Alfabetizzazione sanitaria e assistenza infermieristica in ospedale, pubblicato studio retrospettivo

Alfabetizzazione sanitaria e assistenza infermieristica in ospedale, pubblicato studio retrospettivo

10/10/2023

È apparso sul Journal of Clinical Nursing, l’articolo a firma italiana (Antonello Cocchieri, Angelo Maria Pezzullo, Manuele Cesare, Miriam De Rinaldis, Elena Cristofori e Fabio D'Agostino) dal titolo: “Associazione tra alfabetizzazione sanitaria e assistenza infermieristica in ospedale: uno studio retrospettivo”, volto a descrivere i livelli di alfabetizzazione sanitaria (HL) dei pazienti ospedalizzati e la loro relazione con le diagnosi infermieristiche (ND), gli interventi e le misure infermieristiche a proposito di rischi clinici.
Lo studio è stato condotto da dicembre 2020 a dicembre 2021, in un ospedale universitario italiano. Da 146 reparti si sono analizzate 1.067 cartelle cliniche elettroniche, prese a caso.
Per misurare l'HL è stato utilizzato il Single-Item Literacy Screener. Le misure dei rischi clinici sono state valutate sistematicamente dagli infermieri utilizzando il punteggio Conley Index; punteggio di screening della valutazione del rischio di Blaylock, punteggio di Braden e indice di Barthel. Per valutare le associazioni di HL con ND è stato utilizzato un modello di regressione lineare univariabile.
Stando ai risultati, i pazienti con HL basso hanno riportato un numero maggiore di ND, interventi e rischi clinici più elevati. L’HL, pertanto, può essere considerato un predittore della complessità delle cure.
L'inclusione di termini standardizzati nelle cartelle cliniche può descrivere la complessità delle cure e facilitare la capacità predittiva sugli esiti ospedalieri; laddove, i risultati ottenuti possono guidare lo sviluppo di interventi per ridurre al minimo i bisogni dopo la dimissione del paziente.
Gli infermieri utilizzano la cartella infermieristica per pianificare e/o fornire assistenza ai pazienti.
Nei sistemi sanitari, la modulistica e il contenuto della cartella infermieristica può essere molteplice: l’accuratezza delle informazioni (e quindi la qualità), la sicurezza e l’efficacia delle stesse svolgono un ruolo non secondario sull’efficienza dell’organizzazione sanitaria stessa.
La cartella infermieristica può includere più variabili, oltre l’uso di linguaggi infermieristici standardizzati (SNL) per descrivere l’assistenza e i suoi risultati, sempre al fine di migliorare la qualità del suo contenuto e della sua struttura ospedaliera.
Gli infermieri possono pianificare l’assistenza utilizzando i SNL tramite documentazione e menzione delle diagnosi infermieristiche (ND) e degli interventi infermieristici (NI), oltre che valutando i pazienti in base alla loro dipendenza o alla loro condizione clinica. Inoltre, possono anche valutare l’alfabetizzazione sanitaria (HL) registrando questi dati nella documentazione infermieristica, utilizzando una scala convalidata.
La registrazione degli aspetti dell'assistenza infermieristica, attraverso l'SNL e l'HL dei pazienti, nelle cartelle cliniche elettroniche (EHR), può fornire un quadro chiaro dei bisogni dell'assistito, le strategie adottate per implementare l'assistenza e il livello di comprensione dello stesso in relazione alle sue condizioni di salute.
Finora, studi sulla relazione tra tutte queste variabili non sono state condotte.
Nello studio italiano è emerso che i livelli di HL erano bassi nei pazienti ospedalizzati ed erano associati a un numero più elevato di ND, NI e rischi clinici. I risultati hanno indicato che una valutazione HL può essere utile per identificare precocemente i pazienti con HL basso e creare piani educativi su misura per migliorare la propria capacità di auto-cura.
La leadership infermieristica, per allinearsi agli standard internazionali, dovrebbe introdurre la valutazione formale dell’HL nelle routine di pratica clinica; così come i dirigenti infermieristici dovrebbero considerare di migliorare le competenze degli infermieri nella valutazione dell’HL per fornire interrelazioni su misura, utili a prendere decisioni sanitarie appropriate.
Migliorare la formazione infermieristica sull'HL migliorerà, dunque, la qualità stessa del processo infermieristico e del prendersi cura della persona.