Sul Journal of Pediatric Nursing lo studio italiano: “Atteggiamenti e pratiche del monitoraggio dei parametri vitali in ambito pediatrico"
È stato pubblicato ed è disponibile on line sul Journal of Pediatric Nursing (www.pediatricnursing.org) l’articolo: “Atteggiamenti e pratiche del monitoraggio dei parametri vitali in ambito pediatrico: convalida incrociata della scala Ped-V”, a cura di: Orsola Gawronski, Valentina Biagioli, Immacolata Dall'oglio, Corrado Cecchetti, Federico Ferro, Emanuela Tiozzo, Massimiliano Raponi e del PD Scala V Group (Alessandra Querciati, Italo Ciaralli, Tommaso Renzetti, Manuel Pomponi, Daniele Gargano, Luisa Cirulli, Marco Roberti, Anna Portanova, Patrizia Bevilacqua, Anna Bergadano, Daniela Zimermann, Simona Calza, Rossana Leo, Silvana Schreiber, Sara Buchini, Regina La Bianca, Laura Volta, Sara Manzoni, Francesco Morandi e Gennaro Rocco).
Lo studio - multicentrico di convalida incrociata, con un disegno trasversale - vuole sviluppare e testare psicometricamente uno strumento che misuri gli atteggiamenti e le pratiche sul monitoraggio dei segni vitali (VS) negli infermieri che si prendono cura dei bambini nei reparti pediatrici (scala Ped-V).
La scala Ped-V è stata sviluppata adattando la scala V al contesto pediatrico e somministrata ad un campione di convenienza di infermieri clinici operanti nei reparti pediatrici da gennaio a maggio 2020.
La validità dei contenuti della scala Ped-V è stata valutata da un gruppo di 10 esperti. Le proprietà psicometriche della scala sono state testate attraverso l'analisi fattoriale esplorativa (EFA) e l'analisi fattoriale di conferma (CFA).
Allo studio hanno preso parte 10 ospedali italiani e sono stati compilati 640 questionari (l’87% da donne). Dai risultati è emerso che la scala Ped-V è valida e affidabile per l'uso in ambito pediatrico al fine di identificare le barriere riguardanti l'autoefficacia, le competenze e la conoscenza degli indicatori clinici del deterioramento critico pediatrico degli infermieri, l'atteggiamento verso l'accuratezza, la standardizzazione, la comunicazione ai membri senior del team e l'uso appropriato della tecnologia nel monitoraggio del VS pediatrico.
I pazienti pediatrici ricoverati nei reparti ospedalieri sono a rischio clinico, per diversi motivi. Inoltre, nei bambini il deterioramento clinico può evolvere in modo più rapido rispetto agli adulti, a causa della loro ridotta capacità di compensare fisiologicamente malattie gravi; in più, la maggior parte di loro non parla o fa affidamento sui genitori per comunicare le sue condizioni di salute all'équipe sanitaria, rendendo più complessa la rilevazione del deterioramento clinico.
In Pediatria, la variazione dei range normali di frequenza cardiaca, respiratoria e pressione sanguigna, in base all'età del bambino, aumenta la complessità dell'interpretazione del monitoraggio VS. L'osservazione del paziente e il monitoraggio dei VS vengono eseguiti dagli infermieri attraverso un complesso processo di auscultazione, osservazione, palpazione e monitoraggio elettronico: essi sono i principali indicatori clinici della traccia pediatrica e degli strumenti trigger (PTTT), ideati per prevenire eventi di deterioramento clinico in ambito pediatrico, stabilendo i criteri per l'attivazione di sistemi di risposta rapida (RRS) o cure avanzate. In ambito pediatrico, l'obiettivo è determinare i valori di baseline VS al ricovero per bambini sani che necessitano di interventi ospedalieri o bambini con condizioni acute, per valutare la progressione dello stato di salute e per pianificare l'azione e ridurre il rischio di deterioramento clinico.
Il monitoraggio VS supporta il giudizio clinico infermieristico mento dei pazienti in deterioramento e può migliorare il ruolo degli infermieri in ambito clinico il processo decisionale.
Secondo la teoria dell'approccio ad azione ragionata (RAA), utilizzata come struttura teorica per questo studio, gli atteggiamenti, le abilità percepite e le convinzioni degli infermieri, nei confronti del monitoraggio del VS pediatrico nei reparti ospedalieri, predicono i comportamenti nei confronti di questa pratica.
Così, se le intenzioni predicono i comportamenti degli individui, tre fattori-chiave guidano il comportamento attuale di una persona, determinandone le intenzioni: atteggiamento verso un comportamento, norme percepite e comportamento percepito. Nella teoria del cambiamento, la RAA supporta il cambiamento delle intenzioni cambiando le convinzioni su un comportamento, aumentando le abilità o diminuendo le barriere. Sono stati riportati gli atteggiamenti contrastanti degli infermieri nei confronti del monitoraggio del VS: non tutti, infatti, lo considerano un'attività rilevante nella loro pratica, anzi spesso la ritengono causa di un aumento del carico di lavoro, senza contribuire in modo significativo a un miglioramento dell'assistenza. Una percentuale rilevante di infermieri, inoltre, ritiene che venga dedicato troppo tempo al monitoraggio del VS e che quello di routine, spesso, non sia necessario nel set di pazienti pediatrici stabili. In alcuni casi, gli infermieri eseguono il monitoraggio del VS come un'azione di routine, senza attribuirle un valore significativo; è stato riscontrato che gli infermieri eseguono le valutazioni del VS in modi prestabiliti e che sono spesso incompleti o omessi dalle cartelle cliniche. Infine, accade che il monitoraggio del VS sia perfino delegato a personale infermieristico meno esperto, che potrebbe non essere in grado di riconoscere valori anormali, ritardando potenzialmente la risposta al deterioramento dei bambini. Poiché l'interpretazione del VS in Pediatria si basa sulla conoscenza delle soglie normali legate all'età, gli infermieri possono avere una capacità limitata nel riconoscere il deterioramento clinico di un bambino e nell'escalation delle cure.
Tuttavia, ad oggi, non è disponibile uno strumento validato per valutare gli atteggiamenti e le pratiche degli infermieri nei confronti del monitoraggio del VS nella popolazione di pazienti pediatrici.