1.14.7
A project to train nurses how to prevent suicide
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
In “Never the twain? Reconciling national suicide prevention strategies with the practice, educational, and policy needs of mental health nurses” (Cutcliffe, Stevenson 2008) it is shown that education in the field of risk assessment is probably questionable, since this is by far the most developed area of suicidology. In addition, our knowledge about the risk factors has increased, but this has not produced a significant reduction of the suicide rates. Precisely for this reason, education based on empathic communication and a better understanding of the phenomenon using advanced models of Primary Nursing can be very helpful and statistically reduce the risk of suicide in patients.
Background
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il suicidio come un problema complesso non ascrivibile ad una sola causa o ad un motivo preciso. Sembra, piuttosto, derivare da una complessa interazione di fattori biologici, genetici, psicologici, sociali, culturali ed ambientali; da qui si evince come il ruolo dell’equipè sia fondamentale e strategico nell’affrontare la fenomenologia di un evento cosi tragico e solo apparentemente ineluttabile; la figura dell’infermiere come interfaccia comunicativa e elemento di protezione e di autocontrollo appare come indispensabile nel pensare, progettuare, attuare percorsi di cura e di “speranza” all’interno di costrutti terapeutici, a partire dagli stessi ambienti diagnostici e di degenza, trasformando anch’essi in “Terapeutic Milieu”, luoghi atti già, dal loro impiego e messa in essere, a garantire la salubrità e l’accoglienza di una fragilità così vasta e complessa.
Obiettivi di progetto
È stato evidenziato il ruolo dell’equipe assistenziale nell’influenzare e prevenire il rischio di suicidio. Una corretta informazione e la comprensione di dinamiche relazionali con i pazienti può facilitare una corretta prevenzione del suicidio. Questa non può trascurare i segni prodromici della sofferenza “psichica” all’interno dell’equipe stessa, con interventi supportivi e di carattere terapeutico.
Metodologia
Disegno
Ricerca bibliografica internazionale e acquisizione evidenze basate su buona pratica; studio e comparazione dei modelli di nursing assessment sulla prevenzione e gestione del fenomeno suicidario.
- Progetto di formazione e sensibilizzazione ai Team Nurse in diversi contesti di cura e prevenzione del disturbo della salute mentale in area metropolitana di Roma.
- Eventi formativi indirizzati a quattro macro-aree ospedaliere e territoriali dell’area metropolitana di Roma
- Pubblicazione dell’esperienza fatta con i risultati dell’attività formativa e stesura di norme di “buona pratica” per la prevenzione del suicidio nell’assistenza infermieristica.
Risultati attesi
Saper mettere in atto strutture comunicative terapeutiche di Self-help e buone pratiche di contenimento relazionale da parte dell’infermiere.
Bibliografia
- De Abreu K, Lima M, Kohlrausch E, Soares J. Suicidal behavior: risk factors and preventive interventions [Portuguese]. Revista Eletrônica De Enfermagem [serial on the Internet]. 2010. [accessed March 10, 2014]; 12(1): 195-200.
- Cutcliffe JR, Stevenson C. Never the twain? Reconciling national suicide prevention strategies with the practice,educational, and policy needs of mental health nurses. International Journal of Mental Health Nursing 2008; 17: 341–350.
- Jones R. The development of nurse-led suicide prevention training for multidisciplinary staff in a North Wales NHS Trust. Journal of Psychiatric and Mental Health Nursing 2010; 17:178–183.
- Paterson B, Dowding D et al. Managing the risk of suicide in acute psychiatric inpatients: A clinical judgement analysis of staff predictions ofimminent suicide risk. Journal of Mental Health 2008; 17(4): 410–423.
Garand L. Suicide in older adults: nursing assessment of suicide risk. Issues in Mental Health Nursing 2006; 27: 355–370.