Area didattica
2.15.10

Lifestyle, health and well

STILI DI VITA E BENESSERE DI INFERMIERI E STUDENTI INFERMIERI

Responsabile del Polo

Abstract

Background: Nurses have an absolutely key role to achieve best results in health promotion. Despite their role, expertise and professional knowledge on healthy lifestyle choices, research indicates that nurses do not apply to themselves this knowledge.

Objectives: The study aims to examine and evaluate nurses and nursing students’ health behaviours and lifestyles as well as their knowledge on health promotion, with the aim of setting up strategies to enhance and transfer their knowledge to health services’ users.

Methods: The project, quasi-experimental, mixed method approach, lengths 3 years:

• PHASE A an online survey will be carried out to detect nurses and nursing students’ health status, knowledge on health promotion intervention and policies, developing of appropriate info-graphics to identify specific areas of intervention;

• PHASE B in the light of PHASE A, nurses will be recruited also (but not exclusively) through the online survey and involved in seminars and e-learning using also blended training;

• PHASE C This fase will provide a broad campaign to enhance the nursing role in the field of health promotion, providing conference, seminar and workshop for population.

Expected results: Three main result are expected:

• to identify the nurses’ knowledge on NCDs, health promotion, health policies;

• to produce learning material useful for a wide number of nurses, involving various stakeholders;

• to help to define nurse's role in health education and promotion for themselves and for the population

Keywords: Health promotion, nurses,  lifestyle, role model, nursing education

Background

Il punto di partenza del proposto progetto è che per insegnare salute bisogna conoscere la salute e impegnarsi per essere in salute. L’infermiere, vero e proprio avamposto del servizio sanitario nazionale, è una figura assolutamente centrale e chiave per il raggiungimento dei migliori risultati di promozione della salute. Appare importante porre attenzione su tre aspetti: a) il ruolo degli infermieri come promotori della salute (propria e degli altri), b) il ruolo delle malattie non trasmissibili nell’epidemiologia europea e mondiale, c) gli stili di vita, quali aspetti che influenzano e determinano fortemente la salute degli individui.

 

a) il ruolo degli infermieri come promotori della salute (propria e degli altri)

 

Il Codice deontologico degli infermieri[1] approvato dal Comitato centrale della Federazione IPASVI con deliberazione n.1/09 del 10 gennaio 2009 e dal Consiglio nazionale dei Collegi IPASVI  riunito a Roma nella seduta del 17 gennaio 2009 al Capo 4, articolo 19  recita: «L'infermiere promuove stili di vita sani, la diffusione del valore della cultura della salute e della tutela ambientale, anche attraverso l’informazione e l'educazione». A tal fine attiva e sostiene la rete di rapporti tra servizi e operatori». L’International Council of Nurses (ICN) nel documento «ICN on mobilising nurses for health promotion»[2] conferma il ruolo chiave degli infermieri nella promozione della salute e del benessere. L’American Nurses Association (ANA) definisce un infermiere sano – «Healthly Nurse»[3] come «Chi attivamente è focalizzato nel trovare e mantenere un bilanciamento ed una sinergia tra il benessere fisico, intellettuale, emozionale, spirituale, personale e professionale. Un infermiere sano vive la vita nella piena capacità con un continuum tra benessere e malessere. Gli infermieri diventano modello valorizzando il ruolo di educatore (alla salute) per le loro famiglie per le loro comunità nei luoghi di lavoro e per i loro pazienti». La definizione sopra riproposta non lascia dubbi: l’infermiere è e deve essere foriero di salute per sé e per gli altri.

 

 

b) il ruolo delle malattie non trasmissibili nell’epidemiologia europea e mondiale

 

Le malattie non trasmissibili (MNT) - malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche e diabete sono responsabili della maggior parte delle morti nel mondo[4,5]. Il 63% dei decessi mondiali (36 milioni di persone) è ascrivibile alle malattie non trasmissibili. Le malattie non trasmissibili sono fortemente influenzate dalle abitudini di vita quali l’abitudine al fumo, le abitudini alimentari, l’inattività fisica e l’alcol e quindi sono evitabili attraverso la promozione di uno stile di vita sano. L’OMS identifica nove strumenti per combattere le MNT entro il 2015, tra questi nove, sette sono focalizzati sulla promozione e l’educazione alla salute, a) riduzione del consumo dannoso di alcol; b) attività fisica c) riduzione dell’assunzione di sale/iodio d) riduzione uso del tabacco e)riduzione della pressione alta f) diminuzione del numero di persone con il diabete e obese g) prevenzione di infarti e ictus.[4]

Anche il recente Piano Nazionale per la Prevenzione 2014-2018[6] pone un fortissimo accento sulla necessità di operare al fine di ridurre il carico prevenibile ed evitabile delle MNT e potenziare al massimo le attività di promozione della salute adottando un approccio multidimensionale con strategie volte ad ampliare l’emporwement e le competenze dei diversi operatori e  in particolare degli infermieri.

