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Analisi dell’impatto del cecri sul cambiamento culturale dell’infermieristica in italia (2013)

Area etica professionale
2.13.1

Analisi dell’impatto del cecri sul cambiamento culturale dell’infermieristica in italia (2013)

Analizzare l’impatto del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CECRI) sul cambiamento culturale dell’infermieristica in Italia attraverso una sua riconcettualizzazione teoretica

Responsabile del Polo

Abstract

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Background

Le politiche di salute e assistenza basate sulla qualità, sulla sostenibilità  devono diventare sempre più il volano del cambiamento nei sistemi sanitari post-radicali (Giddens 1990), affinché il focus di tutte le attività sanitarie sia sempre più centrato sulla promozione della salute delle persone e delle loro comunità di riferimento. Tutto ciò implica una  secondo l’Institute of Medicine (Berwick 2002) deve essere attuato nel piu’ breve tempo possibile. La sicurezza del paziente, l’e-Health e l’Evidence Based Practice (EBP) sono alcuni dei punti di forza da attuare per il cambiamento nei sistemi sanitari e sono esempi di concetti innovativi in tal senso. In questi anni l’infermieristica italiana ha raggiunto traguardi significativi come il riconoscimento di professione intellettuale, la docenza nelle università, la dirigenza ai diversi livelli.

È il momento, quindi, di misurarci anche sul campo della ricerca e della sperimentazione sostenendo e promuovendo iniziative e percorsi che supportino la riflessione euristica ma anche avendo attenzione alla loro spendibilità pratica.

In tale cornice concettuale, gli obiettivi definiti per ciascun polo del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica  sono specifici ma anche fortemente integrati tra loro. Spaziano dallo sviluppo della formazione di base ed avanzata, alla produzione di ricerche multicentriche e interdisciplinari; dalla formazione di nuovi infermieri-ricercatori, alla creazione di laboratori di ricerca infermieristica; dall’organizzazione degli studenti in gruppi di ricerca, alla costituzione di comitati di infermieri clinici esperti per l’analisi e la revisione di standard assistenziali.

In tal senso, questo progetto si propone di dare evidenza alla trasformazione avvenuta nel nursing italiano ed in quello europeo più in generale. Per questo tale ricerca mira ad una riconcettualizzazione in senso post-boyeriano (1990; 1997) delle basi del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica secondo la cultura contestualizzata di riferimento e mira a valutare i risultati del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica in termini di outcome sulla formazione, sulla ricerca e sull’Evidence Based Practice. 

Obiettivi di progetto

Obiettivi generali

 

Questo progetto si propone di dare evidenza alla trasformazione avvenuta nel nursing italiano ed in quello europeo più in generale attraverso la riconcettualizzazione delle basi del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CDE) secondo la cultura di riferimento del Paese. Si analizzeranno i risultati d’impatto finora ottenuti dal CDE in termini di outcome sulla formazione, sulla ricerca e sull’EBP.

 

Obiettivi specifici

 

- Delineare le dimensioni e le caratteristiche del cambiamento culturale della professione infermieristica in Italia.

- Analizzare l’impatto dei progetti di ricerca, didattica, formazione dei ricercatori ed Evidence Based Practice messi in atto finora. attraverso un approccio misto esplorativo sequenziale (Qual  - Quan). L’approccio quantitativo è web-based.

 

- Riconcettualizzare il modello teorico Boyeriano (1990) attraverso l’analisi dell’impatto dei progetti di ricerca, educazione ed Evidence Based Practice messi in atto finora, attraverso i dati raccolti sul campione italiano.

Metodologia

La metodologia di attuazione consistera’ in un approccio misto Qualitativo - Quantitativo  qual QUAN (web-based) (Disegno esplorativo/sequenziale) (Creswell-Plano-Clark 2006). Per l’attuazione del progetto si utilizzeranno alcune tecniche di ricerca:

Focus groups

Saranno condotti dei focus group fino a saturazione dei dati con un campione propositivo di convenienza di infermieri per delineare le dimensione del cambiamento culturale dell’infermieristica in Italia.

Il campione sarà composto di a) infermieri clinici con almeno un anno di esperienza b) dirigenti infermieristici c) educatori infermieristici d) studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale e) studenti dottorali di infermieristica f) manager e amministratori delle organizzazioni sanitarie g) infermieri con ruoli di middle management in ambito comunitario.

 

Il questioning route sarà così composto:

- Cosa significa per voi il cambiamento culturale dell’infermieristica avvenuto negli ultimi anni in Italia per la pratica clinica?

- Cosa ha a che fare questo cambiamento con la Pratica Basata sulle prove di Efficacia (EBP)?

- Quali sono le barriere, le minaccie ed i rischi del cambiamento culturale dell’infermieristica in Italia ?

- Quali sono le percezioni degli infermieri e dei pazienti sul cambiamento culturale dell’infermieristica in Italia ?

- Cosa sta succedendo di nuovo nella  pratica clinica per gli infermieri?

