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Prevenire e gestire l’evento avverso alla luce della Legge 24/2017

Area organizzativa
1.19.3

Prevenire e gestire l’evento avverso alla luce della Legge 24/2017

Prevent and manage the adverse event in light of the Law 24/2017

Responsabile del Polo

ABSTRACT

The risk is traditionally defined as a “condition or potential event, intrinsic or extrinsic to the process, which can change the expected outcome of the process. It is measured in terms of probability and consequences, as a product between the probability of a specific event (P) happening and the severity of the consequent damage (D); the risk factor also considers the ability of the human factor to identify in advance and contain the consequences of the potentially harmful event (K factor).

This definition, disseminated by the Italian Ministry of Health, explicitly defines risk as a probabilistic outcome of a process. In some ways, the statistical conception of risk takes on an abstract meaning since it is valid only in a formal scheme, that is, characterized by the perfect repetitiveness of the events on which to calculate a probability of occurrence (P) and in a condition of linear determinism necessary to define the extent of the consequent damage (D) to the event.

The modern theories of the complexity of health systems describe situations very different from those of a scenario pre-constituted by interventions cloned in series by compliance with procedures and therapeutic protocols by health professionals. They speak of multi-factoriality and multi-criteria in decision-making choices, they describe complex and uncertain relationships in the semantic plan of the observed variables. These considerations therefore make us state that: security is an emergent property of the system that cannot be traced back to the proper functioning of its individual elements, but to the healthy complex interaction among them. The programme, therefore, aims to deepen the foundations for a secure organization, namely: communication, integration and the concept of appropriateness in clinical care practice. The literature on care safety has produced a list of recommendations aimed at reducing the frequency and magnitude of adverse events. The concepts expressed, in the light of the recent legislation in terms of responsibility and the various organizational problems encountered, re-propose the need for a reasoning that recovers the cultural models of care safety not only oriented to compliance with procedures and recommendations but demonstrated with care results. In this sense, nurses must recover the awareness of their own action, of their behavior based on paying attention, to consider the details that can make the difference by directing choices, decisions, assessments that allow the professional to contain risks and manage situations.

The course aims to lead professionals in a process of reflection and study on the issues of the adverse event and responsibility, reasoning on the overcoming of the concept of procedure to be respected, in favor of a critical and competent analysis for risk assessment. The analysis of Law 24/17 is aimed at understanding and focusing the concrete changes on the concept of responsibility and guilt that this law has initiated.

BACKGROUND

Il National Health Service, sistema paragonabile per numerosità, tipologia e popolazione al SSN italiano, indica che in Gran Bretagna ci sono circa 400 morti l'anno conseguenti a malfunzionamenti di apparecchiature mediche, 10 mila danni da farmaci e 28 mila denunce per errori medici. La Rivista Rischio Sanità, nel numero 1, riporta che su 8.000.000 ricoveri annui, 320.000 (circa il 4%) residua una tipologia di danno a carico del paziente.
Il dipartimento della salute inglese riporta, nel 2000, che il 10% dei pazienti ospedalizzati sperimenta un evento avverso nel corso della degenza, un tasso di errori legati alla somministrazione di farmaci per via orale compreso tra il 3 e il 5,5 % che aumenta fino al 27% per i farmaci endovenosi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato la necessità che sia la stessa organizzazione sanitaria ad intervenire per assicurare ai pazienti l’erogazione di prestazioni altamente qualificate e sicure.

Il Risk Management può dunque essere anche definito come l'insieme di processi, sistematici e pianificati, finalizzati a ridurre il più possibile la probabilità di un danno al paziente e/o di immagine per l’azienda sanitaria

Il Ministero ha, per questo, elaborato un protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella, al fine di monitorare i processi, con l’obiettivo di fornire una modalità univoca di sorveglianza e di gestione degli eventi sul territorio nazionale.

La legge 8 marzo 2017 n. 24 interviene nuovamente sullo statuto della responsabilità connessa allo svolgimento dell’attività sanitaria e, muovendo dal segno già tracciato nel 2012 dalla Legge n. 189 (cd. legge Balduzzi), compie scelte chiare destinate ad avere un significativo impatto nel complesso settore della “medical malpractice”. Consapevole che la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute e che il rischio clinico va prevenuto e gestito nell’interesse del singolo e della collettività.

OBIETTIVI DI PROGETTO

Obiettivi generali

Offrire una conoscenza diffusa della cultura della sicurezza delle cure (Risk Management).

