1.17.2
Gli stakeholders nella formazione infermieristica
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
In letteratura è dibattuta la necessità di coinvolgere tutte le parti interessate (Stakeholders) nella costruzione dei curricula in modo da migliorare l’efficacia esterna dei corsi di Laurea. In Italia il coinvolgimento degli stakeholders nella definizione dei percorsi formativi universitari è sancito da diverse norme. La questione riguarda anche la formazione Infermieristica, che a partire dal Processo di Bologna, è investita da un profondo processo di riforma.
Gli studi disponibili descrivono un coinvolgimento estremamente superficiale degli Stakeholders da parte delle Università e non chiariscono se il coinvolgimento abbia migliorato l’efficacia esterna dei corsi di Laurea. Bisognerebbe pertanto incentivare nuove esperienze di consultazione monitorandone gli esiti.
Background
L’infermieristica, a partire dal Processo di Bologna, è impegnata in un complesso processo di riforma al fine di favorire una maggiore mobilità dello studente, futuro lavoratore, e al contempo ridurre le distanze tra il mondo del lavoro e quello formativo.
In alcuni Paesi Europei, come Danimarca e Regno Unito, l’assetto formativo dell’Infermieristica è stato fortemente influenzato dal “Tuning Educational Structures in Europe”, una metodologia per progettare, attivare e valutare i corsi di studio ponendo particolare attenzione ai risultati di apprendimento (learning outcomes) (1) e alle competenze attese (competences) (2) in forte connessione con le esigenze del mercato del lavoro e quindi dell’occupabilità. Nella metodologia Tuning appare strategico il ruolo degli stakeholders(portatori d’interesse)in quanto essi contribuiscono a definire, in ciascuna area disciplinare, quali competenze generali e specifiche debbano essere enfatizzate e fino a che punto.
Con il termine stakeholders si fa riferimento a tutti quei soggetti portatori di interessi nei confronti di un organizzazione. L’importanza degli stakeholders e del loro coinvolgimento (stakeholders engagement) nei processi decisionali delle organizzazioni/imprese è un concetto mutuato dall’economia aziendale (3). Esso è codificato in un modello molto articolato (4) che prevede diverse fasi di azione prima di poter essere implementato. La prima fase, definita “Mappatura degli Stakeholders”, consiste nell’identificazione di tutti gli stakeholders e la loro classificazione in termini di importanza e influenza rispetto all’organizzazione (Fig. 1).
Fig 1: Livelli di coinvolgimento degli stakeholders in relazione alla loro influenza o importanza e modalità di coinvolgimento
La seconda fase consiste nel pianificare e disegnare l’attività di coinvolgimento, in particolare bisogna individuare, in relazione all’importanza attribuita allo stakeholders, opportune modalità (tab. 1) e adeguati tempi di coinvolgimento.
Tab. 1: Descrizione dei livelli di coinvolgimento e delle opportune metodologie di coinvolgimento e di comunicazione
Level |
Goal |
Methods |
Communication |
Inform |
Fornire una corretta informazione agli stakeholders e assisterli nella comprensione del problema, delle alternative, delle opportunità e / o soluzioni, delle scelte perseguite |
Lettere, brochure, report e siti web con sezioni dedicate. Discorsi, conferenze e presentazioni pubbliche |
Comunicazione Unidirezionale (Università > Stakeholders). Non c’è invito alla replica. |
Consult |
Ottenere informazioni e feedback dagli stakeholder per supportare le decisioni prese dall’Università |
Indagini, focus group, meeting individuali, incontri pubblici e workshop. Forum permanenti con gli stakeholders, discussioni e feedback on-line |
Comunicazione unidirezionale università> stakeholders. L’università chiede, gli stakeholders rispondono. |
Involve |
Lavorare direttamente con gli stakeholders per assicurarsi che le loro preoccupazioni siano comprese e tenute in considerazione nel prendere le decisioni |
Forum multi-stakeholders, comitati consultivi. Processi di costruzione del consenso e sistemi di partecipazione ai processi decisionali. |
Comunicazione Bi direzionale e multidirezionale tra committente e stakeholders. L’apprendimento avviene per entrambi ma adottano azioni individuali. |
Collaborate |
Essere partner in o riunirsi in un network di stakeholder per sviluppare soluzioni mutualmente condivise e piani d’azione comuni. |
Progetti in comune, gruppi di riferimento, partnership |
Comunicazione Bi-direzionale e multidirezionale. Apprendimento, negoziazione e processo decisionale da entrambe le parti. Stakeholders e committente lavorano assieme per agire |
Empower |
Delegare i processi decisionali su di una specifica tematica agli stakeholders |
Integrazione degli stakeholders nelle strutture universitarie (rappresentanti o membri di comitati specifici) |
Comunicazione unidirezionale (Stakeholders> Università |
La terza fase consiste nel realizzare il coinvolgimento, accogliere le istanze prodotte dagli stakeholder e tradurle in azioni.