 

 

c) gli stili di vita quali aspetti che influenzano e determinano fortemente la salute degli individui

 

Ognuno dei target, qui brevemente ricordati, interessa i comportamenti quotidiani degli individui, comportamenti che hanno un impatto sulla salute e sul sistema sanitario in termini di costi e di prestazioni assistenziali. I cambiamenti sociali, culturali e tecnologici nei paesi occidentali in particolare, in Europa  ed in Italia negli ultimi 60 anni, hanno prodotto una serie di cambiamenti nel modus vivendi dell’uomo, creando un uomo più sedentario e pigro, che consuma pasti poco sani e che ha sviluppato una dipendenza dal fumo e dall’alcool.[7]

Uno studio recente[8] sostiene che al momento sussiste un vero e proprio gap nella produzione scientifica; infatti esistono poche pubblicazioni su questo argomento e sul ruolo attivo degli infermieri per il raggiungimento del maggiore livello di benessere possibile. La ricerca ha posto la sua attenzione su elementi importanti che certamente influenzano la salute dell’infermiere (burnout, disagio emotivo, benessere organizzativo), mentre poco è stato detto sul ruolo dell’infermiere come promotore di salute per sé stesso e per gli altri[7].

Avere uno stile di vita sano e dimostrarlo nei fatti non è pura accademia ma è invece un aspetto fondamentale da tenere in conto perché spesso è l’infermiere il primo professionista della salute con il quale il paziente entra in contatto ed è quello con il quale ha, di fatto, più contatti, l’aspetto fisico poco sano, come in particolare operatori obesi,  o le abitudini di vita poco sane possono influenzare negativamente il paziente stesso e la sua aderenza al trattamento[9] [10].

Nonostante il loro ruolo, la loro competenza e conoscenza professionale in riferimento ai determinanti della salute e alle scelte di vita sane, la ricerca indica che gli infermieri non applicano a loro stessi questa conoscenza [11, 12, 13,14]. In letteratura vi è accordo sul fatto che gli infermieri fumano di più sia rispetto alla popolazione sia rispetto ad altri professionisti della salute[15], come anche che fanno meno attività fisica[14,16].

 

È di tutta evidenza la necessità di potenziare l’attenzione verso gli stili di vita ed  i comportamenti di salute appropriati. Una maggiore attenzione degli infermieri e degli altri operatori sanitari porterebbe all’innescarsi di un circuito di salute ancora più virtuoso.

Obiettivi di progetto

FASE A

  1. Effettuare una revisione della letteratura, anche per la definizione degli strumenti di indagine.
  2. Attraverso survey online (longitudinale) valutare le abitudini di vita degli infermieri e degli studenti infermieri e provvedere alla validazione degli strumenti.
    1. Descrivere similitudini e differenze regionali, culturali, sociali e di genere a livello nazionale;
    2. Identificare, attraverso gli strumenti di self-reporting, infermieri e studenti infermieri il livello di salute, qualità di vita  e stili di vita.
    3. Valutare le conoscenze degli infermieri e degli studenti infermieri rispetto alle abitudini di vita, l’impatto che queste hanno sulla salute, le malattie non trasmissibili e le politiche di promozione della salute italiane;
  3. Identificare strategie di valorizzazione del ruolo infermieristico in tema di promozione della salute e del benessere.

Si terrà conto in questa fase degli aspetti etici e degli eventuali flussi informativi-autorizzativi a comitato etico.

 

FASE B

  1. Prosecuzione  indagine longitudinale attraverso survey online;
  2. Interventi formativi/informativi/divulgativi sulle abitudini di vita e la loro influenza sulla salute individuale in presenza, blended e a distanza.
  3. Valutare con gli stessi strumenti di cui al sub 2 (FASE A) le competenze acquisite dopo l’intervento formativo;

 

FASE C

  1. Prosecuzione  indagine longitudinale attraverso survey online;
  2. Sviluppare apposito tool-kit  e linee di indirizzo  da utilizzare da parte degli infermieri e testare la modalità di trasferimento agli utenti dei servizi sanitari;

Divulgare e creare consapevolezza sul ruolo dell’infermiere nella promozione ed educazione alla salute della popolazione

Metodologia

FASE A

 

Lo studio quasi sperimentale, si avvarrà di approccio metodologico misto, con strumenti quantitativi e qualitativi.

