4.18.5
Le competenze infermieristiche nella gestione delle maxi-emergenze in sanità
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
ABSTRACT
Maxi-emergencies are unexpected and unpredictable harmful events, which result in serious damage to the affected populations. They can be caused by man (terrorism, warfare, mass demonstrations, transpor- tation, dispersion of toxic or radioactive waste pollutants, ...), or can have a natural origin (earthquakes, volcanic eruptions, floods, avalanches, fires etc.).
They may affect vast tracts of territory, requiring timely interventions and the consumption of extraordi- nary resources, coordinated in a capillary in order to operate well and rapidly deal with the largest number of victims and limit losses.
Disasters require relief systems to adopt intervention approaches that are different from those used in ordinary situations. Careful planning is required to define the tasks and modes of intervention for each of the different components of the chain of emergency assistance: health (established by the staff of the 112 Emergency System and rescue authorities), technical (Fire brigades and local civil protection groups) and of the police and the military.
A key role in the management of maxi-emergencies is played by the Armed Forces. The military health care system must be able to provide adequate support in crisis situations both in times of peace and war, at home and abroad. They not only deal with homeland emergencies, but also for all peoples of the world, with specific roles of interoperability especially from NATO Member States, the UN and the European Union. Within an integrated organizational health system, in coordination with other countries dealing with maxi emergencies and to ensure an excellent preparation for an adequate operational action in assisting vic- tims of disasters, experiences are exchanged with the Western allies (NATO) by comparing and evaluating results. Modern means of communication make it possible to conduct consultations and exchange knowl- edge in real time.
Military nurses competently contribute to managing emergency scenarios in case of natural disasters, in- dustrial accidents, environmental pollution, and terrorism. They work to provide prevention, protection, rescuing, searching and treating civilian populations, and, in humanitarian missions abroad, in construc- tion and in peacekeeping by providing appropriate support to reduce negative health and social effects, and providing the necessary healthcare support through the application of appropriate military protocols. Keywords: Maxi-emergencies, public emergency system, military emergency system, bioterrorism.
BACKGROUND
Catastrofi e maxi-emergenze accadono ogni giorno in qualche parte del mondo con un impatto dramma- tico sulle sanità pubblica in termini di morti, feriti, danni alle infrastrutture e agli impianti. Che la catastrofe sia un incendio di un’abitazione oppure uno tsunami che devasta un’intera comunità, è la qualità della vita ad essere minacciata. Il World Disaster Report del 2007 evidenzia un aumento del 60% di disastri o incidenti maggiori nel decennio 1997–2006 rispetto al precedente e il numero di decessi è cresciuto da 600.000 unità a più di 1,2 milioni. Il numero di persone interessate da disastri o incidenti maggiori è cresciuto da 230 mi- lioni a 270 milioni con un aumento del 17% (1). “Secondo l’United Nation’s Bureau of Crisis Prevention and Recovery, circa il 75% della popolazione mondiale vive in aree che sono state colpite almeno una volta da un terremoto, un ciclone tropicale, un’alluvione o dalla siccità tra il 1980 ed il 2000” . I disastri naturali sono aumentati negli ultimi 50 anni, con la più grande crescita e picco negli ultimi 10 anni. Analizzando i dati ela- borati dall’Università di Louvain in Belgio si nota che nel periodo preso in esame i decessi sono in calo ma il numero di disastri e il numero di persone colpite sono in aumento, arrivando rispettivamente a più di 400 disastri e a quasi 250 milioni di persone coinvolte. Più fluttuante l’andamento dei disastri di natura tecno- logica che presenta dei picchi, nel periodo di osservazione di 300 disastri per anno, 10.000 deceduti ed un numero di persone coinvolte tra le 100.000 e le 300.000 unità. Dal 1998 al 2008, circa 1 milione di persone hanno perso la vita in caso di catastrofi, 3,3 milioni sono rimaste ferite e 2 miliardi sono stati colpite. I sistemi sanitari, comprese le risorse umane e le infrastrutture fisiche, anche se essenziali per la sopravvivenza della popolazione sono molto vulnerabili alle gravi emergenze e calamità.
Un discorso a parte meritano le missioni umanitarie all’estero per soccorrere le popolazioni civili vittime di guerre politiche e religiose, che determinano un numero crescente di morti e di feriti. Il risultato finale è rappresentato da migrazioni di massa di civili che fuggono dalla fame, dalle malattie e dalle rappresaglie dei “signori della guerra”.
OBIETTIVI DI PROGETTO
Obiettivo generale
Migliorare la pratica clinica infermieristica nell’affrontare le maxi-emergenze.
Obiettivi specifici
- Promuovere l’acquisizione di conoscenze per la gestione delle maxi-emergenze, sia in ambito civile, che militare;
- Far conoscere il ruolo dei professionisti sanitari nell’utilizzo delle più moderne innovazioni tecnologiche nei teatri operativi;
- Supportare il processo decisionale clinico-assistenziale attraverso la conoscenza e il confronto di scenari emergenziali diversi.
METODOLOGIA
Lezioni magistrali, lezioni interattive con momenti di discussione in cui è prevista la presentazione di espe- rienze di emergenza sanitaria sia in ambiti civili che militari.
RISULTATI ATTESI
Sarà realizzata 1 edizione da svolgersi a Roma.
Rilevanza
Il corso è finalizzato a sensibilizzare/far acquisire/consolidare le conoscenze e le competenze infermieristi- che nella gestione delle maxi-emergenze sia in ambito civile che militare.
BIBLIOGRAFIA
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- Dipartimento Protezione Civile: “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari in caso di catastrofi” – 2001.
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