Si è detto che la teoria degli stakeholder nasce nell’ambito dell’economia aziendale ed è applicata soprattutto al mondo delle imprese e aziende che forniscono beni e servizi, tuttavia, da un’attenta analisi della letteratura (5), emergono numerose esperienze di coinvolgimento degli stakeholders anche nel mondo accademico e in particolare nelle fasi di progettazione e implementazione dei curricula. In particolare, per quanto riguarda la formazione infermieristica, alcune università, hanno sperimentato con successo un modello di costruzione curriculare bottom-up (Home-base Model) (6) prevedendo il coinvolgimento attivo di studenti, docenti universitari e community-stakeholders. Altre università hanno messo in luce come la consultazione con gli stakeholders nel processo di costruzione curriculare migliori la soddisfazione delle parti interessate e permetta lo sviluppo di un curriculum maggiormente rispondente ai bisogni emergenti nella società, anche in riferimento alle minoranze etniche presenti nel territorio (7). Gli stakeholders sono stati introdotti nella pianificazione curriculare e nella definizione dei risultati di apprendimento (learning outcomes) anche per la formazione specialistica d’infermieri in area critica (8).
In Italia, il coinvolgimento degli stakeholder nella formazione universitaria è un obbligo di legge (9) e la sua importanza è anche sottolineata dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). Infatti tra le raccomandazioni per la “Redazione dei Rapporti di Riesame sui Corsi di studio” si chiede di prestare attenzione nel descrivere le modalità di coinvolgimento delle parti interessate e i risultati da esso ottenuti. Si tratta, in linea generale, di adattare e validare attraverso opportune strategie di ricerca, il modello di stakeholders engagement all’ambito formativo (4).
Obiettivi di progetto
L’obiettivo generale del progetto di ricerca è la definizione di un modello di coinvolgimento degli stakeholders condiviso e validato dalle parti interessate e la sua implementazione presso un corso di laurea in infermieristica di un università italiana. Obiettivi specifici
|
Monitorare gli esiti dello stakeholders engagement. In particolare valutare se migliora l’efficacia esterna[1] del corso di laurea e la occupabilità del neolaureato.
[1]Per Efficacia Esterna dei corsi di Laurea s’intende la corrispondenza, in termini di competenze, tra la figura professionale formata e quella richiesta dal mercato del lavoro
Metodologia
Lo stakeholders engagement in ambito formativo potrebbe rivelarsi utile ai nostri scopi, ma essendo un modello derivante da altre discipline, necessita di opportuni adeguamenti e di un processo di condivisione e validazione da parte degli esperti in materia e degli stakeholders che saranno individuati. A tal scopo si è deciso di ricorrere al metodo “Delphi”(10) che permette di valutare le opinioni e i suggerimenti degli attori coinvolti, raggiungendo però un grado di accordo rispetto a modelli innovatori. I questionari che struttureranno l’indagine Delphi mirano a chiarire i seguenti aspetti:
- Chi sono gli stakeholders per quanto riguarda il corso di laurea in infermieristica formazione di base degli Infermieri
- Su quali tematiche occorre il coinvolgimento dello stakeholders individuato
- Qual è l’importanza e il livello d’influenza dello stakeholder individuato
- Quali modalità di coinvolgimento sono adeguate per lo stakeholder individuato
- In quali fasi delle attività universitarie dovrebbe essere coinvolto lo stakeholders individuato (progettazione del curriculum formativo - implementazione del curriculum formativo - valutazione dell’attività formativa - tutte le fasi prima menzionate)
I questionari prevedono una sezione aperta e una semistrutturata. Sono stati somministrati in un primo round[1] ad esperti individuati dall’autore della ricerca, in questa fase è stata valutata anche la comprensibilità delle domande e se sono opportune eventuali modifiche. Il secondo round prevede la somministrazione a cascata del questionario a rappresentanti degli stakeholder individuati dagli esperti nel primo round. I successivi round mireranno ad ottenere livelli di concordanza significativa rispetto alle informazioni fornite e opportunamente “distillate” nelle fasi precedenti.
