Area clinica
2.20.15

L’Infermiere scolastico e la promozione di interventi di educazione alla salute nelle scuole primarie nelle Aziende Sanitarie

Responsabile del Polo

Coordinatori del Progetto

Abstract

Background: In Italia sono 3 milioni i bambini affetti da patologie croniche, oltre 20.000 affetti da diabete di tipo I e molti di questi in età scolare.

Nell'anno scolastico 2012-2013, è stata condotta dall'Istituto Nazionale di statistica in collaborazione con il Ministero dell'istruzione università e ricerca un'indagine sulla somministrazione dei farmaci nelle scuole primarie e secondarie di 1 ° grado, statali e non statali con l'obiettivo di rilevare le iniziative intraprese dalla scuola per la somministrazione di farmaci ad alunni affetti da patologie croniche.

Dall'indagine alla quale ha aderito 1'82% delle scuole emergono dei dati preoccupanti: la somministrazione dei farmaci avviene da parte dei genitori per il 13,87%, dal personale scolastico per il 54,27%, dall' ASL per il 5,80%, da altro personale per l'1,98%, da nessuno per lo 0,61 %, non è stato censito il 24,00%.

Obiettivi: L’obiettivo generale di questo studio prevede di comprendere, Incentivare, sviluppare e divulgare un aspetto del profilo professionale dell’infermiere, quello educativo e di prevenzione, ancora oggi poco conosciuto dalla popolazione e poco sfruttato da parte degli stessi professionisti infermieri: l’infermiere scolastico. Risulta di fondamentale importanza promuovere la “nuova” figura sanitaria in grado di portare avanti il progetto globale di salute dei bambini, realizzare campagne di prevenzione e sensibilizzazione alle sane abitudini; ovvero gestire e realizzare progetti di promozione di stili di vita sani e di prevenzione rispetto ad alimentazione, abuso di alcool, attività motoria, educazione all’affettività e sessualità.

Materiali e metodi: L’indagine e l’attività da condurre prenderà a riferimento ragazzi preadolescenti in fasce di età 8-12 anni. Il campione preso in esame sarà composto da studenti delle scuole primarie e verranno applicati interventi di educazione sanitaria sugli stili di vita sani e attività assistenziale ai ragazzi con patologie croniche degenerative. Il progetto vedrà l’attivazione di 3 fasi. Revisione della letteratura (1), Elaborazione del programma educativo (2), Elaborazione e diffusione dei risultati (3).

Risultati attesi: L’infermiere scolastico è inoltre fondamentale per la gestione degli studenti affetti da malattie croniche (ad esempio asma, allergie e diabete) che non può essere demandata a figure che non hanno una specifica formazione in ambito sanitario.

Parole chiavi: infermiere scolastico, educazione sanitaria, prevenzione, patologie cronico-degenerative.

Background

Nei paesi europei, la tendenza generale della società è verso un’autonomia sempre maggiore dell’individuo, che a sua volta porta a una minor disponibilità alla solidarietà e a una maggiore competitività (che a volte può diventare brutale, come si comincia a constatare negli ambienti universitari e in quelli di lavoro); tutto questo si traduce in un aumentato isolamento e nel deterioramento dell’integrazione sociale. Questa lenta disgregazione della comunità, insieme a uno spietato atteggiamento di autoaffermazione fanno la loro comparsa in un momento in cui la pressione economica e sociale richiederebbe piuttosto un aumento della collaborazione e dell’impegno verso gli altri e non certo una riduzione di tale disponibilità. Insieme a quest’ atmosfera di incipiente crisi sociale, ci sono anche i segni di un crescente malessere emozionale, soprattutto fra i bambini e i giovani (Goleman, 1996).

