Area organizzativa
2.10.2

La sicurezza nell'area dell'emergenza (2010)

La sicurezza nell’area dell’emergenza: i requisiti quali quantitativi della comunicazione a supporto della diminuzione del rischio di errore e della qualità delle cure

Responsabile del Polo

Coordinatori del Progetto

Abstract

Il Dipartimento di Emergenza presenta rischi di errore  addizionali rispetto ai rischi specifici dei reparti di degenza, per tipologia di cure erogate e per caratteristiche riferibili ai tempi operativi.

 

La letteratura evidenzia che  la principale vulnerabilità  incidente sul rischio di errore è rappresentata dalla carenza di strumenti di comunicazione interna/ esterna, ovvero strumenti di pianificazione del percorso di cura del paziente dall’ingresso alla dimissione ed alla modalità di evidenza oggettiva degli interventi informativi/comunicativi.

Le azioni correttive che  impattano maggiormente  sulla riorganizzazione delle attività clinico assistenziali sono rappresentati da  strumenti comunicativi prodotti in tecnica SBAR e caratterizzati dalla definizione di requisiti standard comunicativi per la dimissione protetta, per l’empowerment del paziente e dei familiari, per la verifica dell’informazione efficace.

Background

La comunicazione e i processi decisionali sono tra le principali attività del personale di emergenza.  Studi dimostrano che l’89% del tempo di attività dei medici e dell’infermiere nell’emergenza è dedicato ad attività di comunicazione, di cui la maggioranza caratterizzato da comunicazione verbale (faccia a faccia), ma anche comunicazioni telefoniche, note scritte, informatiche. Le note scritte e il computer sono utilizzati per trasmettere informazioni; studi osservazionali hanno evidenziato che il personale sanitario che opera nell’emergenza interviene in massimo 42 eventi di comunicazione per ora e che un terzo di questi sono caratterizzati da interruzioni .

Il Dipartimento di emergenza  è per sua natura una struttura ad alta rischiosità in relazione alle sue peculiarità organizzative rappresentate dalla necessità di erogare cure con ritmi non pianificabili perché correlati alle emergenza e con un alto volume di turn over, con  unfamiliar patients e con un processo erogativo caratterizzato da  stress, noise, time pressures .  In particolare infine il dipartimento di emergenza  è caratterizzato da una specifica condizione di vulnerabilità psicologica sia dei pazienti che dei caregivers anche nel caso in cui la diagnosi sia chiara ed il trattamento adeguato,  pertanto  quando subiscono un danno i pazienti sviluppano reazioni emotive anche  particolarmente severe. Oltre all’impatto emotivo sul paziente e sugli operatori occorre prendere in considerazione anche il costo degli eventi avversi.

Gli eventi avversi procurano ferite profonde alla organizzazioni sanitarie e  ne distruggono il clima introducendo il sospetto sia tra gli operatori sia nei pazienti e stakeholders comportando dunque la sfiducia.  Per ciò che concerne il costo in termini di ulteriori trattamenti e di giorni supplementari di degenza in ospedale esso è indubbiamente considerevole e notevolmente maggiore della stessa causa legale.

Uno dei risultati ricorrenti nelle revisioni presenti in letteratura è l’aumento della degenza di circa 6-8 giorni a seguito di un evento avverso.

La letteratura  descrive  una delle principali cause proattive di errore o quasi errore nella comunicazione scritta e orale, in particolare  negli strumenti di comunicazione interna, ovvero nell’utilizzo degli strumenti di pianificazione del percorso di cura del paziente dall’ingresso alla dimissione ed alla modalità di evidenza oggettiva degli interventi informativi/comunicativi.  

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali 

Ridurre il rischio di errore e di near messess nella comunicazionetra operatori sanitari

tandardizzare la comunicazione efficace tra gli operatori nell’area dell’emergenza attraverso l’utilizzo di strumenti validati

Obiettivi specifici

¤    Stimare le  skills comunicative per la scurezza nell’ambito dell’emergenza.

