Area organizzativa
2.10.1
Ricerca sul benessere organizzativo (2010)
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
La prospettiva che si intende indagare, partendo e confrontando situazioni concrete, attribuisce particolare rilevanza al problema del “clima organizzativo”, alla necessità di favorire un chiaro ed esplicito “investimento emotivo personale”, all’importanza dei valori da trasmettere e dei codici morali da rispettare, alla necessità di assumere consapevolmente una dose di “rischio imprenditoriale”, all’interno del comune collante rappresentato dagli obiettivi (la conseguenza di tali comportamenti porta la generazione di KBO, ovvero knowledge based organization).
E’ in questa ottica che si inserisce il modello di ricerca-intervento che si vuole utilizzare per l’indagine sul benessere organizzativo degli infermieri di Roma e Provincia. Il modello è stato messo a punto dalla Facoltà di Psicologia 2 dell’Università di Roma “Sapienza” e ha permesso al Dipartimento della Funzione Pubblica di promuovere le
diverse ricerche sul benessere organizzativo dall’anno 2002.
L’indagine mira a far emergere la percezione, o meglio l’immagine, che gli infermieri
hanno della loro situazione lavorativa, in quanto raccoglie dati sulle dimensioni del benessere organizzativo, passando attraverso l’analisi degli indicatori negativi e positivi presenti all’interno del questionario utilizzato (Questionario multidimensionale della salute organizzativa, MOHQ).
Lo studio del Collegio IPASVI di Roma, previsto dal settembre 2009 a giugno 2011, si suddivide in tre fasi :
1) Formazione del gruppo di lavoro, individuazione degli ambiti organizzativi oggetto di indagine, nonché la progettazione degli incontri formativi itineranti;
2) Presentazione del progetto di ricerca attraverso una campagna informativa e raccolta delle adesioni di partecipazione al progetto, individuazione dei referenti aziendali, supporto agli stessi da parte del TdP per tutto il periodo dell’indagine;
3) Elaborazione dei dati, con l’analisi e confronto dei dati raccolti.
La relazione, la presentazione e la pubblicazione dei risultati sono previste per l’anno 2011. L’indagine ha l’obiettivo di raggiungere almeno il 10% degli iscritti del Collegio IPASVI di Roma, cioè circa 2.500 infermieri.
Background
Uno studio europeo pubblicato (SCS Consulting, 2008) ha evidenziato che in Italia oltre 9 milioni di persone soffrono di stress lavorativo. Dati così allarmanti riportano al centro dell’attenzione i fattori che incidono sul benessere psico-fisico del lavoratore. Il progetto di ricerca multicentrica si basa sul presupposto che il benessere organizzativo risieda nella qualità delle relazioni esistenti tra le persone e il contesto di lavoro. Per questo motivo, oltre allo studio dei classici rischi fisici legati al tema della sicurezza lavorativa, si è affiancato quello dei cosiddetti rischi psicosociali, che riguardano le variabili legate al clima organizzativo e agli stili di convivenza sociale (legge n.123/2007 e DLgs. N.81 del 9 aprile 2008).
Specificamente per quanto riguarda gli infermieri inseriti nelle aziende del SSN, la legge 251/2000 prescrive l’autonomia organizzativa “al fine di migliorare l’assistenza e per la qualificazione delle risorse”. L’organizzazione autonoma dell’assistenza infermieristica potrebbe essere, se pienamente realizzata, una risorsa da valorizzare che può innescare il circolo virtuoso del miglioramento del benessere organizzativo degli infermieri e della soddisfazione delle persone assistite.
Il moderno concetto di salute cerca di superare la dicotomia tra individuo e organizzazione, evidenziando come entrambi siano attori e responsabili della salute.
Il benessere organizzativo risiede nella qualità della relazione esistente tra le persone e il contesto di lavoro.
Quando si rivelano condizioni di scarso benessere organizzativo si determinano, sul piano concreto, fenomeni quali diminuzioni della produttività, assenteismo, bassi livelli di motivazione, ridotta disponibilità al lavoro, carenza di fiducia, mancanza d impegno, aumento di rischio lavorativo e diminuzione dei livelli di sicurezza. Questi e altri indicatori di malessere non sono altro che il riflesso dello stato di disagio e malessere psicologico di chi lavora.
La riduzione della qualità della vita lavorativa in generale e del senso individuale di benessere rende, pertanto onerosa la convivenza e lo sviluppo dell’organizzazione.
Il concetto di salute organizzativa suggerisce che le organizzazioni potrebbero progredire e trovare beneficio nel tutelare la relazione con le persone che vi lavorano.
La prospettiva sul benessere richiede una prospettiva di cambiamento culturale. Significa considerare centrale, nelle scelte strategiche e nei valori di riferimento, la qualità della convivenza organizzativa. E’ ormai chiaro che una organizzazione in salute può essere anche più efficace e produttiva.
L’azienda sanitaria, vista la sua complessità, è tra le organizzazioni che dovrebbero far propri questi obiettivi. Le aziende sanitarie, infatti, si configurano come organismi complessi che erogano diverse tipologie di servizi, caratterizzati da un elevato livello di professionalità.
