Area didattica
2.11.9
Impatto delle nuove tecnologie della simulazione (2011)
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
Dalla letteratura emerge che nell’ambito dell’acquisizione delle competenze sia specifiche che trasversali, gli studi finora non hanno dimostrato in modo certo la maggiore efficacia della simulazione rispetto alle tecniche tradizionali.
Nell’area dell’educazione infermieristica la simulazione è una tecnica che sta avendo una larga diffusione soprattutto nei paesi di cultura anglosassone; ma nonostante ciò gli studi finora pubblicati non dimostrano con certezza la maggiore capacità di acquisire e mantenere le competenze attraverso questa tecnica.
In realtà molti degli studi non sono comparabili secondo i criteri di meta analisi normalmente usati, poiché non ci sono concordanze né nei disegni né negli indicatori rilevati, ma soprattutto nelle strategie di ricerca e nella ipotesi di partenza.
Molti degli studi dimostrano che alla base dell’uso di questa tecnica in realtà c’è un’ orientamento all’ uso della simulazione come strumento di insegnamento piuttosto che come strumento orientato alla valutazione dell’apprendimento, quindi in realtà c’è una “teaching stategy” (J. Kaakinen- E. Arwood 2009) che viene implementata anziché una learning startegy.
Di fatto le teorie che sono maggiormente alla base dell’uso di questa tecnica sono relative al “Social learnign Theory” di Bandura, al “ Experiential Laerning Theory” di Kolb, l’ “Adult Learnin theory” di Knowles, il “Performed-based Models” di Benner, tutte teorie che portano all’orientamento verso la valutazione dell’apprendimento e della “self-efficacy”. In Italia questa tecnica si sta affermando nella simulazione nell’area critica e nell’emergenza, ed è entrata nella formazione specialistica dei professionisti, ma ancora non è usata nell’ambito delle lauree generali.
Questo studio si propone di provare a dimostrare la maggiore efficacia della tecnica nell’apprendimento della laurea generale, rispetto ai metodi fin qui utilizzati per sviluppare le competenze complesse.
Background
Nel corso degli ultimi anni il concetto di acquisizione di competenza e di responsabilità professionale si è correlato con il concetto di sicurezza del paziente che ha progressivamente acquisito una straordinaria importanza nell’ambito delle cure sanitarie.
Si calcola che, secondo dati diffusi negli Stati Uniti, tra gli oltre 98mila decessi avvenuti negli ospedali, l’80% di questi sembrerebbe correlato a errori preventivabili.
La diffusione di questa consapevolezza e i nuovi percorsi di formazione sviluppati nella formazione dei professionisti a portato a sviluppare nuovi modelli di training che rendessero possibile evitare, ove possibile, gli errori infermieristici preventivabili che potessero negativamente riflettersi sulla salute dei malati.
Come già accaduto in altri campi (ad esempio: industria, aeronautica), il concetto di cultura della sicurezza ha permesso di sviluppare speciali strategie che hanno ottenuto livelli ragguardevoli di sicurezza garantendo una produttività di lungo termine a basso rischio.
Alcune di queste strategie, permettendo una migliore comprensione della complessità del sistema di cura della salute, hanno permesso di parzialmente ridisegnare e riorganizzare i sistemi di assistenza attorno al complesso microcosmo dell’assistenza clinica.
Questo ha influenzato l’introduzione di nuove strategie di attuazione dei livelli assistenziali (ad esempio perseguendo specifiche linee guida), e nuove strategie di formazione dei professionisti (training con utilizzo di tecniche di simulazione) che potrebbero essere applicate per minimizzare l’impatto negativo dei fattori umani sulla sicurezza del paziente e aumentare l’acqusizione delle competenze in modo solido e duraturo, più di quanto non avvenga adesso, consentendo la sperimentazione di situazioni anche pericolose senza in ambiente sicuro. In tale contesto, la simulazione fornisce abilità ed esperienza nel risolvere specifiche situazioni inserite in uno scenario realistico, facilitando il transfer di capacità cognitive, psicomotorie e affettive all’interno della pratica clinica quotidiana (in pratica una corretta comunicazione nel team), aiutando quindi a migliorare il comportamento nelle situazioni critiche. In particolare, in infermieristica, la simulazione è da considerarsi come una vera e propria strategia al fine di minimizzare il rischio clinico.
Obiettivi di progetto
Obiettivo generale
Comprendere se la simulazione è più efficace nell’apprendimento di competenze complesse rispetto alle tecniche e ai percorsi classici attualmente impiegati a tale scopo
Obiettivi specifici
- Individuare gli indicatori per il progetto
- Creare i set di formazione con simulazione da applicare nel core curriculum dello studente
- Formare i tutor d’aula
- Rilevare i dati relativi all’apprendimento raggiunto e ai livelli di competenza degli studenti durante il tirocinio
Metodologia
Disegno dello studio
Lo studio è uno studio con disegno caso controllo
Lo studio si sviluppa in sei fasi:
Fase 1: formazione del TdP e analisi del contesto.
