Area didattica
2.17.1

Percezione competenze infermieristiche

Valutazione delle competenze cliniche infermieristiche nei diversi setting assistenziali: ricerca con metodo misto

Responsabile del Polo

Coordinatori del Progetto

Abstract

Ricerca con metodo misto incentrata sulla valutazione delle competenze degli infermieri in diversi setting clinici. Questo studio con la versione italiana della Nurse Competence Scale (NCS) cerca di esplorare attraverso le percezioni degli infermieri le loro competenze. Inoltre, attraverso delle interviste si cercherà di analizzare le percezioni, le opinioni e i comportamenti che in parte avrebbero potuto essere prevedibili ma, che potrebbero essere stati sottovalutati o ignorati nella fase quantitativa dello studio.

Background

Il risultato migliore dell’assistenza infermieristica dipende dalla migliore qualità della performance infermieristica. La performance infermieristica a sua volta è determinata dalle capacità e dalle competenze possedute dal professionista infermiere. Secondo Bradshaw inoltre, “Solo l'infermiere è responsabile per la propria competenza, perché solo lui è responsabile per la sua attività” (Bradshaw, 1997, Bradshaw, 1998). Le competenze cliniche sono un aspetto dell’infermieristica ancora non del tutto chiaro, e la percezione delle competenze cliniche è ancora controversa (Axley, 2008, Scott Tilley, 2008, Valloze, 2009, Levett-Jones et al., 2011). La qualità delle cure può essere realizzata solo se gli infermieri sono ritenuti competenti per fornire il miglior standard di cura, inoltre, la mancanza di standardizzazione ostacola la capacità di stabilire norme affidabili per la misurazione e la valutazione finale (Axley, 2008). Gli infermieri possono essere considerati incompetenti, quando non hanno acquisito una sufficienza esperienza nel prendere in considerazione situazioni cliniche in una visione olistica, in modo da non saper affrontare il problema assistenziale e da non saper agire efficacemente nel loro ruolo (Garside and Nhemachena, 2013). La determinazione delle competenze porta a modificare il sistema in cui è inserito il professionista infermiere, l’infermieristica richiede complesse combinazioni di conoscenze, di prestazioni, abilità e attitudini, una definizione olistica della competenza deve essere concordata e resa operativa, questo potrebbe facilitare una maggiore accettazione del concetto e anche sostenere lo sviluppo di standard di competenza, strumenti necessari per la valutazione di tale capacità (Cowan et al., 2005). Sviluppare, mantenere e valutare le competenze degli infermieri, sono tra le più grandi sfide della professione infermieristica, inoltre sono necessarie nuove ricerche affinché si possano definire migliori metodi di valutazione (Smith, 2012) visto i diversi aspetti che hanno le competenze infermieristiche (Scott Tilley, 2008). L’indagine sulle competenze cliniche è un processo complesso in quanto complessi e molteplici sono i fattori che intervengono nella costruzione e nella acquisizione delle competenze cliniche stesse. Sono molti anche gli strumenti validati che hanno lo scopo di individuare e misurare quantitativamente le competenze cliniche (Yanhua, Watson, 2011). La valutazione delle competenze cliniche, è definita come una forma integrata di valutazione che tiene conto della conoscenza, della comprensione, del problem solving, delle competenze tecniche, delle attitudini e dell’etica (Girot, 1993). Anche in ambiente formativo, la valutazione delle competenze è un componente fondamentale dei programmi d’istruzione per saper valutare gli studenti in nei vari setting clinici (Fahy, 2011). Valutare le competenze dell’infermiere, è un prerequisito fondamentale ed indispensabile per garantire un’assistenza qualificata ai pazienti e per indentificare quelle aree per lo sviluppo della pratica infermieristica (Dellai et al., 2009). La formazione dell’infermiere è basata sulle competenze anche se queste ancora non hanno una chiara definizione a livello internazionale; è importante però che ci sia una sempre più ampia discussione internazionale sugli strumenti di valutazione delle competenze per migliorare di conseguenza i programmi d’istruzione (Yanhua, Watso, 2011). Tuttavia, l’utilizzo di strumenti con proprietà psicometriche valide non è sempre appropriato per valutare la percezione che l’infermiere stesso ha delle competenze cliniche nei diversi setting assistenziali (Yanhua, Watson 2011). Il più delle volte tali strumenti non sono stati pensati e sviluppati tenendo conto dei possibili determinanti (e delle relative conseguenze) che agiscono al di fuori del singolo rapporto infermiere – paziente (Nieminen et al., 2011). Le competenze cliniche, insomma, dipendono non solo dalle capacità e dalle conoscenze, ma anche dall’abilità nell’applicarle (Cowan et al., 2005). Esse, pertanto, non sono costituite solo da aspetti oggettivi (skill, knowledge, ability, ecc.), ma sono anche determinate da importanti e soggettivi meccanismi di adattamento che, per essere identificati, devono essere indagati attraverso strumenti che siano in grado di esplorare la sfera più personale dell’esperienza clinica (Cowan et al., 2007). È importante sviluppare degli strumenti efficaci di valutazione delle competenze cliniche, allo scopo di garantire che il professionista infermiere possa fornire una assistenza di qualità (Cant et al., 2013, Wu et al., 2015, Yanhua, Watson, 2011).

