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Conoscenze sulla libera professione dei laureandi dei corsi di laurea in infermieristica della Regione Lazio

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Conoscenze sulla libera professione dei laureandi dei corsi di laurea in infermieristica della Regione Lazio

Nuovi scenari di responsabilità ed autonomia per l’infermiere. Conoscenze sulla libera professione dei laureandi dei corsi di laurea in infermieristica della Regione Lazio

Responsabile del Polo

Abstract

Nell’attuale contesto politico, economico e sociale Europeo e del nostro Paese il tasso di disoccupazione infermieristica è ancora presente. In questo scenario, è opportuno che laureandi e neolaureati infermieri siano informati e formati sulla possibilità e modalità di intraprendere la libera professione infermieristica, considerandola una opportunità di sbocco e realizzazione professionale.

Background

Il campo proprio dell'attività dell'infermiere, ai sensi dell'art. 1 comma 2 della legge 42/99 è determinato, dal codice deontologico, dagli ordinamenti didattici della formazione di base e post base e dal profilo professionale. Il profilo professionale prevede che l’attività infermieristica possa essere espletata in regime libero professionale ai sensi dell’articolo 2229 del Codice Civile che identifica la professione infermieristica come professione intellettuale.

Fino ai primi anni novanta, la domanda di assistenza infermieristica proveniva quasi esclusivamente da strutture assistenziali ospedaliere sia pubbliche che private.

Con i cambiamenti legislativi e demografici degli ultimi 25 anni l’ospedale ha perso sempre di più la sua centralità nel percorso di cura a favore di una assistenza territoriale e domiciliare in cui il SSN può offrire assistenza continuativa e di qualità a tutti i cittadini.

Contestualmente al cambiamento demografico del Paese, i precedenti Collegi IPASVI (ora OPI) cominciarono a occuparsi degli aspetti normativi, fiscali e contributivi che avrebbero consentito all’infermiere di poter esercitare la libera professione.

A metà degli anni Novanta, a tutela del lavoratore libero professionista, nacque la cassa nazionale di previdenza (Decreto Legislativo 10 febbraio 1996, n. 103), oggi denominata Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (Enpapi). Malgrado queste positive modifiche per il lavoro infermieristico e nonostante il nuovo assetto normativo e il riconoscimento dell’attività libero professionale dell’infermiere, il percorso libero professionale non rappresenta ancora una scelta prioritaria per il neo-laureato che spesso non è informato di tale possibilità occupazionale e modalità di attivazione della stessa.

A tutt’oggi e soprattutto in alcune realtà territoriali, l’attività di lavoratore dipendente è quella più auspicata dagli stessi infermieri, come è dimostrato dalle domande di partecipazione ai pochi concorsi pubblici banditi.

In tal senso, bisogna considerare che il nuovo assetto giuridico professionale dell’infermiere ha visto sempre più crescere il numero di giovani che intraprendono la professione infermieristica e le statistiche dimostrano che i laureati in infermieristica trovano tutti un’occupazione entro un anno dalla laurea. 

L’infermiere libero professionista, quindi, non vincolato a sistemi organizzativi rigidi, può offrire alla persona un’assistenza personalizzata, esprimendo al massimo la sua competenza e autonomia professionale.

In questo nuovo scenario, è opportuno che il neolaureato infermiere sia formato sulla possibilità e modalità di intraprendere la libera professione, considerandola un’opportunità di realizzazione professionale che risponde alla transizione epidemiologica e alla transizione dei bisogni di salute in atto nei Paesi avanzati.

Obiettivi di progetto

Fornire agli studenti del 3°anno del corso di laurea in infermieristica, le conoscenze minime per poter iniziare l’attività libero professionale nel rispetto delle normative che la regolamentano. Per effettuare ciò, in tale progetto, si utilizzerà uno strumento per la valutazione delle conoscenze degli studenti al terzo anno di corso sulla libera professione infermieristica in una fase pre e post seminariale. In tale contesto si presenterà anche il ruolo del collegio Ipasvi nel sostenere il libero professionista infermiere.

 

OBIETTIVI SPECIFICI

Il neolaureato in infermieristica dovrà essere a conoscenza di:

 

- Autonomia e responsabilità nella libera professione.

- Lavoro autonomo, norme e codice deontologico.

- Gli ambiti e le modalità di attività della libera professione infermieristica.

- Gli aspetti previdenziali, assicurativi e fiscali del lavoro autonomo.

- Le norme per la pubblicità sanitaria.

- La documentazione infermieristica e la privacy nella libera professione.

- Gli sviluppi professionali del libero professionista.

- La relazione dell’infermiere libero professionista con il Collegio Ipasvi

 

Indicatori

Adesione all’indagine del 60% delle sedi universitarie per la formazione infermieristica presenti sul territorio laziale. Restituzione dei questionari compilati superiore all’80%.

Metodologia

Disegno dello studio:

Studio descrittivo – osservazionale secondo tecniche monovariate e con analisi bivariate correlazionali. Sarà, inoltre, sviluppato un questionario validato per sondare le conoscenze, pre e post-intervento formativo ad hoc, degli studenti del 3°anno del corso di laurea in infermieristica

 

Campione:

  • Studenti universitari frequentanti il 3° anno del corso di laurea in infermieristica delle sedi   universitarie che insistono sul territorio di Roma e Provincia.

Strumenti:

  • Somministrazione di un questionario strutturato e validato agli studenti frequentanti il 3° anno del corso di laurea in infermieristica nelle sedi universitarie di Roma e Provincia.
  • Strutturazione di seminari formativi sulle attività libero professionali della durata di 3 ore in cui saranno presentati i riferimenti normativi e deontologici riguardanti la libera professione ed il ruolo del Collegio Ipasvi.

