Articolo anche a firma italiana sulla gestione del tempo nei caregiver informali e negli operatori sanitari che assistono persone con scompenso cardiaco

Articolo anche a firma italiana sulla gestione del tempo nei caregiver informali e negli operatori sanitari che assistono persone con scompenso cardiaco

03/05/2024

L’articolo “Percezione e sfide della gestione del tempo negli operatori sanitari di persone con insufficienza cardiaca. Uno studio qualitativo” a cura di: Angela Cuoco; Ahtisham Younas; Josiane Boyne; Raúl Juarez-Vela; Bridgette M. Rice; Ercole Vellone e Angela Durante, è disponibile all’indirizzo DOI: 10.1097/JCN.0000000000001027 sul Journal of Cardiovascular Nursing.
Nell’articolo si constata che i caregiver informali contribuiscono in modo sostanziale alla cura di sé delle persone con scompenso cardiaca (SC), aiutandole in compiti concreti e personali.
Lo scopo di questo studio, infatti, è stato quello di descrivere le percezioni e le sfide legate alla gestione del tempo tra i caregiver che supportano gli sforzi di auto-cura dei loro parenti con SC.
Per farlo, sono stati reclutati assistenti informali adulti di pazienti con SC da Spagna, Italia e Paesi Bassi, che si prendevano cura di un paziente per almeno tre mesi; e i dati sono stati raccolti attraverso interviste semi-strutturate. Ben 50 i partecipanti (20 italiani, 19 spagnoli e 11 olandesi), con un’età media (DS) di 62,8 anni (per lo più donne, 84%) e 31,2 (SD, 21,7) ore settimanali di assistenza. Dalle interviste qualitative, si sono riassunte otto categorie e identificati quattro temi: (1) tempo per se stessi; (2) gestione della casa; (3) tempo per il paziente (dedicato alle cure) e (4) tempo per la propria socialità.
Gli operatori sanitari affrontano la complessità della gestione del tempo, bilanciando quello dedicato al supporto dei pazienti con SC al proprio, ma anche i caregiver informali affrontano le complessità del dedicare tempo a assistere i propri parenti affetti da SC, nell'autogestione e la gestione del tempo personale.
Malgrado i risultati di questo studio siano limitati, suggeriscono, tuttavia, domande sulla questione che potrebbero suscitare risposte più approfondite.