Durante la fase A verranno effettuate una revisione bibliografica sull’argomento (obiettivo n. 1) e contemporaneamente una survey on line (obbiettivo n 2 sub let a) e b) e c) .

La revisione della letteratura (obbiettivo n.1 e n. 3) mirerà alla valutazione dello stato dell’arte sull’argomento in analisi, all’individuazione di strumenti utili per l’indagine ed in particolare valuterà la letteratura scientifica rispetto al ruolo degli infermieri in Italia nella promozione della salute.

La popolazione oggetto di indagine è quella degli infermieri e degli studenti infermieri. Sarà prescelto il personale infermieristico o studenti. Sarà quindi attuata una survey on line di tipo prospettico sottocategorizzata in tre fasi, utilizzando specifiche scale di misurazione ritenute affidabili dalla comunità scientifica (illustrativi esempi degli aspetti indagati: parametri antropometrici, fumo, alimentazione, stili di vita, qualità della vita, etc.) rivolta ad infermieri e studenti infermieri. L’indagine prevede in questa fase di rilevazione la raccolta di informazioni ed eventi significativi (es. turnistica) relativi agli stili di vita ed al benessere di tipo retrospettivo.

L’erogazione della survey, attraverso la piattaforma Limesurvey, da installare su server specifico,  dovrà avvenire nei mesi di Giugno e Luglio 2015 così da consentire la pubblicazione dei risultati  preliminari nel periodo dell’EXPO MILANO 2015 e terminare entro il mese di dicembre 2015 sulla base della ricerca della letteratura.

In tale ambito, agli infermieri, sarà chiesto - solo previa accettazione - di essere inclusi nella fase successiva che prevede sia uno studio longitudinale che una fase formativa specifica (rilascio di telefono e mail).

L’indagine prevede l’utilizzo di software di analisi statistica quali SPSS e SAS e per la parte a riposta aperta i software Atlas.TI e di trattamento automatizzato lessicale e testuale e analisi del contenuto.

Gli indicatori per la fase A. sono la stesura del report finale della revisione della letteratura e  invio del progetto – revisione per la pubblicazione articolo scientifico, l’attivazione della survey on line entro il mese previsto e coinvolgimento almeno 5000  rispondenti alla fine della prima fase. La pubblicazione risultati preliminari survey è prevista durante il periodo dell’EXPO 2015: Nutrire il pianeta: Energia per la vita.

 

FASE B

 

La seconda fase al sub. 1 prevede il proseguimento della ricerca longitudinale sugli infermieri che hanno aderito allo studio, attraverso una survey online come definita nella fase precendente e  l’analisi dei dati con i software indicati.

Per il sub.  2.  saranno  quindi sviluppati e messi in atto interventi formativi rivolti agli infermieri e agli studenti infermieri a diversi livelli alla luce dei risultati della survey e della revisione della letteratura. L’erogazione del corso è prevista in modalità blended, attraverso piattaforma e-learning open source Moodle. Relativamente alla stessa tematica sarà sviluppato un evento per il personale dirigente e del settore formazione, anche con lo scopo di valutare la sensibilità rispetto all’argomento ed individuare le strategie migliori per la preparazione di materiali per lo sviluppo di campagne informative specifiche.

Per quanto attiene il sub C sarà attuata una valutazione immediata dell’intervento formativo ed il follow up  da eseguire nella fase C.

Gli indicatori della Fase B sono la preparazione dei materiali didattici per l’attivazione della formazione blended online, l’efettuazione dell’evento formativo per dirigenti e formatori e la valutazione degli eventi formativi.

 

FASE C

 

La Fase C prevede per il sub. 1 la prosecuzione dell’indagine longitudinale di cui alla fase A. In questa fase verranno verificate le variabili anche in confronto con l’intervento formativo e saranno analizzati e confrontati con i valori degli anni precedenti. Saranno utilizzati i software di analisi statistica quali SPSS e SAS e per la parte a risposta aperta i software Atlas.TI e di trattamento automatizzato lessicale e testuale.

Per il sub. 2. e per il sub. 3  la preparazione di tools-kit e linee di indirizzo utili al personale infermieristico per le attività di promozione della salute, anche in ambito formativo universitario, e la messa in atto di una campagna, attraverso pubblicazioni ed infografiche, di valorizzazione del ruolo infermieristico nel settore della promozione della salute e degli stili di vita, sarà svolto con un approccio di tipo partecipatorio fin dalla fase di pianificazione e successiva implementazione  e valutazione.

