Studio CECRI descrive "Le esperienze di self-care delle persone affette da BPCO"
È stato appena pubblicato sulla rivista “Heart & Lung” un articolo che descrive la ricerca, finanziata dal CECRI, dal titolo: “Le esperienze di self-care delle persone affette da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva-BPCO: uno studio di caso con metodi misti" (“Self-care styles of patients with chronic obstructive pulmonary disease: a mixed methods case study”) a cura di: Marco Clari, Federica Riva-Rovedda, Valerio Dimonte e Maria Matarese.
Nelle persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l'auto-cura è fondamentale per migliorare la qualità della vita, ridurre il carico dei sintomi e, assieme, i costi correlati all'assistenza sanitaria.
A differenza di altre condizioni croniche, si sa poco sui fattori che influenzano i diversi stili di self-care nei pazienti con BPCO. Esplorarli è stato lo scopo di questo studio italiano, eseguito utilizzando un disegno di studio di caso con metodi misti.
Dati quantitativi e qualitativi stati raccolti nella stessa fase in un campione intenzionale di pazienti con BPCO tramite questionari, interviste e focus group (poi analizzati separatamente e quindi integrati per confrontare i casi). Sono stati 37 i pazienti con BPCO reclutati da un ambulatorio, un'Unità di riabilitazione polmonare e on line, in un gruppo di supporto per pazienti.
In media, il mantenimento dell'autocura è stato influenzato dall'età del paziente, dal livello di istruzione e dallo stato economico.
La maggior parte dei partecipanti ha riferito di aver eseguito comportamenti di auto-cura, mentre alcuni non lo hanno fatto perché lo hanno trovato difficile o perché non ne hanno riconosciuto l'importanza.
Quando sono stati integrati i dati quantitativi e quelli qualitativi dei pazienti con livelli più alti e più bassi di auto-cura, sono stati identificati quattro diversi stili di autocura, in base alla gravità della BPCO, al disagio psicologico e al livello di autoefficacia: proattivo, inattivo, reattivo e ipoattivo.
Dunque, i fattori personali, clinici, psicologici e sociali non solo influenzano il livello di auto-cura eseguito dai pazienti con BPCO, ma contribuiscono anche alla comprensione dei diversi stili della stessa.
Questa conoscenza potrebbe supportare i professionisti sanitari nell'adattare gli interventi educativi, visto che i risultati dello studio italiano potrebbero avere implicazioni significative sia per la pratica clinica che per la ricerca.
Poiché il disagio psicologico, la gravità della malattia, il livello di istruzione, l'età, lo stato economico e l'autoefficacia possono tutti influenzare i comportamenti di cura di sé, questi fattori dovrebbero essere presi in considerazione quando si pianificano interventi educativi.
I risultati ottenuti suggeriscono che i pazienti con BPCO presentano diversi stili di cura di sé, in base alle loro specifiche caratteristiche personali e cliniche.
Interventi personalizzati, che tengano conto di questi stili di cura di sé, potrebbero facilitare l'integrazione dei comportamenti di auto-cura quotidiana, consentendo ai pazienti con BPCO di gestire la propria condizione in modo più efficace. Gli stili di cura di sé identificati nello studio di casi con metodi misti dovrebbero essere convalidati e perfezionati in modo prospettico in future ricerche quantitative. Ulteriori stili di cura di sé potrebbero essere scoperti analizzando set di dati più ampi, indagando se altri fattori, oltre a quelli considerati nel nostro studio, contribuiscono a determinare gli stili di cura di sé e valutando come questi potrebbero cambiare nel tempo e in circostanze diverse.
Il punto di forza principale di questo studio risiede nel disegno di studio caso-metodo misto, che ha contribuito a una comprensione più profonda e sfumata delle diverse prestazioni di auto-cura nei pazienti con BPCO e dei possibili fattori influenzanti, fornendo un punto di partenza per il futuro. Una limitazione, invece, è il piccolo campione incluso nell'analisi quantitativa e qualitativa; oltre all’aver preso in considerazione solo alcuni fattori personali, clinici e psicosociali e averne non valutati altri che potrebbero, altresì, avere un impatto rilevante sull'auto-cura.
DOI: 10.1016/j.hrtlng.2024.07.011