi.

·         La promozione di comportamenti idonei a prevenire rischi nella assistenza.

·         Utilizzo di strumenti per la gestione del rischio clinico.

 

Favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze per:

 

·         Favorire il cambiamento culturale.

·         Riconoscere ed individuare le caratteristiche di complessità di un processo assistenziale all’interno di un’organizzazione sanitaria.

·         Riconoscere ed individuare le classi di fattori contribuenti al verificarsi di un evento avverso.

 

Indicatori

Realizzazione di un evento formativo rivolto a 50/100 partecipanti della durata di otto ore, svolto in una giornata sviluppata con relazioni sugli argomenti indicati e con didattica attiva di partecipazione dei discenti a momenti di analisi e discussione di casi.

 

Ripetizione dell’evento formativo nell’arco dell’anno 2016 per un totale di 5 edizioni e per un totale di 200/400 partecipanti.

 

Evidenza di raggiungimento degli obiettivi specifici formativi mediante valutazioni nel corso dell’evento formativo.

 

Outcome

 

Report finale contenente: sedi di erogazione del corso, numero partecipanti, raggiungimento obiettivi formativi e relativa acquisizione di crediti ECM. Dai dati si può ipotizzare anche un’analisi dei dati socio- demografici e dell’occupazione degli infermieri.

Metodologia

Costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare di esperti delle varie discipline che interagiscono nella prevenzione e valutazione dell’errore in sanità.

Progettazione dell’evento formativo

 

Campione

Infermieri e infermieri pediatrici iscritti al Collegio di Roma che operano nella strutture assistenziali pubbliche e private di Roma e Provincia o esercitano in qualità di liberi professionisti. L’iscrizione all’evento formativo sarà effettuato tramite gli uffici formazione delle strutture sanitarie e dal sito dell’OPI di Roma.

Strumenti

Sviluppo di un programma formativo, in cui le tematiche più importanti del rischio clinico sono affrontate da esperti della disciplina con lezioni magistrali e discussione di casi clinici.

 

Metodologia didattica:

·         Briefing di apertura per la conoscenza dei partecipanti e la presentazione dei contenuti e della metodologia di lavoro.

·         Lezione frontale con supporti audiovisivi.

·         Presentazioni di casi clinici e discussione modalità di soluzione.

·         Presentazione di problemi e case histories.  

·         Confronto dibattito tra pubblico e docente.

·         Verifiche di apprendimento intermedio secondo la seguente agenda dell’evento formativo:

a)      Test di apertura evento formativo

b)      Discussioni su casi/temi

Test di apprendimento finale e valutazione gradimento evento formativo.

Risultati attesi

·         Realizzazione dell’evento formativo nell’arco del 2017 per un totale di 5 edizioni.

·         Formazione di 200/400 infermieri/infermieri pediatrici.

·         Evidenza del raggiungimento degli obiettivi specifici formativi mediante valutazione dell’evento formativo  e  raggiungimento dell’80% di risposte esatte nel test finale.

·         Superamento del test finale e acquisizione dei crediti ECM per l’85% dei partecipanti.

·         Presenza di almeno 6 diversi relatori per ogni evento formativo.

 

Rilevanza

I partecipanti potranno sviluppare un buon grado di conoscenza in merito alle caratteristiche intrinsecamente complesse di un’organizzazione sanitaria assistenziale e conoscenze in merito al linguaggio ed alla terminologia propria dell’approccio reattivo del Risk Management. Tali conoscenze e competenze sono indispensabili  per lo sviluppo un livello culturale scientifico adeguato alla contestualizzazione di un evento avverso all’interno di un processo assistenziale e, non, di un meccanismo di colpevolizzazione dell’errore. Lo sviluppo di un pensiero critico professionale, che si concretizza con riflessioni tra pari finalizzate alla analisi di situazioni critiche in un clima di serena e fattiva collaborazione, è fondamentale per garantire qualità e sicurezza nelle prestazioni offerte agli utenti in qualsiasi conteso opertaivo.

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