Un buon clima genera “benessere organizzativo” se è in grado di promuovere, mantenere e migliorare la qualità della vita delle persone ed il benessere fisico, psicologico e sociale della comunità di persone che opera in un dato contesto.
Un tipico indicatore di sintesi è facilmente individuabile nella gratificazione individuale e professionale. La costruzione e il mantenimento del benessere organizzativo sono il risultato concreto e visibile di una organizzazione “in buon stato di salute”.
Il progetto di ricerca sul benessere organizzativo è stato promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il programma Cantieri, oggi Magellano.
L’attuale Progetto Magellano ha sviluppato un metodo di analisi sul benessere organizzativo per indicare un modello di promozione della qualità della vita aziendale che, partendo dallo studio del contesto lavorativo, elabora soluzioni e interventi per l’intera organizzazione.
Anche i recenti CCNL individuano, inoltre, tra i temi prioritari orientati alla valorizzazione delle risorse umane, la formazione, la partecipazione e indica alle aziende la necessità di prevenire fenomeni di mobbing.
Il benessere organizzativo, perciò, è un approccio che associa, allo studio dei classici rischi fisici legati al tema della sicurezza lavorativa, quello dei cosiddetti rischi psicosociali, che riguardano variabili legate alla convivenza sociale e organizzativa.
I fondamenti concettuali del progetto di ricerca:
* diffondere la cultura della valorizzazione delle risorse umane, come direttrice strategica;
* generare un buon clima “benessere organizzativo” permette di promuovere, mantenere e migliorare la qualità della vita della comunità di persone che opera in un dato contesto;
* utilizzare il progetto di ricerca sul benessere organizzativo che è stato promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il programma Cantieri, oggi Magellano;
* far emergere le situazioni di benessere e gli aspetti di criticità (malessere) all’interno della professione infermieristica.
Obiettivi di progetto
Obiettivi generali
- Diffondere il concetto di salute organizzativa nell’ambito delle strutture sanitarie di Roma e Provincia
- Creare una rete di amministrazioni sanitarie interessate allo sviluppo e all’approfondimento delle tematiche riguardanti il benessere organizzativo
- Misurare i rischi psicosociali riguardanti le variabili legate al clima organizzativo e agli stili di convivenza sociale
- Portare a conoscenza le Direzioni Aziendali dei risultati ottenuti in relazione ai fattori organizzativi di benessere e malessere
Obiettivi specifici
- Sensibilizzare i Dirigenti dell’Area Assistenziale e Tecnica delle Strutture Sanitarie di Roma e Provincia sull’importanza del clima organizzativo come substrato di miglioramento della soddisfazione degli infermieri e delle persone assistite
- Presentare lo strumento di indagine validato nel “Progetto Magellano” (ex Cantieri PA) ai Dirigenti dell’Area Assistenziale e Tecnica e ai referenti aziendali individuati
- Realizzare le giornate formative itineranti, con attribuzione dei crediti ECM, presso le Aziende partecipanti, rivolto ai Dirigenti infermieristici, ai referenti aziendali, nonché a tutti gli infermieri interessati
- Misurare la percezione dell’infermiere nell’area dell’ascolto e delle relazioni con i superiori e con i colleghi nel luogo lavorativo
- Misurare la percezione dell’infermiere nell’area dell’equità e della valorizzazione
Indicatori
- N° dei Dirigenti Infermieristici presenti nella riunione di convocazione per la presentazione del Progetto / N° totale dei Dirigenti Infermieristici * 100 (> 5%)
- N° delle Strutture Sanitarie di Roma e Provincia aderenti al Progetto / N° delle Strutture Sanitarie di Roma e Provincia totali * 100 (> 3%)
Metodologia
Disegno dello studio
Il modello di ricerca sul benessere organizzativo, elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con la Facoltà di Psicologia 2 di Roma "La Sapienza", si riferisce ad una ricerca – intervento.
Questo tipo di analisi viene utilizzata quando, oltre a conoscere determinati processi e fenomeni, si intende anche intervenire sugli stessi. La ricerca sul benessere è uno strumento che consente di raccogliere numerose ed importanti informazioni sulle dimensioni del benessere e del malessere organizzativo.
La ricerca è anche uno strumento di ascolto organizzativo che permette di far emergere la “percezione”che i dipendenti hanno della propria amministrazione. Quando si parla di percezione ci si riferisce all’immagine soggettiva che i dipendenti hanno dell’ente, pertanto la fotografia che la ricerca darà dell’amministrazione sarà quella filtrata attraverso gli occhi dei dipendenti che vi lavorano.
E’dunque fondamentale, per il buon esito della ricerca, far comprendere ai propri dipendenti l’importanza della loro partecipazione al progetto di innovazione che l’amministrazione ha inteso intraprendere.
Campione
Dall’elenco degli iscritti del Collegio IPASVI di Roma si è ricavato il numero dell’intera popolazione potenzialmente raggiungibile (circa 28mila iscritti). L’indagine ha l’obiettivo di raggiungere almeno il 10% degli iscritti del Collegio IPASVI di Roma, cioè circa 2.800 infermieri.
