1.13.6
La sicurezza dei pazienti e degli operatori (2013)
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
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Background
I Sistemi sanitari si confrontano da tempo con il problema della qualità dell’assistenza che comprende non solo la dimensione clinica, ma anche le dimensioni organizzative, economiche, gestionali, etiche e giuridiche. In questo quadro il governo clinico rappresenta una modalità con cui il problema della qualità viene affrontato ponendo attenzione ai contesti relazionali ed organizzativi delle aziende sanitarie, cercando di coglierne gli elementi funzionali per promuovere e mantenere in modo sistematico la qualità dei servizi. La conoscenza da parte degli operatori sanitari delle tecniche e degli strumenti del governo clinico è un elemento centrale per la partecipazione dei professionisti allo sviluppo strategico delle organizzazioni ed è fattore basilare per la valorizzazione del ruolo e della responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità. Rafforzare le competenze dei professionisti è un valore essenziale e necessario per assicurare l’erogazione di cure efficaci e sicure; a tal fine la formazione si configura come strumento indispensabile e privilegiato.
La formazione può definirsi efficace quando riesce a modificare alcuni comportamenti ed a orientare l’agire quotidiano secondo criteri di efficacia clinica ed organizzativa, è quindi fondamentale avere come obiettivo prioritario l’assenza di errori nella pratica clinica; errori sempre in agguato data la elevata quantità di variabili che possono concorrere alla accadere dell’evento avverso. Questo obiettivo prioritario deve tradursi in una attenzione continua al monitoraggio dei comportamenti ed alla promozione di metodologie adatta alla analisi del rischio clinico.
Se un processo assistenziale, in seguito al concatenarsi di fatti e situazioni, esita in un’evoluzione catastrofica che provoca danni gravi o gravissimi per il paziente si ha l’espressione di criticità estese di sistema, criticità profonde che potrebbero far prefigurare il coinvolgimento di più livelli dell’organizzazione, anche lontani dall’area organizzativa di accadimento dell’evento avverso.
Un aspetto ingannevole è che spesso i sistemi complessi presentano comportamenti apparentemente semplici. In realtà non si tratta di cause ed effetti diretti, ma di sintomi concomitanti, la cui origine deriva da dinamiche emergenti interne e profonde del sistema. Quando si cerca di eliminare un determinato problema da un’organizzazione, è totalmente inutile combattere semplicemente il sintomo in quanto esso si manifesta come prodotto di dinamiche profondamente radicate nel sistema, e sono queste dinamiche, quelle su cui bisogna agire.
Ogni organizzazione è “perfettamente progettata” per ottenere ciò che ha prodotto e non ciò che intendeva produrre. Sebbene l’evoluzione catastrofica dell’evento avverso sia solitamente l’esito probabilisticamente meno frequente che un’organizzazione possa produrre, tuttavia, anche in seguito al verificarsi di uno solo di tali eventi (evento sentinella), occorre effettuare un’analisi approfondita delle cause che hanno concorso al suo verificarsi. Attraverso l’analisi strutturata delle cause radice è possibile eseguire una “manutenzione” sistemica dell’organizzazione ed in particolare dei fattori contribuenti all’accadimento avverso che, se non corretti adeguatamente, alla successiva occasione manifesteranno la propria azione lesiva.
Obiettivi di progetto
Obiettivi generali - Offrire agli infermieri, indipendentemente dal loro setting assistenziale, un’opportunità di formazione nello specifico ambito del governo clinico. - Favorire l’efficace integrazione dei diversi operatori nel contesto lavorativo. - Promuovere nuovi modelli di relazione con i malati, con i loro familiari e tra gli stessi operatori sanitari per favorire il cambiamento culturale all’interno delle proprie realtà lavorative. - Favorire l’acquisizione di elementi di conoscenza sui concetti base della complessità delle organizzazioni sanitarie e sulla metodologia della Root Cause Analysis quale strumento di analisi delle cause organizzative degli eventi avversi
Obiettivi specifici Favorire l’acquisizione di competenze e consapevolezza sui seguenti temi: 1) La governance clinica. 2) Le politiche per la sicurezza dei malati e degli operatori. 3) Gli aspetti legali della gestione dei contenziosi. 4) La gestione del rischio di infezioni correlate all’assistenza. 5) La prevenzione degli eventi avversi in terapia farmacologica 6) La promozione di comportamenti idonei a prevenire rischi nella assistenza. 7) La conduzione degli Audit
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Riconoscere ed individuare le caratteristiche di complessità di un processo assistenziale all’interno di un’organizzazione sanitaria
(ovvero il “dove organizzativo” si è verificato il problema);
Riconoscere ed individuare le classi di fattori contribuenti al verificarsi di un evento avverso (ovvero il “come”e il “perché” il processo ha manifestato la criticità);
Conoscere gli elementi costitutivi di un rapporto di RCA comprensivo del relativo Piano di miglioramento al fine di contribuire in forma attiva e consapevole ad un audit di risk management (ovvero il “chi” e il “cosa” deve fare reattivamente all’accaduto);
Indicatori Realizzazione di un evento formativo rivolto a 30 partecipanti della durata di otto ore, svolto in una giornata sviluppata in con relazioni sugli argomenti indicati e con didattica attiva di partecipazione dei discenti a momenti di analisi e discussione di casi.