Colpisce particolarmente l’impennata della violenza tra gli adolescenti: l’Italia è seconda solo agli Stati Uniti per la frequenza di omicidi. Tutto questo indica che alcuni minorenni italiani stanno avviandosi all’età adulta con gravi carenze relative all’autocontrollo, alla capacità di gestire la propria collera e all’empatia; se a tutto questo si somma anche l’aumentato uso di droghe e di morti legate alla tossico‐dipendenza, si ottiene un quadro che mostra un’Italia pervasa da problemi laceranti, in preda a un crescente malessere. Uno dei motivi può essere che, in Italia come altrove, l’infanzia non è più quella di un tempo; i genitori, rispetto ai loro padri e alle loro madri sono oggi molto più stressati e sotto pressione per le questioni economiche e costretti a un ritmo di vita assai più frenetico; dovendosi confrontare con una nuova realtà, hanno probabilmente un maggior bisogno di consigli e di guide.

A questo si aggiunge che Il mondo della cronicità in età pediatrica è un'area in progressiva crescita che comporta un notevole impegno di risorse nella continuità assistenziale e una forte integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali.

In Italia sono 3 milioni i bambini affetti da patologie croniche, oltre 20.000 affetti da diabete di tipo I e molti di questi in età scolare. Nell'anno scolastico 2012-2013, è stata condotta dall'Istituto Nazionale di statistica in collaborazione con il Ministero dell'istruzione università e ricerca un'indagine sulla somministrazione dei farmaci nelle scuole primarie e secondarie di 1° grado, statali e non statali con l'obiettivo di rilevare le iniziative intraprese dalla scuola per la somministrazione di farmaci ad alunni affetti da patologie croniche.

Dall'indagine alla quale ha aderito 1'82% delle scuole emergono dei dati preoccupanti: la somministrazione dei farmaci avviene da parte dei genitori per il 13,87%, dal personale scolastico per il 54,27%, dall' ASL per il 5,80%, da altro personale per l'1,98%, da nessuno per lo 0,61 %, non è stato censito il 24,00%.

Nel 90,22% degli istituti scolastici non è presente un protocollo per la somministrazione dei farmaci.

Nel panorama normativo nazionale manca attualmente riconoscimento adeguato del fenomeno delle patologie croniche che interessano i bambini e gli adolescenti.

E' purtroppo facile rilevare pertanto, da parte delle associazioni dei pazienti e degli ordini professionali che si battono per la loro tutela, che questi bambini e adolescenti non vivono l'esperienza scolastica, sportiva, relazionale e sociale al pari dei loro coetanei.

Nel panorama normativo nazionale manca attualmente riconoscimento adeguato del fenomeno delle patologie croniche che interessano i bambini e gli adolescenti. Le abitudini di vita di queste persone sono seriamente condizionate dalle loro malattie e ancor più spesso risulta condizionata la vita dei loro familiari. Indubbiamente la lacuna normativa contrasta con i principi generali dell'ordinamento costituzionale e con i più importanti trattati internazionali in materia di diritti fondamentali dell'individuo e del fanciullo.

È necessario garantire a tutti ai bambini e adolescenti che risultino affetti da patologie croniche, e non in grado di gestirle autonomamente nell'ambiente scolastico, il diritto ad usufruire dell'assistenza socio-sanitaria di cui necessitano durante l'orario di lezione, godendo di un servizio assimilabile all'assistenza domiciliare.

La Convenzione ONU sui diritti del Fanciullo del 20 novembre 1989 a cui l’Italia ha dato esecuzione legge 27 maggio 191, n. 176 all’articolo 24 riconosce espressamente al minore “il diritto alla salute e alla possibilità di beneficiare del servizio sanitario e del suo servizio sanitario” attraverso i suoi operatori.

Obiettivi generali

L’obiettivo generale di questo studio prevede di comprendere, incentivare, sviluppare e divulgare un aspetto del profilo professionale dell’Infermiere, quello educativo e di prevenzione, ancora oggi poco conosciuto dalla popolazione e poco sfruttato da parte degli stessi professionisti infermieri, come risulta dalla assenza di letteratura rivista scientificamente in Italia.

 

Obiettivi specifici

 

Oltre all’obiettivo primario risulta di fondamentale importanza promuovere la “nuova” figura sanitaria in grado di portare avanti il progetto globale di salute dei bambini, realizzare campagne di prevenzione e sensibilizzazione alle sane abitudini; ovvero, gestire e realizzare progetti di promozione di stili di vita sani e di prevenzione rispetto ad:

  • alimentazione
  • abuso di alcool
  • attività motoria
  • educazione all’affettività e sessualità

L’ infermiere scolastico è inoltre fondamentale per la gestione degli studenti affetti da malattie croniche (ad esempio asma, allergie e diabete) che non può essere demandata alle insegnanti, anche perché non hanno una specifica formazione in ambito sanitario.

