3.20.7
CRDSAI
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
Background: L’evoluzione della professione infermieristica italiana degli ultimi decenni non è stata accompagnata da una strategia pianificata per la valorizzazione della storia dell’assistenza. Lo studio retrospettivo delle sue origini si è basato, per decenni, su un numero limitato di monografie che, solo essenzialmente, hanno ripercorso le sue origini fino ad oggi. Molto più recente, ma sempre poco diffusa, è l’attenzione dei ricercatori per una storia dell’assistenza infermieristica che non sia autoreferenziale ma basata sul metodo storiografico e/o delle scienze sociali e che attraverso fonti primarie e di contesto ricostruisca la figura dell’infermiere in specifici contesti storici. La ricostruzione del passato è fondamentale per la conoscenza e per rinnovare ed alimentare lo sguardo critico sul presente e sul futuro della professione. Tale progetto si focalizza sulla costituzione di un Centro di Ricerca e Documentazione per la Storia dell’Assistenza Infermieristica che possa essere nel tempo di impulso e di supporto alla ricerca storica disciplinare, raccogliendo nel rispetto della normativa di legge gli studi prodotti e le fonti utilizzate in un Archivio digitale Open Access dedicato. Progetto di notevole complessità, si presenta quanto necessario per una verifica di fattibilità.
Parole chiave: Storia dell’assistenza Infermieristica, Archivio per la storia dell’assistenza infermieristica, Auto-archiviazione, Archivio disciplinare, Fonti primarie
Background
La ricerca storica è un metodo di ricerca il cui scopo principale è la scoperta di nuove conoscenze tramite l’esame di eventi passati utilizzando documenti, oggetti, immagini, o intervistando le persone che hanno vissuto quegli eventi (D’Antonio, Lewenson 2010). Per lo studio della storia dell’assistenza infermieristica, così come per la storia generale, va riservata particolare attenzione ai documenti definiti fonti (D’Antonio, Fairman, Wheelan 2013). Le tipologie di fonti disponibili sono diverse (D’Antonio, Fairman, Wheelan 2013). Se nel passato venivano considerate fonti quasi esclusivamente le narrazioni precedenti, ovvero quanto scritto da altri storici, con il progressivo ampliarsi degli interessi degli storici, si è giunti ad un ampliamento del significato di “fonte storica” (Chabod, 2012). Facendo riferimento esclusivamente all’apparenza esterna Chabod classifica le fonti in:
a) Scritte: sia documentarie che narrative, che vanno quindi dai documenti sino alle cronache;
b) Figurate: quadri, caricature, carte geografiche, insegne, monete, fotografie, francobolli, ecc.;
c) Orali: leggende, tradizioni, interviste.
Fondamentale è, altresì, la distinzione tra fonti primarie e fonti secondarie. Le fonti di tipo primario si riferiscono a quel materiale storico che è in origine il primo e che quindi precede gli altri in una successione (autobiografie, documenti ufficiali, regolamenti ospedalieri, etc.). Le fonti scritte di tipo secondario, o derivato, si riferiscono, invece, a quel materiale storico derivante dall'originario e/o prodotto e citato da altri, nelle quali colui che scrive non è il protagonista dell’evento raccontato.
Se molte possono però essere le aree e gli oggetti di studio inerenti la storia dell’assistenza infermieristica, maggiormente difficoltoso risulta lo sviluppo di un metodo di ricerca e il reperimento delle fonti, che sono spesso indirette (D’Antonio 2010).