¤    Fornire uno strumento di monitoraggio dei requisiti quali – quantitativi della comunicazione

¤    Definire un’ipotesi di bisogno formativo sulle competenze relazionali (nell’area dell’emergenza) ed analizzarlo attraverso strumenti di misurazione delle competenze.

¤    Divulgare risultati scientifici a supporto della sicurezza del cittadino e della qualità delle cure.

Indicatori

¤    le modalità di svolgimento della ricerca (processo, strumenti, somministrazione e raccolta, elaborazione e rendicontazione, disseminazioni) rispondono ai principi deontologici del Codice deontologico IPASVI e ai principi etici di rispetto della salute della persona, della sua dignità, della riservatezza

¤    il project team produce i resoconti in itinere e consuntivi previsti dal diagramma di GANTT

¤    la quantità di strumenti di ricerca compilati raccolti raggiunge il 75% degli strumenti distribuiti.

¤    I tempi fissati nel diagramma di GANTT sono rispettati con uno scarto massimo di un mese dalle scadenze previste

¤    La redazione di articoli (per editoria Web e cartacei) e della pubblicazione editoriale  è effettuata nei tempi previsti dal diagramma di GANTT

¤    I risultati della ricerca sono presentati almeno ad un congresso/convegno entro un anno dalla chiusura della ricerca.

¤    Le spese effettuate per il progetto non superano quelle previste.

Metodologia

Disegno dello studio

Studio osservazionale

(ci si riserva l’invio del disegno di studio completo ad approvazione del progetto)

Campione

La ricerca interessa principalmente l’area della provincia di Roma; nell’ambito dei dipartimenti di emergenza delle Aziende  Ospedaliere e degli Istituti a carattere scientifico. La consegna e il ritiro degli strumenti per l’indagine  sono nell’ambito di una mobilità localizzata al massimo all’interno della regione Lazio.

Strumenti

SBAR Comunicativa

Procedure

Procedure di per la comunicazione efficace

Risultati attesi

Identificazione di format comunicativi atti a ridurre le memory failure e a garanzia della safety e della security di Pazienti ed operatori

Indicatori

¤    Numeri per la priorizzazione delle azioni correttive/preventive sui processi comunicativi nell’area dell’emergenza

¤    Stima del bisogno formativo riferito alla comunicazione  per la riorganizzazione delle  attività formative nell’area dell’emergenza

¤    Categorizzazione dei requisiti della comunicazione interna ovvero dei dati necessari alla valutazione e dunque pianificazione del percorso di cura del paziente dall’ingresso alla dimissione e dalla modalità di evidenza oggettiva. 

Rilevanza

l’introduzione di strumenti  quali check list  comunicative  a seguito identificazione di azioni correttive sulla sicurezza nella comunicazione prevede la riorganizzazione delle attività clinico assistenziali attraverso

Definire gli strumenti per la misurazione degli  outcome specifici della formazione continua  sulla sicurezza nella comunicazione nell’area dell’emergenza/urgenza. 

Bibliografia

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5 Redfern E, Brown R, Vincent CA. Identifying vulnerabilities in communication in the emergency department. Emerg Med J 26:653–7 2009

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11Patti Burchett; Mark Durham, RN; Steve Polega, BSN, BS, RN; Gordon Sorensen, RN, CEN; Jan Tucker, MSN, RN, CEN Bronson Emergency Department Patient Admission Throughput Initiative

12Leonard M, Graham S, Bonacum D. The human factor: the critical importance of teamwork and communication in providing safe care. Qual Saf Health Care

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13 Patient Safety in the Pediatric Emergency Care Setting American Academy of Pediatric, vol. 120, n° 6 December pp. 1367-1375 - 2007

14  Institute of Medicine: To Err Is Human: Building a Safer HealthSystem Edited by: Kohn LT, Corrigan JM, Donaldson MS. Washington,DC: National Academies Press; 2000.

15   Mishra A., Catchpole K  McCulloch P The Oxford NOTECHS System: reliability and behaviour in the operating theatre validity of a tool for measuring teamwork,  2009; 18: 104-108 doi: 10.1136/qshc.2007.024760 

Outcome

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