Metodologia

Disegno di ricerca:

Tale progetto si baserà su uno studio esplorativo basato su tecniche di natura quali-qualitativa il quale sarà condotto analizzando un campione di adolescenti scelti per poter attuare il programma. In prima istanza però verrà condotta una revisione sistematica della letteratura sull’infermiere scolastico

Campione:

L’indagine e l’attività da condurre prenderà a riferimento ragazzi preadolescenti in fasce di età 8-12 anni. Il campione preso in esame sarà composto da studenti delle scuole primarie e verranno applicati interventi di educazione sanitaria sugli stili di vita sani e attività assistenziale ai ragazzi con patologie croniche degenerative.

 

 Materiali e Metodi

 

Fase 1: Revisione della letteratura

In questa fase sarà anche effettuata una revisione sistematica della letteratura al fine di individuare i contenuti e le metodologie più efficaci per realizzare l’intervento educativo sperimentale.

 

Fase 2: Elaborazione del programma educativo

Sulla base dei risultati emersi nello step precedente, in questa fase sarà elaborato il programma educativo da effettuare con relativi contenuti, modalità e strumenti di misurazione, pre e post- intervento. Saranno coinvolti gli studenti ed i caregiver familiari sulle tematiche individuate al fine di creare un intervento personalizzato e centrato sui bisogni educativi di pazienti e caregiver. In questa fase saranno effettuati degli incontri formativi, con test finale di valutazione.

 

Fase 3: Elaborazione e diffusione dei risultati

In quest’ultima fase, della durata di 3 mesi, il team si occuperà di:

a) effettuare le analisi statistiche dei risultati,

b) pubblicare la revisione della letteratura sistematica,

c) interpretare i risultati alla luce delle evidenze scientifiche disponibili in letteratura,

d) diffondere i risultati della ricerca su riviste nazionali ed internazionali e nel contesto di convegni e congressi.

Risultati attesi

Con l’espressione “promozione della salute” si intende il processo che conferisce agli individui i mezzi e le conoscenze per avere un maggior controllo sul loro livello di salute, oltre che migliorarlo.

La prevenzione è l’obiettivo primario del sistema sanitario, per questo motivo il compito principale dell’infermiere scolastico sarà quello di portare avanti campagne e progetti a favore della salute, effettuando anche promozione ed educazione all’interno delle scuole.

È inoltre fondamentale per la gestione degli studenti affetti da malattie croniche (ad esempio asma, allergie e diabete) che non può essere demandata alle insegnanti, anche perché non hanno una specifica formazione in ambito sanitario.

Avere un professionista infermiere a scuola garantisce il rispetto dei diritti di tutela alla salute e diritto allo studio; trasmette una maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio e si riduce l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie.

Anche all’interno delle scuole americane vi è la figura dello School Nurse che è responsabile della salute degli studenti iscritti presso l’istituto scolastico dove svolge il suo lavoro. Si occupa di garantire prestazioni di primo soccorso, effettua test di screening e indirizza gli studenti verso medici specialisti in caso di sospetto di patologie. Può inoltre somministrare farmaci che gli studenti devono assumere nell’orario scolastico ed è responsabile della segnalazione di abusi su minori e maltrattamenti in famiglia, oltre che garantire il supporto psicologico agli studenti.

Bibliografia

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  4. Epicentro, Istituto Superiore Sanità. (2017) Obesità, nel mondo. Disponibili all’’indirizzo: http://www.epicentro.iss.it/problemi/obesita/epidMondo.asp (Ultimo accesso: 10/01/2019).

 

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Tripp S.B., Perry J.T., Romney S., Blood-Siegfried J., 2011. Providers as weight coaches: using practice guides and motivational interview to treat obesity in the pediatric office. J Pediatric Nursing 26(5):474-9.

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