4.13.1
Formazione in evidence based practice per il miglioramento della pratica assistenziale (2013)
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
Il miglioramento della pratica assistenziale, così come enfatizzato dalla letteratura internazionale, è realizzabile attraverso strategie che incoraggino i professionisti infermieri a riflettere criticamente sulla loro esperienza e li stimolino ad applicare nella pratica i risultati della ricerca. Una delle strategie suggerite per raggiungere tali obiettivi è quella di formare infermieri alla ricerca delle evidenze che dall’interno dei contesti clinici cureranno il processo di cambiamento e fungeranno sia da esperti metodologici che da punto di riferimento clinico per i loro colleghi. Una formazione degli infermieri clinici specifica in EBP è fondamentale, quindi, per iniziare tale processo di cambiamento. Il progetto formativo presentato si inserisce nel progetto complessivo relativo alla formazione dei clinical nurse leader che, tra le varie fasi prevede il fornire agli infermieri selezionati le competenze necessarie per operare i cambiamenti necessari nella pratica clinica. Il progetto verrà svolto in collaborazione con il Polo Formazione dei Ricercatori, che supporterà nell’organizzazione degli eventi formativi. Le direzioni infermieristiche saranno stimolate ad indicare i professionisti infermieri che intendono avviare a tale percorso formativo, e che fungeranno da risorsa per le stesse istituzioni e direzioni .
|
Background
La letteratura internazionale suggerisce che per migliorare la pratica clinica sono maggiormente efficaci gli interventi che prevedono il coinvolgimento diretto degli operatori nei processi di cambiamento, come ad esempio interventi di esperti esterni che incontrano i professionisti nel loro ambiente di lavoro, audit e feedback, incontri con opinion leader locali, e seminari interattivi. (Bero et al, 1998, Cochrane Effective Practice and Organisation of care review Group). Inoltre gli infermieri mostrano di preferire fonti di informazione di tipo umano rispetto ad altre (Thompson et al., 2001; Larsen et al., 2002). L’importante influenza dei fattori umani sulla produzione e trasferimento delle conoscenze ha aperto la strada a esperienze di utilizzo di figure di professionisti “intermediari”, si tratta cioè di infermieri clinici presenti nell’ambiente di pratica clinica che si trovano nella posizione di influenzare i loro colleghi su specifici obiettivi, collegando conoscenze e pratica. Essi sono competenti dal punto di vista clinico nella loro area di pratica e possiedono conoscenze ed abilità che permettono loro di facilitare l’uso della ricerca nei setting di pratica. In ambiente internazionale figure intermediarie che sono utilizzate nei contesti di pratica sono, ad esempio, i clinical nurse leader, i clinical nurse educator, gli staff development educator, i practice developer, clinical nurse specialist (Milner et al., 2006), con differenze legate ai contesti e alle competenze acquisite. In Italia sono molto limitate le esperienze di utilizzo di figure intermediarie, cioè portatrici di competenze esperte nell’ambito dell’applicazione dei risultati della ricerca, nelle unità operative. Per questo motivo si è deciso di dare avvio al processo di formazione di tali figure contribuendo attraverso appositi corsi di base ed avanzati in Evidence based practice (EBP)a fornire loro le competenze per poter operare nei loro contesti di pratica clinica. Il coinvolgimento delle direzioni infermieristiche nel loro reclutamento permetterà inoltre di creare le condizioni per un riconoscimento formale od informale del loro ruolo all’interno dell’organizzazione sanitaria.
|
Obiettivi di progetto
Obiettivi generali Innovare la pratica clinica infermieristica attraverso la formazione di infermieri esperti in EBP
Obiettivi specifici
Indicatori · Sono individuati i requisiti che gli infermieri clinici esperti devono possedere per partecipare al progetto (esperienza clinica consolidata, qualità e quantità di esperienza professionale, conoscenza della lingua inglese, percorsi di formazione specifica nell’area di pratica clinica) · Sono selezionati gli infermieri clinici esperti, coinvolgendo i dirigenti dei servizi infermieristici delle ASL-AO-policlinici universitari e le associazioni professionali individuate · Sono organizzati corsi sull’EBN base ed avanzato con la collaborazione del centro studi EBN del S.Orsola di Bologna e/o l’AISLEC. · Gli infermieri formati si sottopongono al processo di verifica delle loro competenze
|
Metodologia
Disegno dello studio La prima fase prevede la elaborazione del programma formativo in collaborazione con il centro studi EBN di S.Orsola di Bologna e/o l’AISLEC. La seconda fase prevede l’individuazione di infermieri clinici esperti (ICE) da parte delle direzioni infermieristiche La terza fase comporta la partecipazione degli infermieri individuati al modulo base ed avanzato del corso EBP. La quarta fase prevede la valutazione delle competenze acquisite attraverso prove affidate ai partecipanti e valutate dai tutori-docenti del corso EBP
Campione Saranno selezionati almeno 20 infermieri esperti, appartenenti ad almeno 3 ASL, AO o IRCCS, che parteciperanno ai corsi di formazione sull’EBN.
Strumenti Sono previsti corsi di formazione sull’EBN di due moduli (corso base e corso avanzato) i cui docenti saranno esperti nazionali di EBP.
Procedure Il progetto si basa principalmente sulla formazione, attraverso vari edizioni ripetute del corso, di un gruppo di infermieri esperti clinici, in grado di avviare attività di implementazione della evidence based practice nei loro contesti clinici.
|
Risultati attesi
Saranno formati almeno 20 infermieri con competenze in EBN.
Indicatori -Sono individuate le caratteristiche che devono possedere gli infermieri per essere arruolati come potenziali agenti di cambiamento; - almeno il 90% degli infermieri individuati partecipano ad entrambi i moduli del corso di formazione in EBN. -Almeno il 50% degli infermieri che hanno partecipato al corso di formazione certificano le loro competenze in EBP
Rilevanza Attualmente l’uso dei risultati della ricerca nella pratica è un problema rilevante sia per le organizzazioni sanitarie che per i professionisti sanitari stessi. Si ritiene, infatti, che l’efficace uso dei risultati della ricerca nella pratica clinica migliorerà la qualità e il rapporto costi-efficacia dell’assistenza sanitaria. L’introduzione nelle realtà cliniche italiane di figure esperte in EBP che possono fungere da intermediari tra ricerca e applicazione dei risultati della ricerca potrebbe rilevarsi un modello efficace proponibile in tutti i contesti di pratica. |
Bibliografia
Bero LA, Grilli R, Grimshaw JM, Harvey E, Oxman AD, Thomson MA. Closing the gap between research and practice: an overview of systematic reviews of interventions to promote the implementation of research findings. The Cochrane Effective Practice and Organization of Care Review Group.BMJ. 1998; 15;317(7156):465-68.
Milner M, Estabrooks CA. Research utilization and clinical nurse educators: a systematic review. J of Evaluation of clinical practice 2006; 12(6): 639-55.
Streubert & Carpenter. La ricerca qualitativa: un imperativo umanistico. Napoli: Idelson-Gnocchi editore. 2005.
Thompson C, McCaughan D., Cullum N, Sheldon TA, Mulhall A, Thompson DR. Research utilization in nurses’ clinical decision-making: what is useful? Journal of Advanced Nursing 2001 36: 376-88.
Larsen K, Adamsen L, Bjerregaard L, Madsen JK. There is no gap ‘per se’ between theory and practice: research knowledge and clinical knowledge are developed in different contexts and follow their own logic. Nursing outlook 2002 50: 204-12.
|