Logo Polo Cecri

From Panacea to Hygieia: “the power of the helpful relationship”. Relational tools and nursing

1.15.3

From Panacea to Hygieia: “the power of the helpful relationship”. Relational tools and nursing

Da Panacea a Igea: “il potere della relazione di aiuto”. Strumenti relazionali e professione infermieristica

Responsabile del Polo

Coordinatori del Progetto

Abstract

Self-awareness and the awareness of one's own way of communicating allows to enhance the enormous potential found in human relationships, thus allowing people to collaborate, achieve aims, make requests and negotiate in a much easier way even when situations are difficult, and in the respect of everyone's personality. Often relationships among people are compromised not so much by the contents of the communication itself, but rather by the way communication takes place. Signs of ambiguity, tension, inconsistency, and carelessness can also be considered as unintentional ‘sabotages’ of correct communication, and therefore also for the achievement of common objectives. In the case of nurses, relationships with other people such as patients, colleagues, superiors or  subordinates have a value that goes beyond the concept of service efficiency because they influence the also the effectiveness of treatment, as confirmed by a large body of literature. Through the Systemic Relational – Symbolic – Experiential model of reference, based on the encounter between observer and object observed (according to the second theory of cybernetics), the project focuses on the power of the so-called ‘helpful relationship’. According to this epistemological model, the relationship is seen as a set of recurring communication actions, which also imply the presence of an internal world, of a sort of subjectivity, which is not just linked to every single member involved in the relationship, but also linked to the world of the observer of that particular context. The power of the helpful relationship in this way becomes meaningful through the interactive encounter, as an ongoing cognitive process, both linked to the internal world of the observer and of the person observed.

Background

Dal confronto tra le esperienze maturate è indispensabile qualificare l’assistenza infermieristica e in particolare nel suo aspetto di relazione con la sofferenza e il “soffrire”. Da recenti ricerche si è potuto osservare che l'eccessiva mole di lavoro, la burocratizzazione dei servizi, le remunerazioni inadeguate, l’imprecisa definizione dei ruoli, la sottoutilizzazione delle risorse esistenti, unita spesso a sensazioni di inutilità della propria attività lavorativa soprattutto nei reparti a maggior impatto emotivo quali le aree critiche, pediatria e oncologia, possano essere fonte della manifestazione di marcato disagio esistenziale. Tale situazione di disagio emotivo si realizza con fenomeni di perdita di sensibilità verso gli assistiti e i colleghi, ostilità, distacco, cinismo e successivamente sentimenti di inefficienza, frustrazione ed impotenza. Questo sentimento negativo verso di sé, verso il proprio lavoro porta l'infermiere o qualsiasi operatore sanitario a lavorare sempre peggio fino a precipitare in una completa  mancanza di competenza e di valore. Associati ai fenomeni di disaffezione si presentano frequentemente anche sintomi psicosomatici, frequenti mal di testa, disturbi gastroenterici, vulnerabilità del sistema immunitario. Queste alterazioni emotive e fisiche di vario genere si riflettono ovviamente sulla relazione di aiuto professionale e sul benessere organizzativo. L’utenza ne risulta danneggiata, non si instaura, infatti, un rapporto di fiducia tra operatore e paziente ma una relazione frustrante, inefficace e nella stragrande maggioranza dei casi dannosa. A livello organizzativo si riscontra spesso rivalità accentuata nei confronti della struttura gerarchica e nei confronti dei colleghi. In particolare si registra un aumento delle assenze e un incremento della conflittualità all’interno delle equipe.

A tal proposito si propone progetto dalle modalità innovative e originali che vuole promuovere il benessere degli operatori sanitari, il benessere dell’utenza  e il miglioramento del clima psicosociale del servizio sanitario.

La consapevolezza di sé cambia i vissuti, le relazioni e i contesti. L’accettazione della malattia e spesso della propria inevitabile inutilità diventa, dentro al contesto ospedaliero, una vera rivoluzione culturale che riguarda le professioni sanitarie che mette in discussione gli operatori in quanto addetti alla “salvezza” della vita, e li riproietta nel ruolo di Igea, ovvero portatori di una relazione “salutare” in quanto rapporto “sano” tra esseri umani. Tale progetto vuole essere un  percorso formativo che abbia come obiettivo principale, la riscoperta della cultura del “bene-essere”,  partendo dall’accettazione della sofferenza e dalla necessaria collaborazione tra colleghi, verso la creazione di una rete di sostegno umanizzante, competente nell’ affrontare la sofferenza, orientata alla prevenzione dei disturbi e al miglioramento di sé quali esseri umani.