Procedura:

 

  • Coinvolgere le sedi universitarie dei corsi di laurea in infermieristica presenti a Roma e nella Provincia e afferenti:
    • Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
    • Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Roma
    • Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
    • Università “Campus Bio-medico” – Roma
  • Definire un incontro con i direttori dei corsi di laurea per presentare il progetto.
  • Organizzare il calendario dei seminari formativi nelle varie sedi.

Il team di lavoro si farà carico di:

  • Analizzare i dati con individuazione di eventuali aree che necessitano di integrazione formativa.
  • Predisporre/organizzare seminari di formazione sulle tematiche inerenti l’attività libero- professionale infermieristica in accordo con i direttori didattici dei corsi di laurea in infermieristica a cui l’indagine è rivolta.
  • Proporre l’evento formativo con un questionario di valutazione iniziale e finale.

 

Metodologia

 

Le conoscenze sulla libera professione dell’infermiere si valuteranno attraverso la somministrazione di un questionario strutturato (Nunnally, Bernstein 1994). Tale strumento sarà somministrato a tutti gli studenti delle sedi dei corsi di laurea in infermieristica che insistono nel territorio laziale e che parteciperanno al progetto.

Inoltre, si effettuerà un’analisi dei dati pre e post somministrazione del questionario per la valutazione delle conoscenze dei laureandi sulla libera professione infermieristica.

I dati del questionario saranno analizzati secondo tecniche monovariate attraverso la quali sarà possibile esaminare «la distribuzione dei dati di un vettore fra le modalità della corrispondente variabile (detto altrimenti: della distribuzione di una variabile), e delle caratteristiche di questa distribuzione» (Marradi 1993: 19). Saranno, inoltre, analizzate misure di tendenza centrale e dispersione e saranno effettuate analisi bivariate, ovvero si considereranno le distribuzioni di due variabili congiuntamente (distribuzione doppia o congiunta) (Marradi 1997).

Risultati attesi

L’attuale contesto politico, economico e sociale, unitamente al nuovo assetto giuridico professionale dell’infermiere, rende la libera professione infermieristica:

  • una risposta concreta ai bisogni di salute della popolazione.
  • un’opportunità di inserimento del neolaureato nel ciclo produttivo.
  • un’opportunità di visibilità e riconoscimento di identità specifica di una professione, nata per offrire un aiuto alla persona e alla collettività e per soddisfare i suoi bisogni di salute.

Con tale progetto il neolaureato in infermieristica potrà interfacciarsi più consapevolmente con la realtà dinamica del mondo del lavoro pubblico e privato-libero professionale che caratterizza la società italiana post-moderna.

Bibliografia

 Riferimenti normativi

 

  1. Legge 42/99, Disposizioni in materia di professioni sanitarie.
  2. D.Lgs 502/92, Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’Art. 1 della legge 23 ottobre 1999, n. 421 e successive modifiche ed integrazioni.
  3. D.M 739/94, Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell’Infermiere.
  4. Codice deontologico dell’infermiere 2019.
  5. Accordo Conferenza Stato Regione 19.04.2012, Il nuovo sistema di formazione continua in medicina.
  6. D.P.R. n. 917, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, 22 Dicembre 1986.
  7. Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, Norme di comportamento per l’esercizio autonomo della professione infermieristica, in vigore dal 01/01/1997.
  8. R.D 27/07/1934, n. 1265- Testo Unico delle Leggi sanitaria – (G.U del 9.8.1934-Suppl. ord. N. 186).

 

Riferimenti bibliografici

 

  1. Baldini L., La libera professione come opportunità. Providence, 2009, 3,20.
  2. Barbieri G., Pennini A., Le responsabilità dell’infermiere, Carocci Faber, Roma, 2008.
  3. Benci L., Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing, McGraw-Hill, Milano, 2005.
  4. Bonanti L., Fort M., Galli E.R., Padovan A.M., Alla scoperta della libera professione. Providence, 2008,1, 8.
  5. Cecchetto L., L’infermiere e la libera professione, McGraw-Hill, Milano, 2009.
  6. Cecchetto L., Libera professione: l’importanza dell’organizzazione all’interno di uno studio associato, Providence, 2010, 1,16. 
  7. Cicchelli C., La libera professione non è marketing. Providence, 2006,3, 22.
  8. D’Alessio S., I liberi professionisti come protagonisti in un’Europa per la crescita. Providence, 2014, 2,24.
  9. Enpapi, Prima Conferenza Nazionale sulla libera professione infermieristica. Providence, 2007,3, 25.
  10. Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, Infermiere e libera professione, Casa Editrice Metodi e Strumenti, Roma, 2004.
  11. Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi, Vademecum della libera professione infermieristica, 2014.
    1. Disponibile presso: http://www.ipasvi.it/archivio_news/pagine/251/VADEMECUM_LIBERA%20PROFESSIONE.pdf. Accesso 01/02/2015
  12. Ladu P.L., La libera professione infermieristica: una scelta libera e vincente. Providence, 2009, 2, 12.
  13. Marradi A. (1993). L’analisi monovariata. Milano, Franco Angeli.
  14. Marradi A. (1997). Linee guida per l’analisi bivariata dei dati nelle scienze sociali. Milano, FrancoAngeli.
  15. Nunnally JC., Bernstein I. (1994). Psychometric theory, (3rd ed.). New York: McGraw-Hill.
  16. Silvestro A., Difendiamo con orgoglio e coraggio la nostra professione. L’infermiere, 2008,6,3.
  17. Tettamanti P. Infermieri e libera professione: una scelta per il futuro. Providence,2008, 3,20.

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