Ripetizione dell’evento formativo nell’arco dell’anno 2013 per un totale di N° 14 edizioni e per un totale di N° 420 partecipanti.
Evidenza di raggiungimento degli obiettivi specifici formativi mediante valutazioni nel corso dell’evento formativo. |
Metodologia
Sviluppo del seguente programma formativo
9.00 /10.30 La governance clinica A) Aspetti generali e caratteristiche nel contesto organizzativo attuale B) Ruoli, competenze e responsabilità dei diversi professionisti C) La certificazione di qualità e i diversi sistemi di accreditamento 10.30/12.00 ( pausa 15 m.) Audit A) definizione, caratteristiche e fasi di svolgimento B) equipe ed integrazione multidisciplinare C) Audit clinico D) Audit nel sistema di certificazione di qualità 12.00/13.30 La sicurezza del malato A) Aspetti generali e caratteristiche
B) Comportamenti e principali rischi correlati relativi a cadute, LDD, infezioni, traumi, disagi legati a patologie C) Metodo RCA ( Root Causes Analysis) per l’analisi del rischio Pausa 14.30/16.30 Presentazione di casi e discussione di gruppo con applicazione metodo RCA per analisi rischio relativo a cadute/LDD/infezioni
16.45/18.45 Presentazione di casi e discussione di gruppo con applicazione metodo RCA per analisi rischio relativo a traumi/complessità patologie.
Metodologia didattica: Brifieng di apertura per la conoscenza dei partecipanti e la presentazione dei contenuti e della metodologia di lavoro. Lezione frontale con supporti audiovisivi e presentazione di case-study. Presentazioni di casi clinici e discussione in gruppi con produzione di rapporto finale Role playing Presentazione di problemi e case histories Confronto dibattito tra pubblico e docente Verifiche di apprendimento intermedio secondo la seguente agenda dell’evento formativo: A) Test di apertura evento formativo B) Discussioni su casi/temi C) Test di apprendimento finale e valutazione gradimento evento formativo
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Risultati attesi
Svolgimento di n° 14 edizioni nel corso del 2013
Formazione di n° 420 partecipanti
Raggiungimento del 80% risposte esatte nel test finale su almeno 70% dei partecipanti
Presenza di 3 docenti per ciascun evento
Rilevanza
I partecipanti potranno sviluppare una familiarità con lo strumento di Audit e la metodologia di valutazione della qualità degli outcome assistenziali favorendo la diffusione di sistemi di valutazione interna e la partecipazione attiva e consapevole degli operatori.
I partecipanti potranno partecipare allo sviluppo di una cultura della sicurezza vissuta in partnership tra operatori e malati, nel rispetto reciproco e nella realizzazione della alleanza terapeutica.
I partecipanti potranno sviluppare un buon grado di conoscenza in merito alle caratteristiche intrinsecamente complesse di un’organizzazione sanitaria assistenziale e potranno essere in grado di comprendere un primo livello di analisi di un processo che ha subito un’evoluzione avversa; questi aspetti sono fondamentali per l’esercizio di un pensiero critico professionale a garanzia della qualità del servizio e della sicurezza delle cure offerte ai malati.
I partecipanti potranno acquisire conoscenza in merito al linguaggio ed alla terminologia propria dell’approccio reattivo del Risk Management, per lo sviluppo di riflessioni tra pari finalizzate alla analisi di situazioni critiche in un clima di serena e fattiva collaborazione, sviluppando un livello culturale scientifico adeguato alla contestualizzazione di un evento avverso all’interno di un processo assistenziale e, non, di un meccanismo di colpevolizzazione dell’errore.
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