A Bucarest presentata la “Dichiarazione sul personale sanitario e assistenziale in Europa”
A Bucarest, il 22 e 23 marzo si è svolto un importante incontro per discutere del personale sanitario e assistenziale in Europa. L’evento in Romania, dal titolo: “Dichiarazione di Bucarest sul personale sanitario e assistenziale”, è stato organizzato dall'Ufficio regionale dell'OMS per l'Europa sulla salute e l'assistenza.
In Europa, i Sistemi Sanitari Nazionali stanno incontrando difficoltà nel far fronte all'aumento di domanda di servizi, specie a seguito dell'invecchiamento della popolazione, dell'aumento delle malattie croniche, degli “arretrati” causa COVID-19, alle crescenti aspettative degli utenti e alle minacce legate ai cambiamenti climatici e alle emergenze sanitarie. Insomma, bisognerà tenere conto che le principali sfide della forza-lavoro saranno: la carenza di personale, la sua distribuzione non uniforme, le discrepanze nel mix di competenze e l’insufficienza nello sviluppo di competenze per soddisfare l'evoluzione dei bisogni sanitari e assistenziali, nonché le nuove tecnologie digitali. Dunque, in quella che è possibile definire come una sorta di “Dichiarazione d’intenti”, si legge che, a oggi, a fronte di un personale infermieristico invecchiato; di mercati diversi, che cambiano per la mobilità e l’emigrazione dei lavoratori, alcuni Paesi cercano invano di attrarre e/o trattenere i propri giovani, opportunamente formati, nel mondo sanitario e assistenziale della terra natia.
Certo, è vero pure che le condizioni di lavoro siano state esacerbate dalla pandemia da COVID-19: una pandemia, che, peraltro, ha evidenziato la necessità di tutelare la salute e il benessere psico-fisico degli infermieri, per molti dei quali si continua a rilevare stress e esaurimento, con la diretta conseguenza che, alcuni, addirittura si allontanano dal lavoro. Molti Governi sono consapevoli delle sfide che li attendono, della necessità di maggiori e più intelligenti investimenti pubblici nell'istruzione, nello sviluppo e nello sviluppo della forza-lavoro e molti stanno già lavorando in tal senso con misure importanti. Tuttavia, bisognerà riconoscere che è necessaria un'attenzione continua e efficace, con misure rafforzate di collaborazione con tutte le parti interessate nel cambiamento.
Nel “Documento” di Bucarest, per esempio, tra le altre cose, si chiede che le esperienze vengano condivise tra i Paesi, per progettare e attuare le soluzioni utili. In linea con il Rapporto regionale romeno, si chiede di: migliorare l'offerta di operatori sanitari e assistenziali, generando prove sui fabbisogni di forza-lavoro attuali e futuri; sostenere le istituzioni sanitarie e educative per adattare i programmi di studio, la selezione degli studenti e l'apprendimento, includendo l'insegnamento di pratiche sanitarie e assistenziali innovative e rispettose dell'ambiente; costruire una regolamentazione per l'accreditamento del personale sanitario e assistenziale; rafforzare lo sviluppo professionale continuo (CPD) adattando gli standard CPD e incoraggiando lo sviluppo della leadership; ampliare l'uso appropriato degli strumenti digitali per fornire servizi più efficaci, efficienti e accessibili.
Inoltre, si auspica di migliorare il reclutamento di operatori sanitari e assistenziali, gestendo in modo etico ed efficace le politiche internazionali, in linea con il monitoraggio di migrazione dell'OMS Global, prestando particolare attenzione all'attrazione di operatori sanitari e assistenziali nelle aree rurali, remote e altre aree scarsamente servite e osservando “tolleranza zero” nei confronti della violenza contro gli operatori. Nella “Dichiarazione” ci si impegna a ottimizzare le prestazioni del personale sanitario e assistenziale: creando ambienti di lavoro e condizioni di lavoro dignitosi, sicuri e dotati di personale adeguato motivare e sostenere gli operatori sanitari e assistenziali, garantire la loro salute e sicurezza sul lavoro, proteggendo la loro salute e il loro benessere mentale, tenendo conto delle differenze di genere e di età nei rischi e nelle esigenze dei lavoratori.
Questo, riconoscendo che le donne (svolgendo la maggior parte del lavoro sanitario e assistenziale), in tanti Paesi, dovranno essere oggetto di riforme che abbattano la disparità di genere nella retribuzione, delineando un'efficiente ripartizione dei ruoli e supportando l'assistenza multiprofessionale, integrata in team e migliorando le competenze digitali del personale infermieristico.
Al link https://www.who.int/europe/publications/i/item/bucharest-declaration si può scaricare l’intera Dichiarazione di Bucarest sul personale sanitario e assistenziale; mentre a: www.who.int/europe si può sapere di più dell’Organizzazione Mondiale della Sanità-Ufficio regionale per l'Europa.