Area organizzativa
2.10.4
La continuita’ assistenziale sicurezza nell’area dell’emergenza (2010)
Responsabile del Polo
Coordinatori del Progetto
Abstract
Not Found
Background
Secondo stime dell’OMS, circa l’ottanta per cento dei pazienti extraospedalieri soffre di affezioni croniche e meno del cinquanta per cento di loro segue correttamente le prescrizioni dei curanti. Inoltre, la malattia obbliga il paziente a scelte e comportamenti che riguardano la sua vita quotidiana.
L’educazione terapeutica rappresenta, per le professioni sanitarie, un modo concreto e reale di rispondere alle esigenze dei cittadini affetti da patologie croniche. Rendere il cittadino, il più possibile, autonomo nella gestione della propria patologia rappresenta una sfida ed un’opportunità, sia per i singoli professionisti sanitari, sia per i sistemi sanitari nel loro complesso, in particolare nell’occidente. Tale sfida, etica ed economica, è di straordinaria importanza, sia per il consistente miglioramento che l’educazione terapeutica può apportare alla qualità della vita dei singoli cittadini e delle loro famiglie, sia per la sua positiva influenza sugli aspetti economici spesso aggravati da una scorretta gestione delle complicanze che possono insorgere proprio a causa della mancata conoscenza, da parte del singolo, di tutti gli aspetti della propria patologia.
Secondo una recente definizione dell’OMS, l’educazione terapeutica del paziente ( TPE, Therapeutic Patient Education) è un’attività finalizzata ad aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la natura della malattia e dei trattamenti, a collaborare attivamente alla realizzazione del percorso terapeutico e a prendersi cura del proprio stato di salute, per mantenere e migliorare la propria qualità della vita. L’educazione terapeutica del paziente è quindi una pratica articolata e complessa, che presuppone l’esistenza di una corretta informazione e di un buon livello di comunicazione tra paziente e operatore sanitario.
L’atteggiamento che si richiede al curante è la “presa in carico” del paziente e la disponibilità a utilizzare la relazione come uno strumento per facilitare l’autonomia e la sua responsabilizzazione nella cura. Le capacità di ascolto e di osservazione rendono la relazione uno strumento diagnostico poiché permettono do capire fino in fondo i problemi, ma anche di riconoscere tutte le possibili risorse disponibili e tutti i possibili ostacoli alla scelta e alla realizzazione di opzioni terapeutiche personalizzate. Tale momento deve essere supportato da uno strumento scritto che documenti il bisogno educativo, la diagnosi educativa gli e i follow- up educativi programmati a distanza.
Obiettivi di progetto
Obiettivi generali
Ampliare la documentazione assistenziale – educativa infermieristica al fine di garantire una adeguata compliance del paziente e del caregiver
Obiettivi specifici
¤ Stimare i bisogni educativi del paziente con diabete mellito cronico.
¤ Standardizzare la diagnostica dei bisogni educativi del paziente e dei caregiver
¤ Fornire uno strumento di rilevazione del bisogno educativo del paziente con diabete mellito cronico
¤ Fornire tracciabilità del percorso educativo messo in opera dall’infermiere e documentarne le ricadute
¤ Divulgare risultati scientifici a supporto della qualità della documentazione educativa e della qualità delle cure.
Indicatori
- le modalità di svolgimento della ricerca (processo, strumenti, somministrazione e raccolta, elaborazione e rendicontazione, disseminazioni) rispondono ai principi deontologici del Codice deontologico IPASVI e ai principi etici di rispetto della salute della persona, della sua dignità, della riservatezza
- il project team produce i resoconti in itinere e consuntivi previsti dal diagramma di GANTT
- la quantità di strumenti di ricerca compilati raccolti raggiunge il 75% degli strumenti distribuiti.
- I tempi fissati nel diagramma di GANTT sono rispettati con uno scarto massimo di un mese dalle scadenze previste
- La redazione di articoli (per editoria Web e cartacei) e della pubblicazione editoriale è effettuata nei tempi previsti dal diagramma di GANTT
- I risultati della ricerca sono presentati almeno ad un congresso/convegno entro un anno dalla chiusura della ricerca.
Le spese effettuate per il progetto non superano quelle previste.
Metodologia
Disegno dello studio
Studio prospettico, sperimentale, qualitativo randomizzato
(ci si riserva l’invio del disegno di studio completo ad approvazione del progetto)
Campione
La ricerca interessa principalmente l’area della provincia di Roma; nell’ambito dei dipartimenti di medicina interna e dei reparti di diabetologia delle Aziende Ospedaliere e degli Istituti a carattere scientifico. La consegna e il ritiro degli strumenti per l’indagine sono da intendersi nell’ambito di una mobilità localizzata al massimo all’interno della regione Lazio.
Strumenti
Scheda di diagnosi educativa
Procedure
Procedure di assessment educativo
Risultati attesi
Ampliamento della documentazione di accertamento assistenziale- educativo al fine di aumentare l’adesione al trattamento stabilito e l’autogestione della cronicità del paziente e dei caregiver.
Indicatori
¤ Stima del bisogno educativo del paziente diabetico riferito allo standard minimo di gestione autonoma dei problemi assistenziali correlati alla patologia
¤ Stima del bisogno formativo riferito all’accertamento educativo nei confronti dei famigliari dei caregiver e degli infermieri
¤ Standardizzazione di uno strumento di accertamento educativo nell’ambito della documentazione infermieristica in uso.
Rilevanza
Uno strumento di diagnosi educativa permette di valutare i livelli di compliance del paziente e presenta una ricaduta in termini di qualità delle prestazioni erogate.
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