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali

-          Favorire il benessere nella relazione paziente-infermiere orientata alla costruzione di un contesto lavorativo soddisfacente e al miglioramento della qualità del servizio erogato.

 

Obiettivi specifici

o   Benessere del personale: miglioramento della qualità nella relazione operatore-paziente e aumento della soddisfazione lavorativa.

o  Incremento dell’autostima, consapevolezza della propria scelta professionale e mantenimento della capacità di prendersi cura di sé.

o  Prevenzione a eventuali disposizioni ed atteggiamenti sintomatici quali: disturbi psicosomatici, ansioso-depressivo, fenomeni di de-personalizzazione ecc..

o  Favorire la differenziazione delle singole figure professionali e la collaborazione del  triangolo relazionale infermiere-medico-paziente.

Orientare a prediligere un  lavoro di equipe che supporti il benessere degli operatori,  che li orienti verso la costituzione di relazioni umanizzanti e il miglioramento della qualità dei servizi erogati. Da un contesto disfunzionale centrato sul profitto  ci si dirige verso un sistema di relazioni centrato sul benessere del paziente e l'evoluzione dei servizi erogati

Metodologia

Il corso prevede degli incontri formativi secondo il modello di riferimento Sistemico- Relazionale - Simbolico – Esperenziale  mediante l’uso dei seguenti strumenti:

 

A.  Gruppo “esperienziale” di interazione e scambio sulla tematica del “burnout”e le dinamiche tipiche di una “relazione di aiuto”.

B.  Brainstorming, mediante il quale ogni partecipante condividerà la propria esperienza lavorativa riguardo determinate tematiche.

C.  Role-playing, cioè simulate dove ogni partecipante, interpretando il proprio ruolo nel contesto lavorativo, avrà l’opportunità di comprenderlo ed eventualmente modificarlo.

D.   La scultura relazionale, vera e propria rappresentazione “teatrale” attraverso la quale osservare le dinamiche relazionali presenti nel proprio contesto lavorativo ed eventualmente trasformarle e arricchirle.

E.   Presentazione di stimoli audiovisivi con l’intento di soffermarsi su una tipologia di comunicazione efficace nel rispetto di sé e dell’altro all’interno del gruppo di lavoro.

 

Il format di apprendimento, ai fini dell’efficacia formativa, prevede la costituzione di 2 gruppi didattici al mese da 18 fino ad un massimo di 20 partecipanti.

Risultati attesi

Rilevanza

-          Restituzione da parte dei partecipanti in merito ad una maggiore consapevolezza dei propri strumenti relazionali.

Individuazione delle difficoltà personali e capacità di attivazione delle proprie risorse per il miglioramento del clima relazionale

Bibliografia

- Avallone F. La formazione psicosociale, Roma: La Nuova Italia Scientifica; 1989.

- Avallone F, Paplomatas A., Salute organizzativa. Psicologia del benessere nei contesti lavorativi, Milano: Cortina; 2005.

- Bateson G. Mente e natura, Milano: Adelphi; 1984.

- Contessa G. Prigioni, monasteri, fabbriche. Milano: Clup; 1988.

- Levinas E. Dio, la morte e il tempo, Milano: Jaca Book; 1996.

- Jahoda M. Current concepts of positive mental health. NewYork: Basic Books;1958.

- Maturana H, Varela F. Autopoiesis and cognition: the relatization of the living, Amsterdam: Dordrecht Publications, 1980.

- Pellizzoni B. (a cura di). Amministrazioni alla ricerca del benessere organizzativo. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane; 2005.

- Tagliacozzi B, Pallotta A. Scene da un manicomio, Roma: Magi; 2004.

- Von Foester H. Sistemi che osservano, Roma: Astrolabio; 1987.

- Watzlawick P, Bevin P, Jackson JH. La pragmatica della comunicazione umana, Roma: Astrolabio; 1971.

- Whitaker C. Considerazioni notturne di un terapeuta familiare, Roma: Astrolabio; 1990

Contact us

La Segreteria del Centro di Eccellenza is at your service for questions and insights

loading spinner