Individuazione del Team di Progetto ad hoc composto da infermieri esperti nell’ambito della didattica, infermieri clinici esperti nella simulazione. Il TdP si occuperà della pianificazione, organizzazione e gestione di tutte la fasi indicate nel presente progetto.
Fase 2: costruzione degli indicatori e individuazione dei partner universitari.
Questa fase sarà dedicata alla costruzione dal parte del TdP degli indicatori per misurare la ricerca e all’individuazione delle strutture oggetto della ricerca, con relativa proposta alle stesse )( la sede è stata identificata nel polo Universitario Tor Vergata sede IDI Roma.)
Fase 3: costruzione dei set di simulazione con le relative schede di laboratorio
In questa fase verranno individuate le competenze oggetto della ricerca e verranno costruiti gli scenari di simulazione e i laboratori con le relative schede e materiali.
Fase 4: corso di formazione.
Questa fase sarà dedicata alla formazione dei tutor d’aula appartenenti ai gruppi individuati come campione, che avranno la responsabilità di seguire gli studenti oggetto della ricerca
Fase 5: supporto al progetto.
Una quinta fase sarà dedicata al supporto durante il momento attuativo del progetto, cioè alla simulazione e alla gestione dei laboratori attraverso gli infermieri esperti di simulazione.
Fase 6: implementazione delle abilità durante il tirocinio e osservazione
In questa fase i tutor clinici faranno la rilevazione dei dati relativi all’apprendimento degli studenti rispetto alle competenze oggetto della ricerca.
Fase 7: acquisizione, elaborazione e analisi dei dati.
Dopo aver acquisito i dati dalle schede di valutazione studente, si passa all’elaborazione dei dati e conseguente analisi.
Campione
Tutti gli studenti del secondo anno (possibilmente dello stesso canale universitario, per avere gli stessi docenti in aula) del corso di Laurea Infermieristica afferenti al polo Universitario di Tor Vergata- sede IDI - Roma
Strumenti
Gli strumenti identificati per la realizzazione del progetto sono:
- Laboratorio di simulazione,
- schede e scenari per la simulazione,
- Schede di valutazione skill e competenze
- scheda di valutazione del tirocinio
Risultati attesi
Dimostrare la maggiore efficacia nell’apprendimento delle competenze attraverso la tecnica della simulazione rispetto ai percorsi attuali.
Bibliografia
Su 86 lavori selezionati con le parole di ricerca:
Nursing education research AND patient simulation
Banca dati: PUB MED
I seguenti lavori sono risultati di interesse
Revisione bibliografica:
High fidelity medical simulation in the difficult environment of a helicopter: feasibility, self-efficacy and cost. Stewart W Wright, Christopher J Lindsell , William R Hinckley, Annette Williams, Carolyn Holland, Christopher H Lewis, and Gail Heimburger.
Questo studio ha voluto valutare l’efficacia della simulazione ad alta fedeltà attraverso un’ esperienza di simulazione in eliambulanza. Per questo studio sono stati reclutati 12 medici con un percorso formativo simile tra loro e nel loro primo anno post laurea. Tutti hanno ricevuto un corso di formazione standard HEMS . Sette di questi sono stati reclutati per la simulazione ad alta fedeltà in eliambulanza. Per l’addestramento è stato utilizzato il Laerdal SimMan ™ . Sono stati presentati ai discenti due casi clinici , uno inerente il trattamento di un paziente cardiopatico in cui è stata simulato un arresto cardiaco in seguito ad una fibrillazione ventricolare, mentre il secondo caso proposto è stato quello di un paziente politraumatizzato con pneumotorace ed ipovolemia. Gli scenari di simulazione sono stati svolti in eliambulanza con i motori accesi ma non in volo (idle). Questo ha comunque consentito la riproduzione di un ambiente reale, dove spazio, rumori, vibrazioni, odori e temperatura erano del tutto simili ad una fase di volo. Tutti e dodici i discenti, prima e dopo il training hanno compilato un test di autovalutazione / autoapprendimento ed eseguito un’intervista riguardo l’efficacia percepita nel trattare i pazienti in elicottero ed il riconoscimento degli ostacoli alle cure in eliambulanza. Terminata la fase di training i medici sono stati impiegati in eliambulanza per missioni HEMS . A distanza di tre mesi dall’addestramento iniziale, è stato sottoposto nuovamente il test di autovalutazione. Dai dati è emerso che coloro che hanno partecipato alla simulazione ad alta fedeltà hanno percepito la sensazione di essere più pronti ad affrontare tutte le complicanze derivanti dal trattamento di un paziente in elicottero, mentre nessuna differenza è emersa dai due gruppi riguardo l’uso di attrezzature di bordo o la conoscenza di complicanze tecniche derivanti dal lavorare in eliambulanza .La simulazione migliora il riconoscimento delle sfide attuali e fornisce una importante opportunità per la formazione in ambienti difficili.