Obiettivi di progetto
Obiettivi generali
-Ampliare il posseduto della Biblioteca dell’OPI di Roma relativamente alla storia dell’infermieristica e della Sanità producendo una lista bibliografica da valutare per la possibile acquisizione di testi di interesse specifico. - Individuare la valorizzazione e la diffusione gli studi di ricerca già svolti, sollecitare nuove ricerche a tema storico, tessere rapporti con il mondo accademico perché diventino sempre più numerose le occasioni di ricerca storica per progetti, tesi di laurea e dottorato - Individuare un software OPEN ACCESS per l’archiviazione digitale della documentazione con la collaborazione di supporto tecnici informatici. - Predisporre un sistema di classificazione dei documenti e/o studi da archiviare (valutare la possibilità di utilizzare/adattare gli headings del MESH relativi alla Storia, scansioni temporali dei periodi storici, ed eventuali altri). - Valutare la normativa italiana vigente sulla “libera diffusione” senza fini di lucro di fonti archivistiche liberamente consultabili “legittimamente acquisite” per uso personale o fini di studio e ricerca da soggetti privati o pubblici Valutare l’uso della cessione parziale agli editori dei diritti del copyright scientifico per poter auto-archiviare gli studi prodotti nel Centro prima della loro pubblicazione ufficiale (De Robbio, 2007) - Valutare la fattibilità del progetto e la sua gradualità sulla base dei risultati ottenuti nei singoli micro-obiettivi. Il punto “f” richiederà un processo culturale di consapevolezza degli Autori che inciderà in modo significativo sulla possibilità di auto-archiviare gli elaborati finali della ricerca.
Obiettivi specifici |
- Implementare la conoscenza oggi disponibile sulle scienze infermieristiche, dalle origini al recente passato, finanche ad un presente che abbia necessità di una lettura critica socio-antropologica, e la sua diffusione attraverso la costituzione di un Centro di Ricerca e Documentazione per la storia dell’infermieristica, con Archivio digitale dedicato, che possa essere motore propulsore e supporto di questo particolare aspetto della disciplina infermieristica.
Metodologia
Per la costituzione del Centro di Ricerca e Documentazione per la Storia dell’Assistenza
Infermieristica, si selezioneranno informazioni rilevanti provenienti dai maggiori e più consolidati centri di ricerca storica infermieristica presenti al mondo tra cui: il Barbara Bates Centre for the History of Nursing Research dell’University of Pennsylvania (USA) che ha già accordato la sua collaborazione in expertise per costituire tale centro. Tale centro statunitense forte della sua decennale sperienza nel settore costituirà un solido punto di riferimento e buone pratiche per la costituzione del Centro di Ricerca storico italiano nella disciplina.
Risultati attesi
Come fase iniziale, al termine dell’anno previsto, il Gruppo di Progetto avrà approfondito tutti gli obiettivi prefissati e individuato una raccolta di studi storici svolti (bibliografia ragionata) e risorse bibliografiche già di immediata utilità, disponendo, poi, di tutti gli elementi per la progettazione più operativa del Centro e del suo Archivio, e delle risorse organizzative da mettere in campo.
Il presente progetto prevede la realizzazione di una raccolta di fonti primarie e secondariie di interesse infermieristico, nonché una guida per garantire il rigore metodologico degli studi inerenti alla storia dell’assistenza infermieristica che sisvilupperanno. Il progetto andrà a colmare quel vuoto lasciato dalla carenza di approfondimenti riguardanti la storia della professione infermieristica del nostro Paese. La memoria non sta nel passato, sta nel presente e ci indica il futuro (Fairman, D’Antonio 2013).
Bibliografia
- Chabod F (2012) Lezioni di metodo storico. 18th ed. Milano: Editori Laterza.
- D’Antonio, P (2010). American Nursing: A History of Knowledge, Authority, and the Meaning of Work, Baltimore: Johns Hopkins University Press.
- D'Antonio, P., Lewenson, S., (2010). Nursing interventions through time: History as evidence. Amsterdam: Springer Publishing Company.
- D’Antonio, P., Fairman, J. A., Whelan, J.C. (Eds.). (2013). Routledge Handbook on the Global History of Nursing. London: Routledge.
- Fairman, J., D’Antonio, P. (2013). History counts: How history can shape our understanding of health policy. Nursing Outlook, 61(5), 346-352.