- Quale è stato il contributo dell’Ipasvi nel cambiamento culturale avvenuto, nella formazione e nella ricerca?

- Come i pazienti e gli altri professionisti della salute percepiscono la qualità dell’assistenza infermieristica?

- Quali sarebbero le conseguenze se tale cambiamento non fosse in corso o non avvenisse in futuro?

 

Sarà effettuata una survey web-based per confermare o meno le aree tematiche emerse dall’analisi delle interviste tramite focus group

Il questionario analizzerà rispetto ai temi emersi (1) l’importanza (2) il valore (3) la realizzazione (4) la soddisfazione (5) l’immagine e (6) l’impatto sui media delle aree tematiche emerse.

Il questionario sarà validato con uno studio pilota con infermieri iscritti al Collegio Ipasvi di Roma e somministrato via web ad un campione degli infermieri italiani attraverso il sito web della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi.

 

Analisi dei dati

L’analisi qualitativa dei dati sarà effettuata tramite un inductive content analysis (ICA) (Graneheim, Lundman 2004). Dalle aree tematiche emerse abduttivamente (Råholm 2010a; Råholm 2010b, Lipscomb 2012)  si redigerà un questionario che si validerà tramite procedimenti di analisi fattoriale (CFA) (Nunnally, Bernstein 1994).

I dati del questionario saranno analizzati secondo tecniche monovariate attraverso la quali sara’ possibile esaminare «la distribuzione dei dati di un vettore fra le modalità della corrispondente variabile (detto altrimenti: della distribuzione di una variabile), e delle caratteristiche di questa distribuzione» (Marradi 1993: 19). Saranno, inoltre, analizzate misure di tendenza centrale e dispersione e saranno effettuate nel secondo passaggio analisi bivariate, ovvero si considereranno le distribuzioni di due variabili congiuntamente (distribuzione doppia o congiunta) (Marradi 1997). Lo scopo di questa analisi sara’ quello di sondare l’associazione tra due variabili: detto altrimenti, si indaga sulla loro relazione attraverso la costruzione delle cosiddette tavole di contingenza[1]. Si utilizzeranno, inoltre, tecniche di analisi fattoriale per evidenziare le dimensioni latenti nella concettualizzazione del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica.



[1]
Per misurare la forza della relazione, è possibile utilizzare i coefficienti bidirezionali, come per esempio il chi-quadro, il phi, il C di Pearson, il V di Cramer, etc. Per approfondimenti si rimanda a Marradi (1997).

Risultati attesi

Con le informazioni analizzate  a livello italiano si ipotizza una riconcettualizzazione del modello Boyeriano. Un altro risultato finale sarà la migliore comprensione degli indicatori di impatto sulla pratica infermieristica attraverso l’analisi della riconcettualizzazione del modello di riferimento. Tali indicatori saranno comparati con quelli evidenziati dal National Institutes of Health (NIH 2011, USA).

Un risultato finale potrebbe essere la prova di efficacia, di nuovi domini e standard di pratica adattati al modello italiano, un aumento dei progetti di ricerca pluridisciplinari, mutlicentrici ed internazionali e uno sviluppo dei curricula formativi degli studenti infermieri in tutti i tipi di corsi infermieristici, offerti dalle università italiane.

Bibliografia

Berwick D.M. (2002). A user's manual for the IOM's 'quality chasm' report. Health Affairs, 21, 3: 80-90.

Boyer E. (1990). Scholarship reconsidered: priorities of the professoriate. San Francisco: Jossey-Bass. The Carnegie Foundation for the Advancement of Teaching.

Boyer E. (1997). Scholarship a personal journey. In Glassick C., Huber M., Maeroff G. (Eds.), Scholarship assessed: evaluation of the professoriate. San Francisco: Jossey-Bass. An Ernerst Boyer project of the Carnegie Foundation for the Advancement of Teaching.

CreswellJW., Plano Clark VL. (2006). Designing and conducting mixed methods research. Thousand Oaks, CA: Sage.

Giddens A. (1990). Le conseguenze della modernità. Fiducia e rischio, sicurezza e pericolo, Bologna, Il Mulino.

Graneheim UH., Lundman B. (2004). Qualitative content analysis in nursing research: concepts, procedures and measures to achieve trustworthiness. Nurse Education Today. 24: 105–112.

Lipscomb M. (2012). Abductive reasoning and qualitative research. NursingPhilosophy. 13: 244–256.

Marradi A. (1993). L’analisi monovariata. Milano, FrancoAngeli.

Marradi A. (1997). Linee guida per l’analisi bivariata dei dati nelle scienze sociali. Milano, FrancoAngeli.

Nunnally JC., Bernstein I. (1994). Psychometric theory, (3rd ed.). New York: McGraw-Hill.

Råholm M. (2010a) Abductive reasoning and the formation of scientific knowledge within nursing research. Nursing Philosophy. 11: 260–270.

 

Råholm M. (2010b) Theory development and the logic of discovery. International Journal for Human Caring. 14(3); 36–42.

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