A Case-Control StudySimulation-based education improbe quality of care during cardiac arrest team responses at an academic teaching hospital.Diane B. Wayne; Aashish Didwania; Joe Feinglass, Monica J. Fudala, BA; Jeffrey H. Barsuk, MD; and William C. McGaghie
E’ uno studio retrospettivo caso-controllo riguardo l’aderenza alle linee guida dei team ALS in ambito ospedaliero. Tutti i componenti del team hanno ricevuto una formazione standard sulla rianimazione cardiopolmonare avanzata. Di questi, una parte hanno effettuato scenari di simulazione ad alta fedeltà con un simulatore. L’osservazione è stata condotta su cartelle cliniche riguardanti 48 casi reali di pazienti critici gestiti in pronto soccorso. Le manovre ALS son state praticate su pazienti in arresto cardiaco (asistolia, PEA, tachicardia ventricolare senza polso, fibrillazione ventricolare ) o in peri arresto (bradicardia sintomatica e TSV). In particolare è stata ricercata l’aderenza alle linee guida ACLS in tre abiti:
esecuzione delle manovre BLS;
defibrillazione elettrica, pacing esterno, cardioversione sincronizzata;
somministrazione di farmaci in sequenza e dosaggi adeguati.
Lo studio ha dimostrato una maggiore aderenza alle linee guida ACLS del gruppo che ha eseguito scenari di simulazione ad alta fedeltà (68%) rispetto al gruppo che ha seguito solamente un addestramento standard.
‘‘Practicing’’ Medicine without Risk: Students’ and Educators’ responses to High-fidelity Patient Simulation James A. Gordon, MD, MPA, William M. Wilkerson, MD, David Williamson Shaffer and Elizabeth G. Armstrong
Pratica clinica senza rischi: la risposta di studenti e discenti alla formazione alla simulazione clinica con manichino ad alta fedeltà. Il gruppo pilota è composto da 27 studenti e 33 discenti. Tutti vengono sottoposti ad una sessione di simulazione ad fedeltà . Alla fine degli scenari è stato sottoposto loro un questionario con risposte multiple e risposte aperte. Oltre 85% degli intervistati ha trovato eccellente questo tipo di formazione. Inoltre l’ 80% del gruppo ritiene che la simulazione ad alta fedeltà deve essere estesa e tutti gli studenti in medicina. In conclusione studenti e discenti hanno risposto in maniera molto positiva alla simulazione ad alta fedeltà. Resta comunque da valutare il rapporto costo beneficio di questa nuova tecnologia.
Human patient simulation: a new face in baccalaureate nursing education at birningam young università. Carlion S. Bearnson
La simulazione ad alta fedeltà nella formazione infermieristica di base, questo studio esplora i benefici e le limitazioni della simulazione ad alta fedeltà nell’ambito dell’esperienza clinica per gli studenti in infermieristica. Ogni studente ha partecipato ad una sessione di simulazione con manichino ad alta fedeltà. Gli scenari riguardavano il dolore post operatorio in tre diversi tipi di pazienti. L’analisi dei dati riguardo gli effetti collaterali di alcuni farmaci, le diverse risposte che un paziente più avere ad un dato farmaco,nonché la gestione dei farmaci utilizzati nella simulazione. L’esperienza di simulazione si è quindi dimostrata utile in quanto,a detta degli autori, ha potuto aumentare l’esperienza, le capacità e la confidenza nella gestione di pazienti non critici.
Human Patient Simulation Is Effective for Teaching Paramedic Students Endotracheal Intubation Robert E. Hall, Jeff R. Plant, Colin J. Bands, Alastair R. Wall, Jian KangChristine A. Hall
Scopo dello studio è quello di indagare l’efficacia delle formazione con manichino ad alta fedeltà nella formazione del personale paramedico all’intubazione oro tracheale (IOT). Il campione è rappresentato da 36 studenti che non hanno mai ricevuto formazione all’ IOT. Dopo randomizazione gli studenti sono stati divisi in due gruppi: un gruppo è stato addestrato per 10 ore su un manichino ad alta fedeltà (SIM),mentre il secondo gruppo ha eseguito 15 intubazioni in sala operatoria su soggetti umani (OR). Alla fine del training i due gruppi sono stati portati in sala operatoria per eseguire un test di 15 intubazioni su soggetti umani. Il test ha dimostrato che l’efficacia nell’IOT dei due gruppi è praticamente sovrapponibile ( 87.8% nel gruppo SIM e 84.8 nel gruppo OR). Questi risultati supportano l’implementazione dei simulatori nell’addestramento alla IOT.