Gli indicatori sono la conclusione dell’indagine, l’analisi statistica correlazionale ed il confronto tra le diverse fasi della survey, la definizione e la pubblicazione di  toolskit e linee di indirizzo specifiche per gli infermieri nell’area della promozione degli stili di vita, la pubblicazione del report finale e l’invio dell’articolo scientifico per la pubblicazione su rivista infermieristica censita

Risultati attesi

Il progetto proposto ha quattro principali risultati attesi:

-       fornire un quadro il più possibile esaustivo e robusto dello stato di salute e sugli stili di vita degli infermieri

-       identificare il livello di conoscenza degli infermieri rispetto alle MNT, la promozione della salute, le politiche sanitarie;

-       produrre materiale ed coinvolgere svariati stakeholders in eventi formativi;

-       contribuire a definire il ruolo dell’infermiere nell’ambito dell’educazione e promozione della salute per sé stessi e per la popolazione alla salute

I risultati dello studio quindi I) amplieranno la conoscenza scientifica; II) forniranno ausili formativi innovativi III) ottimizzeranno le raccomandazioni in materia di salute e benessere IV) rafforzeranno il ruolo dell’infermiere nella società ed all’interno del sistema salute italiano.

Si intende ampliare la conoscenza scientifica attraverso la definizione di strumenti appropriati di rilevazione self–reported, ottimizzati per il funzionamento online e su dispositivi mobili. Saranno, inoltre, studiate le interazioni e i fattori che caratterizzano lo stile di vita degli infermieri e che influiscono sul rischio di cattiva salute, oltre che le modalità con cui sono valutati dai professionisti gli interventi di promozione della salute. Tutte queste evidenze ed una più solida conoscenza della tematica, conseguita attraverso una puntuale revisione bibliografica, saranno utili per offrire strumenti atti a valorizzare il ruolo infermieristico, a migliorare il ruolo di “promotori della salute” come anche a fornire raccomandazioni – linee di indirizzo in materiale di salute e benessere. In aggiunta a quanto detto, la conoscenza acquisita grazie al progetto potrà essere un punto di partenza importante per sviluppare nuove ricerche sul tema, come anche per produrre interventi formativi e materiale divulgativo appropriato, da distribuire ad ampio raggio anche attraverso innovativi strumenti multimediali. L’approccio eminentemente scientifico e i risultati generati dalle analisi contribuiranno alla crescita della comunità scientifica infermieristica

Bibliografia

1.  Ipasvi, Federazione Nazionale Collegi. Codice deontologico dell’infermiere. 2009. Disponibile all’indirizzo: http://www. ipasvi. it/norme-e-codici/deontologia/il-codice-deonto

2. ICN Nursing Matters: ICN on mobilising nurses for health. International Council of Nurses. 2009. Disponibile all’indirizzo:http://www.icn.ch/images/stories/documents/publications/fact_sheets/21d_FSHealth_Promotion.pdf 

3. American Nurses Association [Internet]. Healthly Nurse Definition; 2009. Disponibile all’indirizzo http://www.adha.org/

4. World Health Organization. Chronic diseases and health promotion. STEPwise approach to surveillance (STEPS) Disponibile all’indirizzo: http://www.who.int/chp/steps/en.

5.  World Health Organization. Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases. Disponibile all’indirizzo: http://apps.who.int/iris/bitstream/10665/94384/ 1/9789241506236_eng.pdf?ua=1.

6.  Ministero della Salute, Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018. Disponibile a http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_045549_REP%20156%20%20PUNTO%205%20%20ODG.pdf.

7.  Malterud K, Ulriksen K. Obesity, stigma, and responsibility in health care: A  synthesis of qualitative studies. Int J Qual Stud Health Well-being. 2011;6(4). doi: 10.3402/qhw.v6i4.8404. Epub 2011 Nov 22. PubMed PMID: 22121389; PubMed Central PMCID: PMC3223414.

8. Kemppainen V, Tossavainen K, Turunen H. Nurses' roles in health promotion practice: an integrative review. Health Promot Int. 2013 Dec;28(4):490-501. doi:  10.1093/heapro/das034. Epub 2012 Aug 10.

9.  Blake H, Malik S, Mo PK, Pisano C. 'Do as say, but not as I do': are next generation nurses role models for health? Perspect Public Health. 2011 Sep;131(5):231-9. PubMed PMID: 21999028.

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11. Malik S, Blake H, Batt M. How healthly are our nurses? New and registered nurses compared British journal of nursing. 2011; 20(8):489:95.

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