Obiettivi di progetto

Obiettivi di questo studio sono:

•             Individuare le competenze necessarie nei diversi setting clinici;

•             Misurare il livello di competenza nei diversi setting clinici;

•             Comprendere quale sia la percezione che gli infermieri hanno del proprio livello di competenza;

•             Individuare i fattori che costituiscono la competenza infermieristica;

•             Esplorare la percezione che gli infermieri hanno delle competenze cliniche infermieristiche che debbono essere possedute nei diversi setting clinici;

 

Per raggiungere i diversi obiettivi verranno utilizzati sia metodi quantitativi che qualitativi.

 

Indicatori

 

I questionari devono essere compilati almeno per il 90% delle domande per essere considerati validi.

 

Metodologia

Campione

 Infermieri nei diversi setting clinici.

Strumenti

Lo studio sarà effettuato utilizzando un disegno misto esplicativo sequenziale (QUAN+qual) che coinvolgerà professionisti infermieri che esercitano in differenti setting clinici, lo studio è composto da due fasi distinte, una fase iniziale quantitativa e, in base ai risultati di quest’ultima, un follow up costituito da una seconda fase qualitativa allo scopo di dare una spiegazione più chiara ed approfondita della fase quantitativa.

Per la fase quantitativa il campione sarà di convenienza, scelto nei diversi setting clinici di centri ospedalieri italiani. In ambito infermieristico sono stati sviluppati diversi strumenti di valutazione delle competenze cliniche tra questi la Nurse Competence Scale (NCS), che verrà utilizzata nel nostro studio nella fase quantitativa (Meretoja et al., 2004, Meretoja et al., 2002). La NCS è uno strumento di autovalutazione delle competenze cliniche infermieristiche sviluppato in Finlandia tra il 1997 e il 2003 da Meretoja  (Meretoja et al., 2004, Meretoja et al., 2002)poi sperimentato in altri paesi tra cui Inghilterra, Australia e in Italia dove è stato validato nel 2009 (Finotto, Cantarelli, 2008). La NCS è stata sperimentata in diversi setting ospedalieri (emergenza, terapia intensiva, sala operatoria, medicina, chirurgia, neurologia, psichiatria) e utilizzata sia su infermieri novizi che esperti. La NCS è suddivisa in 7 sezioni, derivanti dal quadro delle competenze definite da Benner (1982)ciascuna delle quali prevede una serie di competenze specifiche, per un totale di 73 item. La modalità di risposta è su una scala Likert a 5 (1=per nulla chiara – 5=molto chiara). Per quanto riguarda l’analisi statistica verrà effettuata con l’applicativo SPSS (PASW statistics version 19.0, IBM). Verranno eseguite tutte le analisi descrittive dei dati e anche un’analisi multivariata. Lo scopo è quello di analizzare e esplorare percezioni, opinioni, comportamenti che in parte avrebbero potuto essere prevedibili ma, che potrebbero essere stati sottovalutati o ignorati nella fase quantitativa. In altre parole, la libertà di espressione consente di acquisire informazioni su aspetti conosciuti e sconosciuti.

Risultati attesi

L’approccio misto dello studio cercherà di percepire, sotto diverse ottiche metodologiche, i diversi aspetti delle competenze possedute dagli infermieri, cercando di mettere in luce gli aspetti ancora non comprensibili delle competenze. Scopo dello studio è anche quello di valutare le competenze cliniche che gli infermieri possiedono nei diversi setting clinici, valutazione non semplice, data la natura complessa delle competenze. Ulteriormente, questo studio, vuole dare un contributo nel migliorare la consapevolezza riguardo il tema delle competenze cliniche poiché queste rappresentano un aspetto rilevante della professione infermieristica.

A tal fine è importante definire e/o valutare le competenze cliniche affinché si possano standardizzare e personalizzare attraverso comportamenti codificati che diano sicurezza di esito e di adattamento estemporaneo per rispondere al meglio alle singole situazioni cliniche.

 

Rilevanza

Questo studio utilizza un approccio misto e tenterà di produrre un contributo alla definizione delle competenze cliniche per fornire un apporto alla professione infermieristica, offrendo uno strumento di valutazione (NCS); strumento valido e affidabile nella determinazione delle competenze cliniche infermieristiche. Per un professionista della salute, definire le proprie competenze cliniche è fondamentale, in quanto queste rappresentano lo standard per lo svolgimento della propria attività professionale e per il raggiungimento di una maturazione professionale.

Bibliografia

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