Ottenuta la mappatura degli stakeholders ed elaborata la pianificazione del coinvolgimento, sarà realizzato lo stakeholders engagement presso un corso di laurea in infermieristica di un’università laziale.
Strumenti
- Banche dati per consultazione scientifica
- Questionari predisposti ad hoc per condurre la tecnica Delphi
Analisi statistica condotta attraverso adeguati software (SPSS e similari)
[1]Per round si intende ciascuna delle rilevazioni ottenute attraverso la somministrazione dei questionari
Risultati attesi
Lo studio si propone di elaborare e validare un modello di coinvolgimento degli stakeholders presso un corso di laurea in Infermieristica e valutarne l’efficacia soprattutto per quanto riguarda l’occupabilità dei neolaureati e di conseguenza dell’efficacia esterna del corso di laurea. Il modello di coinvolgimento elaborato e validato offrirà, ai corsi di laurea che vorranno implementarlo, la possibilità di effettuare uno stakeholders engagement, cosi come richiesto dalla normativa vigente e dall’ANVUR, strutturato e opportunamente adeguato al nuovo contesto operativo (la formazione) di un modello ampiamente descritto e utilizzato in altre discipline. Ulteriori risultati che si propone lo studio sono quelli di avviare il dibattito e sensibilizzare, soprattutto gli esperti in ambito formativo, della necessità nonché dell’obbligo di rivolgersi agli stakeholders per adeguare i programmi di studio alle aspettative in termini di competenze e di learning outcomes attesi dal mondo del lavoro.
Bibliografia
1. Glennon CD. Reconceptualizing program outcomes. J Nurs Educ. 2006; 45(2):55-58
2. Loknoff J, Wegewijs B, Durkin K. Tuning educational structures in Europe 2010. A Tuning guide to formulating degree programme profiles, including programme competences and programme learning outcomes. Bilbao: Universidad de Bilbao, 2010.
3. Freeman RE. Strategic Management: A Stakeholder Approach. Boston: Pitman; 1984.
4. Stateholder Research Associates Canada Inc. The Stakeholder Engagement Manual. Vol.1. 1st ed. Ontario: SRAC; 2005.
5. Virgolesi M, Marchetti A, Piredda M, Pulimeno AML, Rocco G, Stievano A, De Marinis MG. Stakeholders in nursing education:their role and involvement. Ann Ig; 2014; 26(6):1-11
6. Olinzock BJ, Kruger BJ, Wilburn ST, Wilburn KT, Roush C. Building a baccalaureate community nursing curriculum using a participatory evaluation approach. Health Care Manag. 2009; 28(1): 58-64
7. Keogh JJ, Fourie WJ, Watson S, Gay H. Involving the stakeholders in the curriculum process: A recipe for success? Nurse Educ Today 2010; 30: 37-43.
8. Marshall AP, Currey J, Aitken LM, Elliott D. Key stakeholders’ expectations of educational outcomes from Australian critical care nursing courses: A Delphi study. Aust Crit Care. 2007; 20: 89-99.
9. Ministerial Decree October 22, 2004, n. 270. Amendments to the regulations concerning the curricular autonomy of Universities. Minister for Universities, Scientific and Technological Research. November 3, 1999, n. 509.
Bowles N. The Delphi technique. Nurs Stand. 1999 July 28; 13 (45): 32-36