Favorire l’acquisizione di elementi di conoscenza sui concetti base della complessità delle organizzazioni sanitarie e sulla metodologia di analisi degli eventi avversi.

Obiettivi specifici

Acquisire competenze e consapevolezza sui seguenti temi:

  1. Le politiche per la sicurezza dei malati e degli operatori,
  2. La responsabilità professionale,
  3. Gli aspetti legali della gestione dei contenziosi,
  4. La promozione di comportamenti idonei a prevenire rischi nella assistenza,
  5. La promozioni di comportamenti idonei di reattività agli eventi avversi.

 

Indicatori

Realizzazione di un evento formativo rivolto a 100 partecipanti della durata di otto ore, svolto in una giornata sviluppata con relazioni sugli argomenti indicati e con didattica attiva di partecipazione dei discenti a momenti di analisi e discussione di casi.

 

Ripetizione dell’evento formativo nell’arco dell’anno 2018 per un totale di N° 5 edizioni e per un totale di N° 400 partecipanti.

 

Evidenza di raggiungimento degli obiettivi specifici formativi mediante valutazioni nel corso dell’evento formativo.

 

 

Outcome

Report finale del progetto annuale contenente: sedi di erogazione del corso, numero partecipanti, raggiungimento obiettivi formativi (analisi risposte post-test) e numero professionisti che ottengono acquisizione di crediti ECM.

Scheda di raccolta dati dei dati socio- demografici degli infermieri partecipanti, anche con riferimento a occupazione/disoccupazione e modalità di esercizio.

METODOLOGIA

Costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare di esperti delle varie discipline che interagiscono nella prevenzione e valutazione dell’errore in sanità. Progettazione delle esercitazioni/laboratori.

Campione

Infermieri e infermieri pediatrici iscritti all’OPI di Roma che operano nelle strutture assistenziali pubbliche e private di Roma e Provincia o esercitano in qualità di liberi professionisti.

Strumenti

Sviluppo di un programma formativo di cui si allega il programma (Allegato 1), in cui le tematiche più importanti del rischio clinico saranno affrontate da esperti della disciplina con lezioni magistrali e discussione di casi clinici.

Metodologia didattica

  • Briefing di apertura per la conoscenza dei partecipanti e la presentazione dei contenuti e della metodologia di lavoro.
  • Lezioni frontali con supporti audiovisivi.
  • Presentazioni di casi clinici e discussione modalità di soluzione
  • Presentazione di problemi e case histories  
  • Confronto dibattito tra pubblico e docente
  • Verifiche di apprendimento intermedio secondo la seguente agenda dell’evento formativo:
  1. Discussioni su casi/temi

Test di apprendimento finale e valutazione gradimento evento formativo

RISULTATI ATTESI

  • Realizzazione dell’evento formativo nell’arco del 2019 per un totale di 5 edizioni
  • Formazione di 400 infermieri/infermieri pediatrici
  • Evidenza del raggiungimento degli obiettivi specifici formativi mediante valutazione del test finale, con raggiungimento dell’80% di risposte esatte nel test finale
  • Superamento del test finale e acquisizione dei crediti ECM per il 90% dei partecipanti

Rilevanza

I partecipanti potranno sviluppare un buon grado di consapevolezza in merito alle caratteristiche intrinsecamente complesse di un’organizzazione sanitaria assistenziale e conoscenze in merito al linguaggio ed alla terminologia propria dell’approccio proattivo e reattivo del Risk Management. Tali conoscenze e lo sviluppo di competenze in questo ambito sono indispensabili  per lo sviluppo di un livello culturale e scientifico utile alla contestualizzazione di un evento avverso all’interno di un processo assistenziale, rimuovendo i meccanismi di colpevolizzazione riferiti all’errore commesso e potenziando la consapevolezza nel proprio agire, non come mera applicazione di procedure ma come attenzione a tutte le variabili che possono contribuire al buon esito o al generarsi di eventi avversi. Importante, non da ultimo, la consapevolezza nell’applicare soluzioni utili al buon esito di cura. Lo sviluppo di un pensiero critico professionale, che si concretizza con riflessioni tra pari, finalizzate alla analisi di situazioni critiche in un clima di serena e fattiva collaborazione, è elemento fondamentale per garantire qualità e sicurezza nelle prestazioni offerte alle persone in qualsiasi contesto operativo. L’analisi della normativa sulla responsabilità professionale è fondamentale per riorientarsi in un contesto di reinterpretazione delle responsabilità e delle competenze professionali alla luce della normativa vigente, ponendo attenzione ai cambiamenti reali e futuri.

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