La raccolta e l’analisi dei dati legati alla ricerca verranno effettuate avvalendosi del questionario MQHO, validato come strumento scientifico a livello internazionale e somministrato a una campione rappresentativo della popolazione Infermieri di Roma e provincia.
Si è pensato di costituire il campione di indagine, al fine di renderlo più rappresentativo possibile alla popolazione di riferimento, mediante uno studio del campo organizzativo suddiviso per Aree. Ciò ha portato ad alcune considerazioni come l’utilizzo del campionamento per quote che è, tra i metodi non probabilistici, uno dei più utilizzati, ed è particolarmente adatto per ridurre sia il tempo di indagine che gli eventuali errori legati alla somministrazione all’intero universo (rischiando di lasciare fuori dall'intera rilevazione interi settori o Aree).
La scelta per quote avviene attraverso l'indicazione delle proporzioni che dovranno caratterizzare il campione (in base al settore lavorativo di appartenenza), lasciando alle strutture la scelta delle modalità di somministrazione tra le riunioni di reparto ed eventi formativi, o altre modalità che permettano ai referenti aziendali incaricati di spiegare il disegno dello studio.
Strumenti
Gli strumenti della ricerca intervento sono:
• Il Questionario Multidimensionale della Salute Organizzativa (MOHQ - Multidimensional Organizational Health Questionnaire);
• Il software per l’immissione e l’elaborazione dei dati messo a disposizione dal Dipartimento della Funzione Pubblica, attraverso l’accesso con registrazione degli utenti e utilizzo di password.
A queste dotazioni di carattere prettamente operativo va associato il know how (Manuali, Ricerche, Linee guida, ecc) prodotto dal Dipartimento della Funzione Pubblica in questi anni sul tema e attualmente disponibile nel portale www.magellanopa.it .
Il Questionario Multidimensionale della Salute Organizzativa, che va somministrato ai dipendenti dell’organizzazione, misura le percezioni degli individui e consente sia l’individuazione di aree critiche, che di tutte quelle zone dove un intervento strategico potrebbe favorire migliori condizioni di lavoro e di salute. Nella versione definitiva il questionario di rilevazione sul benessere organizzativo, proposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica, si compone di 67 domande e oltre 100 affermazioni.
Per la realizzazione del percorso di ricerca intervento le amministrazioni hanno la possibilità di accedere, previa richiesta e consegna delle chiavi di accesso, a un software nel portale http://www.magellanopa.it/benessereorganizzativo/ che permette una rapida immissione dei dati raccolti attraverso il questionario di rilevazione. L’applicativo informatico, inoltre, consente una lettura dei risultati per aree critiche e punti di criticità, offrendo un’ampia gamma di informazioni che facilitano la comprensione della realtà organizzativa e del relativo livello di benessere.
Con l’adesione al progetto vengono forniti una login e password amministrativa, nonché un codice amministrazione univoco che identifica la singola amministrazione.
Esistono due Livelli di accesso :
1.Livello AMMINISTRATORE (Amministratore del sistema);
2.Livello UTENTE o OPERATORE (Data entry).
L’amministratore del sistema ha la possibilità di leggere i risultati della ricerca. I dati inseriti vengono elaborati dal software e restituiti sotto forma di grafici. I grafici elaborati dal software rappresentano la media delle risposte date agli item che compongono i diversi fattori. Attraverso il prelievo dei dati alle amministrazioni viene restituita una matrice dei dati in formato “excell” che permette di svolgere elaborazioni personalizzate.
Procedure
Il percorso di ricerca intervento prevede la seguente procedura:
• la preparazione dell'indagine;
• la realizzazione dell'indagine;
• la comunicazione dei risultati;
• eventuale pianificazione degli interventi.
Risultati attesi
L’indagine ha l’obiettivo di raggiungere almeno il 10% degli iscritti del Collegio IPASVI di Roma, cioè circa 2.800 infermieri.
Indicatori
- N° di questionari compilati / N° di questionari attesi * 100 (> 80%)
- N° di eventi formativi espletati / N° di eventi formativi previsti ( > 80%)
- N° di partecipanti agli eventi formativi / N° di partecipanti attesi agli eventi formativi (> 60%)
- N° di questionari compilati / N° infermieri scritti Collegio Ipasvi di Roma
- N° delle Strutture Sanitarie di Roma e Provincia aderenti al Progetto / N° delle Strutture Sanitarie di Roma e Provincia totali * 100 (> 3%)
Rilevanza
Iniziativa strategica, che produce un alto ritorno di immagine, oltre ad essere utile, in prospettiva, per gli infermieri e i cittadini, per diversi motivi:
- prima ricerca del genere in Italia su una popolazione di professionisti, utilizzando lo strumento del Dip. della Funzione Pubblica;
- utilizzo di uno strumento validato per raccogliere dati attendibili sulla percezione lavorativa degli infermieri, con possibilità di confronti incrociati;
- impatto positivo sugli infermieri iscritti che vedono il Collegio interessarsi al loro benessere psico-fisico.
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